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Il primo Parco della salute italiano sarà a Pesaro

Author: Rinnovabili.it

Il Parco Mirafiore a Pesaro (foto Confagricoltura)

Uno spazio di silenzio per connettersi alla natura

Il primo Parco della salute italiano nascerà a Pesaro. L’idea di creare aree verdi nelle città incontra sempre consensi crescenti perché il verde urbano contrasta l’inquinamento ed ha effetti positivi sulla salute e sul benessere psico-fisico delle persone.

La firma del Protocollo d’intesa tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde-Associazione Italiana Costruttori del Verde, Képos-Libro Bianco del Verde Aps e Fondazione AlberItalia dà il via all’attuazione del progetto.

Pesaro Capitale italiana della cultura 2024

Pesaro, che è stata proclamata Capitale italiana della cultura 2024, condividerà con la provincia il tema La natura della cultura per esplorare le interazioni tra arte, natura e tecnologia. Il dialogo tra cultura e ambiente si articolerà in 45 progetti.

Il progetto del Parco della salute nasce dal Libro Bianco del verde, a cui hanno contribuito scienziati, psicologi, urbanisti e architetti.

«Da questo libro è nato il bisogno di rendere concrete le idee e così è nato il Parco della salute di Pesaro. Gli esperti hanno messo a punto indicatori di riferimento per i Comuni italiani che vogliano investire nella qualità della vita, nella salute dei cittadini e nel futuro dei nostri centri urbani assediati da rumore, smog e fenomeni meteorologici estremi.

Leggi anche Erba e alberi contro l’isola urbana di calore: quanto sono efficaci?

Una città con la natura al centro

Spero che dopo la realizzazione di questo primo Parco della salute molte altre città vogliano seguirne l’esempio. Credo sia un modo di vedere le piante, alberi e natura in modo diverso, più vicino all’uomo, più vicino alla terra e più vicino a noi.

Una nuova visione della città che mette la natura al centro come fattore di bellezza e come elemento capace di generare benessere per le persone e per l’intero ecosistema», ha dichiarato Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde.

Pesaro è una città da sempre molto attenta alla tutela dell’ambiente, che poi si traduce in benessere per gli abitanti e per i turisti.

Il Parco della salute – che sarà realizzato nel Parco Mirafiore, a 5 minuti a piedi dal centro della città – sarà aperto a tutti e collegato alla stazione tramite la Bicipolitana.

Leggi anche Libro Bianco del Verde, la natura protagonista nelle città

Nel Parco della salute si entra in connessione con la natura

Spiega Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità del Comune di Pesaro: «Una delle sue particolarità è la presenza di uno spazio per “il pensiero, la meditazione e il silenzio”, con soglie massime di rumore ammesse e biodiversità cromatica, ambientale, arborea, floreale e faunistica.

Nello spazio “calmo” si potrà “far decantare l’eccessiva stimolazione dei propri sensi” nel rispetto dei criteri e degli indicatori indicati per ottenere il marchio di qualità dei “Parchi della Salute”. Il progetto rientra nella strategia FEVer – Funzioni Ecologiche del Verde attivata dall’Amministrazione».

L’obiettivo di FEVer è riconoscere e valorizzare le funzioni che le comunità urbane richiedono alle diverse componenti delle nature urbane (foresta urbana, parchi, viali alberati, ecosistemi agro-ambientali, etc.).

FEVer stima i benefici delle aree verdi per la salute dell’uomo e dell’ambiente: dal sequestro di CO2, alla mitigazione termica e del rischio idraulico, dai servizi culturali e ricreativi alle potenzialità degli spazi aperti naturali e seminaturali.

Una visione olistica di salute e benessere

Sono orami numerosi gli studi che evidenziano i benefici del verde per le persone. «Il concetto stesso di One Health indica nel rapporto intenso e quotidiano con la natura alla porta di casa una condizione imprescindibile per realizzare una visione olistica di salute e benessere.

Contribuire alla creazione del primo Parco della salute in Italia non è altro che mettere in pratica il nostro desiderio di migliorare salute e benessere grazie alle componenti naturali delle nostre città», dichiara Fabio Salbitano, presidente del comitato scientifico di Alberitalia.

Il modello di Pesaro rappresenta «un esempio da seguire per produrre azioni concrete partendo da un approccio culturale nuovo, integrato e multidisciplinare, che permetta di realizzare quel “neorinascimento” delle nostre città da cui ha preso il via l’esperienza del Libro Bianco del Verde e dell’associazione Képos», afferma Francesco Maccazzola, presidente di Képos.

Leggi anche Verde urbano: il 30% di alberi in più abbatte le morti da caldo del 40%

Luoghi a misura di persone

Riportare la natura nelle nostre città e preservare le nostre aree verdi, facendole rifiorire grazie alle competenze di coloro che operano nel settore è l’obiettivo che si era data Confagricoltura con il Libro Bianco del verde.

Oggi, il presidente Massimiliano Giansanti si dichiara orgoglioso di aver coinvolto figure professionali diverse per realizzare i parchi della salute nelle città italiane, a cominciare da Pesaro: «Attraverso indicatori misurabili, quantitativi e qualitativi, intendiamo offrire luoghi a misura di quartiere e di persone che possano fornire quegli spazi verdi certificati, per concorrere a migliorare il benessere degli abitanti».

