Author: Tuttosport
Scordatevi le combine legate al Totonero degli anni Ottanta, in cui per scommettere sulle partite di calcio venivano alterati i risultati mediante l’accordo stipulato antecedentemente alle gare da numerosi giocatori. Oggi il betting calcistico per gli scommettitori e i ludopatici è tutta un’altra storia. Il volume e il ventaglio di possibilità di giocare su eventi calcistici è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi 4-5 anni. Adesso un singolo individuo e, ahinoi, eventualmente anche un calciatore (seppur per loro sia assolutamente vietato dal regolamento) hanno la possibilità dipuntare su praticamente qualunque evento all’interno di una gara. Prima, e pure durante. Non ci sono limiti. Altro che punteggi esatti degli incontri come accadeva nei vecchi filoni del calcioscommesse. Ora basta un tiro in porta in più o un cartellino giallo comminato a un determinato giocatore per fare cassa.
Caso scommesse, cosa rischiano i club
Scommettere con facilità su tutto
E qui si aprono scenari che non toccano, fondamentalmente, l’alterazione del regolare svolgimento di una partita. Ad esempio: essere ammoniti su un punteggio già delineato a pochi minuti dalla fine incide soprattutto sulle statistiche, ma può comunque far guadagnare tanti soldi a chi ha deciso di effettuare quella puntata. Eh già: le quote relative all’ammonizione di un determinato giocatore sono sempre elevate e pagano mediamente 3 volte la posta messa sul piatto. Così come si impennano ogni settimana le puntate sui tiri nello specchio della porta effettuati da quel determinato calciatore. Tutto ormai a portata di click, col rischio di indurre in tentazione chi va alla ricerca di soldi facili. Basterebbe a uno scommettitore accanito un gancio tra coloro che vanno in campo per avere la certezza di realizzare l’evento quotato dai bookmaker. Et voilà, il gioco è fatto.
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