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Biometano PNRR, solo 51 progetti finanziati – Rinnovabili.it

Author: Rinnovabili.it

decreto biometano
Via depositphotos.com

 

(Rinnovabili.it) – Lo sviluppo del biometano italiano tramite risorse del PNRR continua a zoppicare. Dopo il risultato piuttosto contenuto del primo bando del DM 15 settembre 2022, anche per la seconda gara l’entusiasmo è tenue. Anzi se possibile gli esiti appaiono pure peggiori. La procedura competitiva era stata aperta con un contingente di capacità produttiva disponibile di 108.272,28 standard metri cubi orari (Smc/h). Ma a conti fatti i progetti in graduatoria rappresentano solo un quarto di tale contingente. Lo rivelano i numeri pubblicati oggi da GSE e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Secondo quanto riportato sul sito del Gestore, i 51 progetti di impianti (nuovi o riconvertiti) ammessi ai finanziamenti vantano una capacità produttiva totale di biomentano pari a 25.881 Smc/h. Il GSE ha reso disponile anche la graduatoritoria dei vincitori e l’elenco degli impianti esclusi. Ricordando che per gli impianti in posizione utile “è possibile avviare i lavori come disposto dall’articolo 1, comma 3, del DM 15 settembre 2022 (secondo le precisazioni fornite al paragrafo 1.2 delle Regole Applicative del Decreto 15 settembre 2022). I termini per l’entrata in esercizio dell’impianto, previsti dall’articolo 7, comma 1, del decreto, decorrono dalla pubblicazione della graduatoria”.

Ricordiamo che con la prima procedura erano stati ammessi al finanziamento PNRR 86 progetti di produzione del biometano per una capacità totale di 29.978 Smc/h. La metà del contingente messo in gara. I risultati potrebbero essere migliori con il nuovo bando PNRR per il biometano, in programma il 22 dicembre 2023. I valori delle tariffe di riferimento della terza procedura competitiva verranno, infatti, aggiornati secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, in coerenza con l’inflazione media cumulata dal novembre 2021 a oggi. “La pubblicazione da parte dell’ISTAT dell’indice NIC aggiornato al mese di novembre 2023, necessario per il calcolo dell’adeguamento tariffario, è prevista per il giorno 15 dicembre 2023″, spiega il GSE.

“Abbiamo riscontrato una maggiore consapevolezza da parte degli operatori nei confronti della procedura, anche grazie alle azioni informative intraprese dopo i risultati del primo bando – ha dichiarato l’amministratore delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante. – A questo proposito, il GSE, in vista dell’apertura della terza procedura, sta organizzando un webinar per massimizzare la partecipazione e chiarire quegli aspetti sui quali abbiamo riscontrato ancora alcune incongruenze documentali superate grazie al soccorso istruttorio messo in campo”.

Anche il MASE rimane fiducioso. “Sullo sviluppo del biometano – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – stiamo accelerando le procedure, con l’ausilio prezioso del GSE, per far partire quanto prima i nuovi impianti: ci auguriamo ancora maggiore partecipazione nella terza gara, per dare una forte spinta a questo vettore centrale per la transizione”.

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(Rinnovabili.it) – Lo sviluppo del biometano italiano tramite risorse del PNRR continua a zoppicare. Dopo il risultato piuttosto contenuto del primo bando del DM 15 settembre 2022, anche per la seconda gara l’entusiasmo è tenue. Anzi se possibile gli esiti appaiono pure peggiori. La procedura competitiva era stata aperta con un contingente di capacità produttiva disponibile di 108.272,28 standard metri cubi orari (Smc/h). Ma a conti fatti i progetti in graduatoria rappresentano solo un quarto di tale contingente. Lo rivelano i numeri pubblicati oggi da GSE e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Secondo quanto riportato sul sito del Gestore, i 51 progetti di impianti (nuovi o riconvertiti) ammessi ai finanziamenti vantano una capacità produttiva totale di biomentano pari a 25.881 Smc/h. Il GSE ha reso disponile anche la graduatoritoria dei vincitori e l’elenco degli impianti esclusi. Ricordando che per gli impianti in posizione utile “è possibile avviare i lavori come disposto dall’articolo 1, comma 3, del DM 15 settembre 2022 (secondo le precisazioni fornite al paragrafo 1.2 delle Regole Applicative del Decreto 15 settembre 2022). I termini per l’entrata in esercizio dell’impianto, previsti dall’articolo 7, comma 1, del decreto, decorrono dalla pubblicazione della graduatoria”.

Ricordiamo che con la prima procedura erano stati ammessi al finanziamento PNRR 86 progetti di produzione del biometano per una capacità totale di 29.978 Smc/h. La metà del contingente messo in gara. I risultati potrebbero essere migliori con il nuovo bando PNRR per il biometano, in programma il 22 dicembre 2023. I valori delle tariffe di riferimento della terza procedura competitiva verranno, infatti, aggiornati secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, in coerenza con l’inflazione media cumulata dal novembre 2021 a oggi. “La pubblicazione da parte dell’ISTAT dell’indice NIC aggiornato al mese di novembre 2023, necessario per il calcolo dell’adeguamento tariffario, è prevista per il giorno 15 dicembre 2023″, spiega il GSE.

“Abbiamo riscontrato una maggiore consapevolezza da parte degli operatori nei confronti della procedura, anche grazie alle azioni informative intraprese dopo i risultati del primo bando – ha dichiarato l’amministratore delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante. – A questo proposito, il GSE, in vista dell’apertura della terza procedura, sta organizzando un webinar per massimizzare la partecipazione e chiarire quegli aspetti sui quali abbiamo riscontrato ancora alcune incongruenze documentali superate grazie al soccorso istruttorio messo in campo”.

Anche il MASE rimane fiducioso. “Sullo sviluppo del biometano – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – stiamo accelerando le procedure, con l’ausilio prezioso del GSE, per far partire quanto prima i nuovi impianti: ci auguriamo ancora maggiore partecipazione nella terza gara, per dare una forte spinta a questo vettore centrale per la transizione”.

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