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Calvarese: Juve-Inter trita arbitri, più difficile di una finale Champions

Author: Tuttosport

Juventus-Inter si è mangiata la carriera di parecchi arbitri. Cioè, non la partita in sé, piuttosto la narrazione che viene svolta su quella partita, da venticinque anni a questa parte, esacerbando in modo tossico una rivalità storica. Certo, è curioso che, a parità di errori o sviste, gli arbitri finiti per essere tritati dalla sfida siano quelli che hanno commesso errori (o presunti errori) contro l’Inter, mentre lo storytelling nazionalpopolare ha sempre sorvolato sul lato B della questione, quello in cui l’arbitro sbaglia contro la Juventus e tutto viene archiviato in pochissimo tempo. Fatto sta che Juventus-Inter è “la partita più difficile di tutte”, ci ha spiegato l’ex arbitro e varista Gianpaolo Calvarese. Abbiamo voluto capire bene perché.

Buongiorno Calvarese, augurerebbe di arbitrare Juventus-Inter a un suo collega?

“Certamente, ambire alle partite più belle è da arbitro. Speri nella designazione, da mercoledì a domenica sera l’idea continua a sembrarti bella, poi arriva la gara e, una volta in campo, scopri che l’unico obiettivo è finirla bene. Insomma, non è certo una partita che ti godi. Per esempio, Guida, che arbitrerà domenica, ha l’abitudine di chiudere la riunione prepartita con gli altri arbitri dicendo: “Ragazzi, mi raccomando, divertiamoci”. Ecco, io non sono d’accordo in generale, perché non mi sono mai divertito, è stato sempre un lavoro da affrontare con la massima concentrazione, mi sono divertito dopo se andava bene la partita. Ma Juventus-Inter non è certo una partita da… divertirsi”.

È la partita più difficile?

“Credo di sì, per vari motivi. Un problema mediatico: è un evento planetario, numeri incredibili. quasi un miliardo di potenziali telespettatori. E poi per motivi di tifo, perché un terzo d’Italia tifa Juve e gli altri due terzi, al di là della loro squadra del cuore, sono tendenzialmente antijuventini. Anche Roma-Lazio è difficile e la guardano in tanti, ma a fare il tifo sono solo romanisti e laziali. Juve-Inter la guardano tutti e tutti si schierano fra juventini e antijuventini. L’agonismo è estremo e i calciatori avvertono questo clima: sia la pressione mediatica, sia la storia della partita, alzano alle stelle il livello agonistico”.

Negli ultimi dieci incontri tra Juventus e Inter ci sono stati: otto rigori (6 a favore dell’Inter e 2 a favore della Juventus) e ci sono state 8 on field review (7 a favore dell’Inter e una a favore della Juventus), più otto espulsioni (4 per parte). Cosa dicono questi numeri?

“Che forse è davvero la partita più difficile da arbitrare. Bisogna prendere, sia in campo che al Var, tante decisioni cruciali. I numeri dicono tanto ma non tutto, ci fanno comunque comprendere la complessità di questa partita. A livello disciplinare e comportamentale è forse anche più difficile di una finale di Champions League. Non mi ricordo una polemica clamorosa nelle finali degli ultimi anni, per esempio. Invece, a memoria, Juventus-Inter è stata una specie di buco nero che ha inghiottito molti arbitri. Prendete Orsato che, dopo l’episodio del 2018, non ha arbitrato l’Inter per qualche anno”.

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Juventus-Inter si è mangiata la carriera di parecchi arbitri. Cioè, non la partita in sé, piuttosto la narrazione che viene svolta su quella partita, da venticinque anni a questa parte, esacerbando in modo tossico una rivalità storica. Certo, è curioso che, a parità di errori o sviste, gli arbitri finiti per essere tritati dalla sfida siano quelli che hanno commesso errori (o presunti errori) contro l’Inter, mentre lo storytelling nazionalpopolare ha sempre sorvolato sul lato B della questione, quello in cui l’arbitro sbaglia contro la Juventus e tutto viene archiviato in pochissimo tempo. Fatto sta che Juventus-Inter è “la partita più difficile di tutte”, ci ha spiegato l’ex arbitro e varista Gianpaolo Calvarese. Abbiamo voluto capire bene perché.

Buongiorno Calvarese, augurerebbe di arbitrare Juventus-Inter a un suo collega?

“Certamente, ambire alle partite più belle è da arbitro. Speri nella designazione, da mercoledì a domenica sera l’idea continua a sembrarti bella, poi arriva la gara e, una volta in campo, scopri che l’unico obiettivo è finirla bene. Insomma, non è certo una partita che ti godi. Per esempio, Guida, che arbitrerà domenica, ha l’abitudine di chiudere la riunione prepartita con gli altri arbitri dicendo: “Ragazzi, mi raccomando, divertiamoci”. Ecco, io non sono d’accordo in generale, perché non mi sono mai divertito, è stato sempre un lavoro da affrontare con la massima concentrazione, mi sono divertito dopo se andava bene la partita. Ma Juventus-Inter non è certo una partita da… divertirsi”.

È la partita più difficile?

“Credo di sì, per vari motivi. Un problema mediatico: è un evento planetario, numeri incredibili. quasi un miliardo di potenziali telespettatori. E poi per motivi di tifo, perché un terzo d’Italia tifa Juve e gli altri due terzi, al di là della loro squadra del cuore, sono tendenzialmente antijuventini. Anche Roma-Lazio è difficile e la guardano in tanti, ma a fare il tifo sono solo romanisti e laziali. Juve-Inter la guardano tutti e tutti si schierano fra juventini e antijuventini. L’agonismo è estremo e i calciatori avvertono questo clima: sia la pressione mediatica, sia la storia della partita, alzano alle stelle il livello agonistico”.

Negli ultimi dieci incontri tra Juventus e Inter ci sono stati: otto rigori (6 a favore dell’Inter e 2 a favore della Juventus) e ci sono state 8 on field review (7 a favore dell’Inter e una a favore della Juventus), più otto espulsioni (4 per parte). Cosa dicono questi numeri?

“Che forse è davvero la partita più difficile da arbitrare. Bisogna prendere, sia in campo che al Var, tante decisioni cruciali. I numeri dicono tanto ma non tutto, ci fanno comunque comprendere la complessità di questa partita. A livello disciplinare e comportamentale è forse anche più difficile di una finale di Champions League. Non mi ricordo una polemica clamorosa nelle finali degli ultimi anni, per esempio. Invece, a memoria, Juventus-Inter è stata una specie di buco nero che ha inghiottito molti arbitri. Prendete Orsato che, dopo l’episodio del 2018, non ha arbitrato l’Inter per qualche anno”.

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