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Joao Felix brilla nel Barcellona: la cura Xavi allontana fischi e critiche

Author: Tuttosport

L’urlo di Joao Felix, dopo le reti in Champions League contro l’Anversa con la maglia del Barcellona, la dice lunga sulle emozioni e dal turbolento mercato estivo che ha vissuto il portoghese. 24 anni e un talento che lo ha visto brillare sin da giovanissimo in carriera: dal Benfica all’Atletico Madrid per una cifra di 120 milioni (ovvero la clausola rescissoria del contratto). Il peso enorme di una pressione con appellativi a dir poco da capo giro con i paragoni con Cristiano Ronaldo. Difficili da sostenere anche se in campo ha sempre mostrato quelle che sono le sue qualità, ma a Madrid si è dovuto anche ‘scontrare’ con il gioco di Simeone. 

Nelle ultime stagioni, infatti, il classe ’99 non è riuscito a esperimersi al meglio e nemmeno il prestito al Chelsea l’ha aiutato a togliersi di dosso le critiche. Poi l’estate e quella voglia di Barcellona capace di far infuriare i tifosi dei Colchoners, che hanno pure imbrattato la sua targa al Wanda Metropolitano. Un motivo in più per andarsene ed ecco che il 1 settembre 2023, proprio nelle ultime ore, è stato ufficializzato il suo passaggio in blaugrana. 

Joao Felix, la cura Xavi col “sogno Barcellona”

“Mi piacerebbe giocare per il Barcellona“. Detto, fatto. Le parole e i sogni di Joao Felix hanno presto preso forma. I blaugrana l’hanno preso in prestito e lui ha voglia di ripagare la fiducia della società per guadagnarsi la conferma nella prossima stagione. Se questo potrebbe aprire alcuni dubbi riguardo le casse del club, non lo sono le sue qualità. Nella sua nuova avventura ha trovato l’ambiente giusto per emergere e brillare. 

Joao Felix è riuscito a inserirsi alla perfezione all’interno dell’orchestra Barcellona. Un’unica sinfonia, guidata in panchina da Xavi. Principi di gioco assoribiti da calciatore e ora riproposti da allenatore e in cui il talento portoghese sembra trovarsi perfettamente a suo agio. La dimostra sta nelle ultime partite: il gol col Betis e la doppietta contro l’Anversa in Champions League oltre all’assist al bacio per Lewandowski. Chi ben comincia è a metà dell’opera… e l’inizio del Golden Boy a Barcellona sembra proprio averlo rigenerato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’urlo di Joao Felix, dopo le reti in Champions League contro l’Anversa con la maglia del Barcellona, la dice lunga sulle emozioni e dal turbolento mercato estivo che ha vissuto il portoghese. 24 anni e un talento che lo ha visto brillare sin da giovanissimo in carriera: dal Benfica all’Atletico Madrid per una cifra di 120 milioni (ovvero la clausola rescissoria del contratto). Il peso enorme di una pressione con appellativi a dir poco da capo giro con i paragoni con Cristiano Ronaldo. Difficili da sostenere anche se in campo ha sempre mostrato quelle che sono le sue qualità, ma a Madrid si è dovuto anche ‘scontrare’ con il gioco di Simeone. 

Nelle ultime stagioni, infatti, il classe ’99 non è riuscito a esperimersi al meglio e nemmeno il prestito al Chelsea l’ha aiutato a togliersi di dosso le critiche. Poi l’estate e quella voglia di Barcellona capace di far infuriare i tifosi dei Colchoners, che hanno pure imbrattato la sua targa al Wanda Metropolitano. Un motivo in più per andarsene ed ecco che il 1 settembre 2023, proprio nelle ultime ore, è stato ufficializzato il suo passaggio in blaugrana. 

Joao Felix, la cura Xavi col “sogno Barcellona”

“Mi piacerebbe giocare per il Barcellona“. Detto, fatto. Le parole e i sogni di Joao Felix hanno presto preso forma. I blaugrana l’hanno preso in prestito e lui ha voglia di ripagare la fiducia della società per guadagnarsi la conferma nella prossima stagione. Se questo potrebbe aprire alcuni dubbi riguardo le casse del club, non lo sono le sue qualità. Nella sua nuova avventura ha trovato l’ambiente giusto per emergere e brillare. 

Joao Felix è riuscito a inserirsi alla perfezione all’interno dell’orchestra Barcellona. Un’unica sinfonia, guidata in panchina da Xavi. Principi di gioco assoribiti da calciatore e ora riproposti da allenatore e in cui il talento portoghese sembra trovarsi perfettamente a suo agio. La dimostra sta nelle ultime partite: il gol col Betis e la doppietta contro l’Anversa in Champions League oltre all’assist al bacio per Lewandowski. Chi ben comincia è a metà dell’opera… e l’inizio del Golden Boy a Barcellona sembra proprio averlo rigenerato. 

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