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Google aggiorna le norme del Play Store: le app AI devono essere più sicure

Author: IlSoftware

Google aggiorna le norme del Play Store: le app AI devono essere più sicure

Negli uffici californiani di Google conoscono bene l’intelligenza artificiale generativa, quindi anche gli aspetti potenzialmente negativi della stessa. Visto che l’AI viene oggi sfruttata anche in molteplici app, il colosso tech ha ben pensato di aggiornare le norme d’uso del suo Play Store. Le modifiche entreranno in vigore il 31 gennaio del prossimo anno e tutti gli sviluppatori dovranno rispettarle.

L’intelligenza artificiale nelle app Android: Google aggiorna le norme del Play Store

Gli sviluppatori possono integrare i modelli AI nelle applicazioni scaricabili dal Play Store su smartphone e tablet Android. A tal proposito, proprio ai developer viene chiesto di garantire che i contenuti generati con l’AI siano sicuri, quindi non legati a materiale di natura sessuale, bullismo, molestie, comportanti dannosi e fraudolenti e così via. L’intelligenza artificiale spesso viene utilizzata anche per generare deepfake non consensuali e ingannevoli, registrazioni vocali o video fake a scopo di frodi, contenuti di argomento politico che però sono falsi e ingannevoli e creare codice dannoso, quindi malware. Il pericolo dunque c’è, è reale.

Le applicazioni che sfruttano l’AI, poi, dovranno obbligatoriamente essere dotate di un’apposita sezione o di un semplice pulsante per consentire agli utenti di segnalare la presenza di contenuti dannosi appartenenti alle categorie sopracitate. In questo modo, grazie proprio alle segnalazioni, gli sviluppatori potranno intervenire tempestivamente per risolvere i problema ed evitare che la propria app venga rimossa dal Google Play Store.

Esempio di app AI con strumento di segnalazione - Google

Atra modifica importante annunciata da Big G e volta a migliorare l’esperienza utente non riguarda l’AI ma le notifiche a tutto schermo. Su Android 14 e versioni successive, queste saranno infatti consentite di default solo ad un numero limitato di tipologie di applicazioni (come quelle per ricevere/effettuare chiamate audio e video). Tutte quelle escluse dall’elenco dovranno invece chiedere un consenso esplicito all’utente.

Maggiori dettagli sugli ultimi aggiornamenti del Play Store sono consultabili qui.

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Google aggiorna le norme del Play Store: le app AI devono essere più sicure

Negli uffici californiani di Google conoscono bene l’intelligenza artificiale generativa, quindi anche gli aspetti potenzialmente negativi della stessa. Visto che l’AI viene oggi sfruttata anche in molteplici app, il colosso tech ha ben pensato di aggiornare le norme d’uso del suo Play Store. Le modifiche entreranno in vigore il 31 gennaio del prossimo anno e tutti gli sviluppatori dovranno rispettarle.

L’intelligenza artificiale nelle app Android: Google aggiorna le norme del Play Store

Gli sviluppatori possono integrare i modelli AI nelle applicazioni scaricabili dal Play Store su smartphone e tablet Android. A tal proposito, proprio ai developer viene chiesto di garantire che i contenuti generati con l’AI siano sicuri, quindi non legati a materiale di natura sessuale, bullismo, molestie, comportanti dannosi e fraudolenti e così via. L’intelligenza artificiale spesso viene utilizzata anche per generare deepfake non consensuali e ingannevoli, registrazioni vocali o video fake a scopo di frodi, contenuti di argomento politico che però sono falsi e ingannevoli e creare codice dannoso, quindi malware. Il pericolo dunque c’è, è reale.

Le applicazioni che sfruttano l’AI, poi, dovranno obbligatoriamente essere dotate di un’apposita sezione o di un semplice pulsante per consentire agli utenti di segnalare la presenza di contenuti dannosi appartenenti alle categorie sopracitate. In questo modo, grazie proprio alle segnalazioni, gli sviluppatori potranno intervenire tempestivamente per risolvere i problema ed evitare che la propria app venga rimossa dal Google Play Store.

Esempio di app AI con strumento di segnalazione - Google

Atra modifica importante annunciata da Big G e volta a migliorare l’esperienza utente non riguarda l’AI ma le notifiche a tutto schermo. Su Android 14 e versioni successive, queste saranno infatti consentite di default solo ad un numero limitato di tipologie di applicazioni (come quelle per ricevere/effettuare chiamate audio e video). Tutte quelle escluse dall’elenco dovranno invece chiedere un consenso esplicito all’utente.

Maggiori dettagli sugli ultimi aggiornamenti del Play Store sono consultabili qui.

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