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Economia Tecnologia

Il piano italiano per un cloud super protetto

Author: Wired

Leonardo, la società italiana leader del settore della difesa, sta collaborando con la startup Cubbit, che ha ideato un sistema cloud di archiviazione distribuito a livello territoriale, un avanzato sistema di archiviazione dati capace di garantirne la massima sicurezza e fruibilità. Il sistema sarà in grado di “frammentare” un dato, che sarà quindi depositato in molteplici nodi del cloud permettendo all’informazione di esistere in più punti ed essere sempre riproducibile. In caso di attacco malware, il nodo minacciato verrà isolato, così da impedire che l’aggressione si espanda. La capacità intrinseca di supercalcolo del sistema servirà a innalzare una barriera in grado di proteggere tutti gli altri nodi della rete.

La nuova architettura cloud utilizzerà un sistema di geo-distribuzione dei dati, che saranno cifrati, frammentati e replicabili contemporaneamente nelle diverse sedi di Leonardo. In questo modo, in caso di attacco fisico, cibernetico o in caso di disastro naturale in uno dei centri dell’azienda, il dato non andrà perso.

Il sistema sarà inizialmente sviluppato nelle sedi Leonardo di Genova e Chieti. A partire da qui, l’azienda realizzerà una serie di archivi nelle varie succursali per ridurre il traffico di dati “dal centro alla periferia e viceversa”. Lo scopo è rendere autonome tutte le sedi trasformandole in digital twin efficienti capaci “di analizzare tutti i dati in periferia”. Per il campione nazionale della difesa questa riduzione del trasferimento di dati produrrà un taglio delle emissioni di CO2, segnando un successo del progetto (anche) nell’ambito della sostenibilità.

Leonardo – che gestisce più di venti miliardi di dati utili allo sviluppo delle tecnologie e alla salvaguardia delle capacità dell’azienda – sarà la prima azienda del settore aerospazio, difesa e sicurezza a utilizzare questo tipo di tecnologia sviluppata da Cubbit. In una nota Leonardo annuncia di voler proseguire il percorso di ricerca iniziato con Cubbit. La prossima tappa dovrebbe essere l’esplorazione di “progettualità di nuova generazione, come il trasferimento di dati tra satelliti”.

Author: Wired

Leonardo, la società italiana leader del settore della difesa, sta collaborando con la startup Cubbit, che ha ideato un sistema cloud di archiviazione distribuito a livello territoriale, un avanzato sistema di archiviazione dati capace di garantirne la massima sicurezza e fruibilità. Il sistema sarà in grado di “frammentare” un dato, che sarà quindi depositato in molteplici nodi del cloud permettendo all’informazione di esistere in più punti ed essere sempre riproducibile. In caso di attacco malware, il nodo minacciato verrà isolato, così da impedire che l’aggressione si espanda. La capacità intrinseca di supercalcolo del sistema servirà a innalzare una barriera in grado di proteggere tutti gli altri nodi della rete.

La nuova architettura cloud utilizzerà un sistema di geo-distribuzione dei dati, che saranno cifrati, frammentati e replicabili contemporaneamente nelle diverse sedi di Leonardo. In questo modo, in caso di attacco fisico, cibernetico o in caso di disastro naturale in uno dei centri dell’azienda, il dato non andrà perso.

Il sistema sarà inizialmente sviluppato nelle sedi Leonardo di Genova e Chieti. A partire da qui, l’azienda realizzerà una serie di archivi nelle varie succursali per ridurre il traffico di dati “dal centro alla periferia e viceversa”. Lo scopo è rendere autonome tutte le sedi trasformandole in digital twin efficienti capaci “di analizzare tutti i dati in periferia”. Per il campione nazionale della difesa questa riduzione del trasferimento di dati produrrà un taglio delle emissioni di CO2, segnando un successo del progetto (anche) nell’ambito della sostenibilità.

Leonardo – che gestisce più di venti miliardi di dati utili allo sviluppo delle tecnologie e alla salvaguardia delle capacità dell’azienda – sarà la prima azienda del settore aerospazio, difesa e sicurezza a utilizzare questo tipo di tecnologia sviluppata da Cubbit. In una nota Leonardo annuncia di voler proseguire il percorso di ricerca iniziato con Cubbit. La prossima tappa dovrebbe essere l’esplorazione di “progettualità di nuova generazione, come il trasferimento di dati tra satelliti”.

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