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Una pubblicazione social sbagliata fa licenziare tutto il team, succede in MSI

Author: Tom’s Hardware

Il 23 gennaio 2024, MSI ha deciso di licenziare, e rimpiazzare completamente, il suo team dedicato ai social media, oltre a presentare pubbliche scuse a seguito di un post che ha suscitato indignazione sulla piattaforma cinese Weibo.

Il post, datato 17 gennaio, doveva essere uno scherzo su una ragazza che, sentendosi trascurata dal suo ragazzo, cancella i giochi dal PC di quest’ultimo. Tuttavia, la pubblicazione ha ricevuto numerose lamentele dagli utenti, molti dei quali minacciavano di boicottare i prodotti MSI.

La situazione è stata sfruttata prontamente dal rivale taiwanese Asus, che ha postato un messaggio provocatorio il giorno seguente, il quale ha amplificato ulteriormente l’indignazione contro MSI.

Per risolvere la controversia, MSI ha emesso delle scuse pubbliche il 20 gennaio, cercando di spiegare che il post era inteso come uno scherzo divertente. Tuttavia, per evitare situazioni simili in futuro, l’azienda ha preso la decisione di interrompere ogni collaborazione con il team dei social media responsabile del post, sostituendolo, interamente, con un nuovo team. Inoltre, il personale coinvolto ha subito delle conseguenze ulteriori in seguito alle proprie azioni.

Immagine id 11098

Questa vicenda mette in evidenza il potere, e l’importanza, dei social media, che possono influenzare significativamente l’immagine di un’azienda. Un team capace può contribuire positivamente alla percezione del marchio o, al contrario, un team incapace di comprendere quando fare ironia, e come farla, potrebbe danneggiare in modo significativo l’immagine di un’azienda.

Un esempio simile è stato l’account Twitter ufficiale di Need for Speed nel novembre 2022, che aveva attirato numerose critiche in seguito alle risposte provocatorie riservate agli utenti.

In quel caso specifico, l’account aveva insultato un individuo che criticava il piano di accesso anticipato di NFS, portando la situazione a degenerare a tal punto da spingere EA a fornire delle scuse pubbliche oltre, ovviamente, a licenziare la persona responsabile di quel commento.

Author: Tom’s Hardware

Il 23 gennaio 2024, MSI ha deciso di licenziare, e rimpiazzare completamente, il suo team dedicato ai social media, oltre a presentare pubbliche scuse a seguito di un post che ha suscitato indignazione sulla piattaforma cinese Weibo.

Il post, datato 17 gennaio, doveva essere uno scherzo su una ragazza che, sentendosi trascurata dal suo ragazzo, cancella i giochi dal PC di quest’ultimo. Tuttavia, la pubblicazione ha ricevuto numerose lamentele dagli utenti, molti dei quali minacciavano di boicottare i prodotti MSI.

La situazione è stata sfruttata prontamente dal rivale taiwanese Asus, che ha postato un messaggio provocatorio il giorno seguente, il quale ha amplificato ulteriormente l’indignazione contro MSI.

Per risolvere la controversia, MSI ha emesso delle scuse pubbliche il 20 gennaio, cercando di spiegare che il post era inteso come uno scherzo divertente. Tuttavia, per evitare situazioni simili in futuro, l’azienda ha preso la decisione di interrompere ogni collaborazione con il team dei social media responsabile del post, sostituendolo, interamente, con un nuovo team. Inoltre, il personale coinvolto ha subito delle conseguenze ulteriori in seguito alle proprie azioni.

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Questa vicenda mette in evidenza il potere, e l’importanza, dei social media, che possono influenzare significativamente l’immagine di un’azienda. Un team capace può contribuire positivamente alla percezione del marchio o, al contrario, un team incapace di comprendere quando fare ironia, e come farla, potrebbe danneggiare in modo significativo l’immagine di un’azienda.

Un esempio simile è stato l’account Twitter ufficiale di Need for Speed nel novembre 2022, che aveva attirato numerose critiche in seguito alle risposte provocatorie riservate agli utenti.

In quel caso specifico, l’account aveva insultato un individuo che criticava il piano di accesso anticipato di NFS, portando la situazione a degenerare a tal punto da spingere EA a fornire delle scuse pubbliche oltre, ovviamente, a licenziare la persona responsabile di quel commento.

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