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Mercato Juve, l’emergenza centrocampo e 3 possibili occasioni: un nome in pole

Author: Tuttosport

Gennaio si avvicina e, senza neppure troppa originalità, aumentano le turbolenze sulla scia del mercato. Stesso destino per tutti i club, con l’unica variabile determinata dal livello mediatico e, nello specifico, è inevitabile che la Juventus sia uno dei più attenzionati. L’emergenza è a centrocampo dove la coperta si è accorciata con le squalifiche di Pogba e Fagioli e dunque, prima ancora che tecnico il problema è numerico. Ma attenzione: i dirigenti non vogliono comprare “a prescindere” sia per preservare i conti economici sia soprattutto (perché alla fine se “uno di quel peso” vuole i soldi si trovano) in ossequio alla linea guida di Allegri che non intende mettere in crisi gli equilibri di uno spogliatoio in cui tutti stanno remando dalla stessa parte.

Phillips, perché Allegri è contrario

Al tecnico bianconero, per esempio, non piace molto (eufemismo) il fatto che Kalvin Phillips voglia lasciare il City per andare in un club dove avrebbe la certezza di giocare in modo da non rischiare di perdere la nazionale inglese in vista dell’Europeo. Una premessa che fa venire l’orticaria ad Allegri, senza contare che il City non sarebbe disposto a contribuire per il pagamento di un ingaggio che si aggira, per la rimanenza annuale, intorno ai 4 milioni. Pista in salita. Archiviata, tranne miracoli, anche l’ipotesi De Paul che l’Atletico non ha intenzione di cedere, tantomeno in prestito.

Juve, il Natale di Yildiz e l'importanza di Vlahovic

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Juve, il Natale di Yildiz e l’importanza di Vlahovic

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Gennaio si avvicina e, senza neppure troppa originalità, aumentano le turbolenze sulla scia del mercato. Stesso destino per tutti i club, con l’unica variabile determinata dal livello mediatico e, nello specifico, è inevitabile che la Juventus sia uno dei più attenzionati. L’emergenza è a centrocampo dove la coperta si è accorciata con le squalifiche di Pogba e Fagioli e dunque, prima ancora che tecnico il problema è numerico. Ma attenzione: i dirigenti non vogliono comprare “a prescindere” sia per preservare i conti economici sia soprattutto (perché alla fine se “uno di quel peso” vuole i soldi si trovano) in ossequio alla linea guida di Allegri che non intende mettere in crisi gli equilibri di uno spogliatoio in cui tutti stanno remando dalla stessa parte.

Phillips, perché Allegri è contrario

Al tecnico bianconero, per esempio, non piace molto (eufemismo) il fatto che Kalvin Phillips voglia lasciare il City per andare in un club dove avrebbe la certezza di giocare in modo da non rischiare di perdere la nazionale inglese in vista dell’Europeo. Una premessa che fa venire l’orticaria ad Allegri, senza contare che il City non sarebbe disposto a contribuire per il pagamento di un ingaggio che si aggira, per la rimanenza annuale, intorno ai 4 milioni. Pista in salita. Archiviata, tranne miracoli, anche l’ipotesi De Paul che l’Atletico non ha intenzione di cedere, tantomeno in prestito.

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