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L’operazione Dragusin e la Consob: perché la Juve ritiene di aver operato bene

Author: Tuttosport

La Consob e la Juventus dialogano. Non è proprio una chiacchierata fra amici, ma per lo meno provano a capirsi. Fa parte di questo dialogo anche il lungo comunicato di ieri, pagine di difficoltosa digeribilità per i non adepti, ma che si possono condensare in due fondamentali concetti. Il primo è che tutti i rilievi effettuati dalla Consob sull’ultimo bilancio, quello che dovrà essere approvato all’Assemblea dei soci del 23 novembre, si riferiscono agli esercizi passati, quelli già oggetto di indagini e di rimostranze da parte della Consob. Dovendo essere citati nella relazione 2022-23, i bilanci del passato innescano in modo automatico gli stessi rilievi. Niente di nuovo, insomma, si parla sempre delle stesse cose e non di nuove violazioni.

Juve, l’operazione Dragusin-Cambiaso

La Juventus è convinta di aver operato nel giusto e lo ribadisce, poi ci sarà un giudice a valutare la situazione, ma nel frattempo non è emerso nulla di nuovo. Tranne Dragusin… E con lui passiamo al secondo concetto. L’unico rilievo nuovo riguarda, infatti, l’operazione con la quale la Juventus ha acquistato Andrea Cambiaso dal Genoa, pagandolo 8,5 milioni, Contestualmente il Genoa ha acquistato Radu Dragusin per 5,5 milioni, cifra che ha fatto scattare per la Juventus una plusvalenza di 2,9 milioni. Contestata dalla Consob, perché frutto di uno scambio o di «un’operazione incrociata» per usare il linguaggio dell’organo di controllo. Questo perché secondo la Consob, si configura una permuta e secondo l’ormai famigerato IAS38, la Juventus «non avrebbe potuto rilevare la plusvalenza pari a € 3,7 milioni realizzata con la cessione del calciatore Radu Matei Dragusin e avrebbe pertanto dovuto registrare i diritti alle prestazioni sportive di Andrea Cambiaso a un valore di carico inferiore di € 3,7 milioni». Il problema è sempre lo stesso: nel mondo del calcio, gli scambi fra giocatori non sono permute allo stesso valore, ma sulla base delle valutazioni che le due società assegnano ai giocatori. Per la Juventus, insomma, sarebbe un problema operare, unica società, in modo diverso rispetto alle altre. Ma questo è il grande tema aperto e che verrà risolto dagli arbitri e dai giudici.

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