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GERMANIA…ITALIA CROLLA LA CRESCITA IN EUROPA! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Meglio di così non poteva iniziare la settimana in cui è attesa la decisione della Germania, ops scusate, intendevo dire della BCE sui tassi.

Ieri la commissione europea ha tagliato in maniera soft le previsioni per la crescita, soprattutto in Germania…

— «L’economia dell’Ue continua a crescere, anche se con uno slancio ridotto». La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per quest’anno: il Pil Ue aumenterà dello 0,8% nel 2023 (dall’1% previsto nelle stime di primavera) e dell’1,4% nel 2024 (dall’1,7%) Anche la crescita dell’area euro viene rivista al ribasso allo 0,8% nel 2023 (dall’1,1%) e all’1,3% nel 2024 (dall’1,7%). Limate anche le previsioni per l’Italia che quest’anno è stimata crescere dello 0,9% (dall’1,2%) e dello 0,8% nel 2024 (dall’1,1% di primavera quando era già maglia nera).

Male la Germania, unico Paese Ue con crescita negativa quest’anno: -0,4% (dallo 0,2%) per il 2023 e +1,1% (dall1,4%) per il prossimo anno. In controtendenza la Spagna che quest’anno crescerà del 2,2% (dall’1,9%) e dell’1,9% (dal 2%) il prossimo.

Una discesa vista dal basso, sembra sempre una crescita, non hanno fatto i conti con l’autunno che sarà alquanto caliente, a partire dal famigerato ritorno di ottobre rosso come nel 2018.

Visto che governi e banche centrali, lasciano libera la speculazione di rilanciare sul petrolio, i prezzi energetici affonderanno questo autunno la Germania.

Lo vedremo a partire da oggi osservando da vicino l’andamento dei prezzi all’ingrosso e l’indice ZEW delle condizioni economiche nel paese tedesco.

UPDATE: E’ appena uscito il dato sui prezzi all’ingrosso, saliti a sorpresa, ma non per noi di uno 0,2% contro attese di una riduzione del 0,1 %. Sarà un autunno davvero interessante per gli ottimisti di maniera.

La discussione sul patto di Stabilità è già morta ancora prima di nascere, la Germania ha tutto l’interesse di rimandare il dibattito. L’Italia dovrà certamente aumentare il deficit, le pressioni sul MES torneranno di moda.

Come riferito in un’intervista che uscirà la prossima settimana, purtroppo il nostro Paese non potrà evitare in alcun modo il tornado che sta per abbattersi sull’Europa.

In vista dell’Eurogruppo di venerdì in Spagna, dall’unione europea fanno sapere che auspicano a breve una conclusione positiva, quanto prima per la ratifica.

Proprio venerdì è previsto un aggiornamento, sullo stato di avanzamento della ratifica da parte del nostro Paese, unico ricordiamolo, a non aver ratificato, per fortuna, la trappola del MES.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, un breve vademecum di Claudio Borghi per una maggiore consapevolezza…

10 motivi per cui NON dobbiamo ratificare la riforma del MES.

1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell’estate del 2012

2) La riforma del MES PEGGIORA uno strumento già famigerato perché figlio degli interventi di austerità contro la Grecia. I paesi UE vengono divisi fra “buoni” e “cattivi”. L’Italia è, guarda caso, fra i cattivi.

3) Il MES potrà intervenire nei salvataggi delle banche (nota bene, non dei risparmiatori perché PRIMA va fatto il bail-in) e non si può DECIDERE di non farlo. Se una grande banca tedesca o francese va in crisi il MES interviene e i soldi degli italiani verranno usati per pagare i suoi creditori.

4) Il nuovo trattato MES scrive chiaramente che in caso di intervento sarà possibile prevedere un taglio del valore dei titoli di Stato in mano ai risparmiatori.

5) Il nuovo trattato MES obbliga ad inserire nei titoli di Stato delle clausole (cosiddette CACS) che ne rendano più facile il taglio del valore.

6) Se il MES fosse operativo, in caso di crisi sui mercati, vedi ad esempio durante la pandemia, la BCE non interverrebbe più lasciando invece azionare il MES con tutte le conseguenze del caso.

7) Il MES diventerebbe una specie di “agenzia di rating” con il potere di decidere sulla sostenibilità o meno del debito. In pratica potrebbe CAUSARE una crisi dichiarando a suo piacimento che un debito è insostenibile.

8) I dirigenti del MES, a fronte di questi poteri enormi (il direttore potrebbe chiederci il versamento del capitale impegnato, oltre CENTODIECI MILIARDI ENTRO UNA SETTIMANA), sono ESENTI DA QUALSIASI GIURISDIZIONE (davvero, c’è scritto proprio così). Non gli si potrà far causa, non dovranno rendere conto a nessuno delle loro azioni, nessuna autorità può violare gli uffici del MES, i loro stipendi sono esentasse.

