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Gambia, tragedia sfiorata in aereo: “Caldo disumano e mancanza di ossigeno”

Author: Tuttosport

Tragedia aerea sfiorata per la nazionale del Gambia, diretta in Costa d’Avorio per partecipare alla trentaquattresima edizione della Coppa d’Africa. Nove minuti il decollo dalla città di Banjul, l’aeromobile con a bordo i calciatori è stato costretta a effettuare un atterraggio di emergenza. A riferirlo è Saidy Janko, ex giocatore del Porto e attuale tesserato degli Young Boys.

Diversi giocatori della nazionale sarebbero svenuti. Saidy Janko ha denunciato l’accaduto con un post su Instagram criticando la Federazione del Gambia per la situazione “inaccettabile”.

Janko: “Appena saliti sull’aereo abbiamo iniziato a sudare”

Janko ha spiegato: “Dopo aver viaggiato per 32 ore in totale dall’Arabia Saudita, sede del ritiro, al Gambia con lunghe soste a Istanbul e Casablanca, oggi avremmo dovuto volare dal Gambia alla Costa d’Avorio per l’AFCON. Appena saliti sul piccolo aereo noleggiato per trasportarci, abbiamo notato il caldo immenso che ci faceva sudare. L’equipaggio ci ha assicurato che l’aria condizionata si sarebbe attivata una volta in cielo. Il caldo disumano combinato con la mancanza di ossigeno ha lasciato molte persone con forti mal di testa e vertigini estreme. Inoltre, le persone hanno iniziato ad addormentarsi profondamente pochi minuti dopo essere salite sull’aereo/decollo”.

Janko: “Grati che sia finito tutto bene”

Il racconto drammatico è poi proseguito: “Durante il volo, la situazione è peggiorata, lasciando al pilota senza altra scelta se non quella di avviare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Banjul nove minuti dopo il decollo. Cosa che è avvenuta con successo. Se non fosse stato per questo, le conseguenze sarebbero potute essere molto peggiori! Sapendo cosa sarebbe potuto succedere se fossimo stati esposti più a lungo a quella situazione, in aereo e a corto di ossigeno, siamo grati che tutti si sentano bene, ma questa è una situazione che deve essere affrontata entrando nell’AFCO. Ciò è inaccettabile e deve cessare con effetto immediato”.

Golden Boy, parata di stelle: il riassunto della serata

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tragedia aerea sfiorata per la nazionale del Gambia, diretta in Costa d’Avorio per partecipare alla trentaquattresima edizione della Coppa d’Africa. Nove minuti il decollo dalla città di Banjul, l’aeromobile con a bordo i calciatori è stato costretta a effettuare un atterraggio di emergenza. A riferirlo è Saidy Janko, ex giocatore del Porto e attuale tesserato degli Young Boys.

Diversi giocatori della nazionale sarebbero svenuti. Saidy Janko ha denunciato l’accaduto con un post su Instagram criticando la Federazione del Gambia per la situazione “inaccettabile”.

Janko: “Appena saliti sull’aereo abbiamo iniziato a sudare”

Janko ha spiegato: “Dopo aver viaggiato per 32 ore in totale dall’Arabia Saudita, sede del ritiro, al Gambia con lunghe soste a Istanbul e Casablanca, oggi avremmo dovuto volare dal Gambia alla Costa d’Avorio per l’AFCON. Appena saliti sul piccolo aereo noleggiato per trasportarci, abbiamo notato il caldo immenso che ci faceva sudare. L’equipaggio ci ha assicurato che l’aria condizionata si sarebbe attivata una volta in cielo. Il caldo disumano combinato con la mancanza di ossigeno ha lasciato molte persone con forti mal di testa e vertigini estreme. Inoltre, le persone hanno iniziato ad addormentarsi profondamente pochi minuti dopo essere salite sull’aereo/decollo”.

Janko: “Grati che sia finito tutto bene”

Il racconto drammatico è poi proseguito: “Durante il volo, la situazione è peggiorata, lasciando al pilota senza altra scelta se non quella di avviare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Banjul nove minuti dopo il decollo. Cosa che è avvenuta con successo. Se non fosse stato per questo, le conseguenze sarebbero potute essere molto peggiori! Sapendo cosa sarebbe potuto succedere se fossimo stati esposti più a lungo a quella situazione, in aereo e a corto di ossigeno, siamo grati che tutti si sentano bene, ma questa è una situazione che deve essere affrontata entrando nell’AFCO. Ciò è inaccettabile e deve cessare con effetto immediato”.

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