Author: Rinnovabili.it


Il Parco Mirafiore a Pesaro (foto Confagricoltura)

Uno spazio di silenzio per connettersi alla natura

Il primo Parco della salute italiano nascerà a Pesaro. L’idea di creare aree verdi nelle città incontra sempre consensi crescenti perché il verde urbano contrasta l’inquinamento ed ha effetti positivi sulla salute e sul benessere psico-fisico delle persone.

La firma del Protocollo d’intesa tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde-Associazione Italiana Costruttori del Verde, Képos-Libro Bianco del Verde Aps e Fondazione AlberItalia dà il via all’attuazione del progetto.

Pesaro Capitale italiana della cultura 2024

Pesaro, che è stata proclamata Capitale italiana della cultura 2024, condividerà con la provincia il tema La natura della cultura per esplorare le interazioni tra arte, natura e tecnologia. Il dialogo tra cultura e ambiente si articolerà in 45 progetti.

Il progetto del Parco della salute nasce dal Libro Bianco del verde, a cui hanno contribuito scienziati, psicologi, urbanisti e architetti.

«Da questo libro è nato il bisogno di rendere concrete le idee e così è nato il Parco della salute di Pesaro. Gli esperti hanno messo a punto indicatori di riferimento per i Comuni italiani che vogliano investire nella qualità della vita, nella salute dei cittadini e nel futuro dei nostri centri urbani assediati da rumore, smog e fenomeni meteorologici estremi.

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Una città con la natura al centro

Spero che dopo la realizzazione di questo primo Parco della salute molte altre città vogliano seguirne l’esempio. Credo sia un modo di vedere le piante, alberi e natura in modo diverso, più vicino all’uomo, più vicino alla terra e più vicino a noi.

Una nuova visione della città che mette la natura al centro come fattore di bellezza e come elemento capace di generare benessere per le persone e per l’intero ecosistema», ha dichiarato Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde.

Pesaro è una città da sempre molto attenta alla tutela dell’ambiente, che poi si traduce in benessere per gli abitanti e per i turisti.

Il Parco della salute – che sarà realizzato nel Parco Mirafiore, a 5 minuti a piedi dal centro della città – sarà aperto a tutti e collegato alla stazione tramite la Bicipolitana.

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Nel Parco della salute si entra in connessione con la natura

Spiega Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità del Comune di Pesaro: «Una delle sue particolarità è la presenza di uno spazio per “il pensiero, la meditazione e il silenzio”, con soglie massime di rumore ammesse e biodiversità cromatica, ambientale, arborea, floreale e faunistica.

Nello spazio “calmo” si potrà “far decantare l’eccessiva stimolazione dei propri sensi” nel rispetto dei criteri e degli indicatori indicati per ottenere il marchio di qualità dei “Parchi della Salute”. Il progetto rientra nella strategia FEVer – Funzioni Ecologiche del Verde attivata dall’Amministrazione».

L’obiettivo di FEVer è riconoscere e valorizzare le funzioni che le comunità urbane richiedono alle diverse componenti delle nature urbane (foresta urbana, parchi, viali alberati, ecosistemi agro-ambientali, etc.).

FEVer stima i benefici delle aree verdi per la salute dell’uomo e dell’ambiente: dal sequestro di CO2, alla mitigazione termica e del rischio idraulico, dai servizi culturali e ricreativi alle potenzialità degli spazi aperti naturali e seminaturali.

Una visione olistica di salute e benessere

Sono orami numerosi gli studi che evidenziano i benefici del verde per le persone. «Il concetto stesso di One Health indica nel rapporto intenso e quotidiano con la natura alla porta di casa una condizione imprescindibile per realizzare una visione olistica di salute e benessere.

Contribuire alla creazione del primo Parco della salute in Italia non è altro che mettere in pratica il nostro desiderio di migliorare salute e benessere grazie alle componenti naturali delle nostre città», dichiara Fabio Salbitano, presidente del comitato scientifico di Alberitalia.

Il modello di Pesaro rappresenta «un esempio da seguire per produrre azioni concrete partendo da un approccio culturale nuovo, integrato e multidisciplinare, che permetta di realizzare quel “neorinascimento” delle nostre città da cui ha preso il via l’esperienza del Libro Bianco del Verde e dell’associazione Képos», afferma Francesco Maccazzola, presidente di Képos.

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Riportare la natura nelle nostre città e preservare le nostre aree verdi, facendole rifiorire grazie alle competenze di coloro che operano nel settore è l’obiettivo che si era data Confagricoltura con il Libro Bianco del verde.

Oggi, il presidente Massimiliano Giansanti si dichiara orgoglioso di aver coinvolto figure professionali diverse per realizzare i parchi della salute nelle città italiane, a cominciare da Pesaro: «Attraverso indicatori misurabili, quantitativi e qualitativi, intendiamo offrire luoghi a misura di quartiere e di persone che possano fornire quegli spazi verdi certificati, per concorrere a migliorare il benessere degli abitanti».

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