9) La soglia della maggioranza qualificata, 80%, usata per numerose situazioni, è calibrata in modo da lasciare fuori l’Italia (che “pesa” il 17% mentre Germania (27%) e Francia (21% ) guarda caso hanno quote sufficienti per diritto di veto assoluto.

10) Non è vero che si può ratificare ma non usare il MES. Una volta attivate le modifiche esse diventano direttamente impegnative, vedi salvataggi banche, e se l’Italia perdesse l’accesso ai mercati non ci sarebbe nessuna scelta possibile se non farne uso. In sostanza il MES è uno strumento di dominio e di sottomissione, non porta NESSUN VANTAGGIO per l’Italia, meno che mai nella nuova versione. Non va ratificato perché non è nell’interesse dell’Italia e la ratifica non è assolutamente un atto dovuto bensì un fondamentale passaggio nell’accettazione di un trattato.

Non solo la BCE a trazione tedesca vuole continuare ad alzare i tassi, ma in molti fanno finta di nulla di fronte al crollo del credito in Europa.

Siamo sotto i livelli della Grande Recessione, abbiamo spazzato via il record negativo durante la pandemia, le famiglie non hanno più accesso al credito, stessa cosa per le imprese.

Ma va bene così, questa è la mission della BCE distruggere l’economia, deflazionare salari, salvare banche.

A proposito di banche in America, assistiamo al quinto trimestre consecutivo con fuga dei depositi dalle banche.

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Ma davvero la crisi delle banche regionali è finita? Cara Fed, non serve taroccare dati, la realtà è semplice, zero sul conto, oltre il 5 % su titoli di Stato a breve.

La percentuale di famiglie statunitensi che dichiarano che è più difficile ottenere credito rispetto a un anno fa ha raggiunto un nuovo massimo nell’indagine sui consumatori della Fed di New York, che risale a circa 10 anni fa.

Ma proseguiamo, perchè negli ultimi giorni si sta diffondendo sempre più un delizioso profumo di arrosto di falchetti in America.

A breve vi spiegheremo nel prossimo manoscritto per quale motivo i tassi non scendono per il momento.

Oggi ci sono problemi con i link di X su wordpress quindi dovrete accontentarvi delle immagini.

Questo articolo è davvero importante, lo scrive la gola profonda della Fed, il classico canarino nella miniera.

È in corso un importante cambiamento nella posizione sui tassi dei funzionari della Fed.

La sintesi è tutta qui sopra!

Ieri gli analisti di Morgan Stanley hanno dichiarato …

“Siamo soli, con convinzione, a dire agli investitori di acquistare titoli di stato.” Morgan Stanley è una delle ultime aziende a credere fermamente che i rendimenti statunitensi scenderanno. Altri sono aperti a questa idea; la convinzione di Morgan Stanley è la parte più contraria della decisione.

In un mondo manipolato, taroccato, ci vuole più tempo perchè la realtà prenda forma, poi quando succede all’improvviso, si assiste a cose mai viste, panico da acquisto.

Panico come in America, dove ogni singola Federal Reserve regionale si inventa il suo pil per il terzo trimestre.

Modellini inutili che provano ad indovinare dati e tendenze la cui sorte è già segnata dalle esigenze elettorali.

Iniziamo dalla Fed di Atlanta, che prevede un pil in crescita nel terzo trimestre del 5,6 %…

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…proseguiamo con la Fed di New York, che non sembra siamo molto d’accordo con una previsione di crescita del 2,2 %…

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… per finire infine con la previsione della Fed di Saint Louis che conferma…

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…anzi no, smentisce le due precedenti previsioni con un pil visto in calo dello 0,25%.

Riassumendo…

FED ATLANTA     + 5,6%

FED NEWYORK  + 2,2%

FED S:LOUIS      – 0,25%

Sembra che siano delle previsioni della stessa nazione, l’America, forse non proprio uniformi, ma in fondo, cosa volete che siano queste insignificanti divergenze, si tira ad indovinare e poi si fa uscire il dato che più si addice al candidato di turno.

Un consiglio, se pensate che stia scherzando che non sono serio, mi raccomando che non succeda come nel 2007, quando controcorrente vi raccontavo da solo, la crisi subprime che stava per arrivare.

Qualche anno dopo, un lettore mi scrisse, “…se lei avesse scritto senza ironia quello che stava accadendo nel 2007, mi sarei risparmiato la perdita di qualche milione di euro “, si milione di euro mi scrisse.

No, non sto scherzando, sono serio, rischiamo davvero una nuova grande depressione.

Ci sono tante altre cosa da raccontare, la le riserviamo per una serata al porto in compagnia del nostro Machiavelli, che nella sua prossima uscita ha tutta l’aria di essere esplosivo.

A breve, uscirà il nuovo manoscritto di Machiavelli, ben due storie inedite che non troverete da nessun’altra parte, che vi aiuteranno a capire cosa davvero sta accadendo in questi giorni.

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Rivedetevi i due video pubblicati nell’ultimo manoscritto, sono fondamentali.

Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!

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