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ISTERIA INFLAZIONE! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Viviamo davvero in un mondo di matti, basta guardare alla reazione isterica dei profeti dell’inflazione da domanda, a un dato, quello sull’inflazione di ieri, talmente farlocco, da sembrare loro vero.

Premessa sempre necessaria, non stiamo parlando dell’inflazione reale, quella con la quale, la plutocrazia, quotidianamente frega il popolo.

I poveri banchieri centrali, non avevano altro modo per far fare una pausa agli psicopatici di Wall Street, le loro chiacchiere, stavano a zero, serviva un dato leggermente negativo, per scatenare le prese di profitto.

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E’ bastato spostare una virgola, per scatenare un manipolo di matti, che tornerà ad attendere con pazienza la droga delle banche centrali.

Ripeto, al momento solo prese di profitto, in quanto serve andare sotto il minimo di ieri, per fare maggiore pulizia in profondità.

Noi, come sempre, ci mettiamo di impegno per raccontarvi, che non è cambiato nulla.

Partiamo da una semplice considerazione.

I dati sull’inflazione vengono raccolti dal BLS, si lo stesso che maneggia i dati sull’occupazione.

E già basterebbe questo, per capire molte cose, ma proseguiamo.

Partiamo dalle fonti mainstream, vi facciamo un piccolo riassunto dalla visuale di quelli che vedono chissà qualle rigurgito inflattivo negli ultimi dati di gennaio.

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I prezzi sono aumentati più delle aspettative, ma anno su anno sono scesi dal 3,4 al 3,1 %.

E già qui, mettiamo i puntini sulle i.

Mentre il mitico BLS, racconta che l’inflazione è al 3,1 %, i ragazzi di Truflation, che non ricevono mai telefonate particolare, suggeriscono che l’inflazione è collassata sotto al 1,5%.

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La metodologia che usano questi ragazzi è seria questpo il loro sito Truflation

Ma ovviamente, quella del BLS è perfetta.

Talmente perfetta che per pesare il costo degli affitti, che vale oltre due terzi di questo dato, usano i dati dell’ultimo trimestre 2022.

Si, ripeto, 2022 non 2023, geniale e puntuale soprattutto, il BLS.

Ma questa per i lettori di Icebergfinanza non è una novità, ve l’abbiamo già raccontato un anno fa, di come sarebbe andata avanti questa farsa.

Come scrive l’economista di Vanguard, il paradosso di un mercato immobiliare che crolla , mentre i costi degli affitti continuano ad aumentare, è un ritardo tra l’attività di costruzione e i livelli degli affitti. Questi ultimi includono gli affitti effettivi pagati e “l’equivalente dell’affitto dei proprietari” che gli economisti impiegano per stimare i costi correnti per i proprietari di case. In genere occorrono 12-15 mesi o più perché un cambiamento significativo nell’attività abitativa si traduca in affitti più alti o, in questo caso, più bassi.

Variazioni percentuali mensili dell'affitto equivalente dei proprietari.

Note:  l’affitto equivalente dei proprietari (OER) è rappresentato da una sottocomponente dell’IPC, l’affitto imputato al proprietario, che detiene il peso più elevato nell’IPC core. Gli indicatori anticipatori tradizionali delle OER si basano su un modello proprietario di Vanguard utilizzato per prevedere i cambiamenti nelle OER. Gli indicatori anticipatori alternativi contengono dati pubblici di società private di locazione e edilizia abitativa.

Fonti:  calcoli Vanguard, basati sui dati di Zillow, Apartment List, Bureau of Labor Statistics, US Bureau of Economic Analysis, Refinitiv e Moody’s, al 31 ottobre 2022.

Secondo l’economista di Vanguard non prima del secondo semestre si vedrà un riduzione di questo indicatore, forse fine anno.

Era dicembre dello scorso anno.

“.. An unpleasant surprise but not a game-changer.”

OER overshot “even though primary rents rose only 0.36%, the smallest increase since August 2021. .. we expect the downshift in core inflation to continue after this blip .. sets the stage for a hefty [bond] rally .. as it… pic.twitter.com/2r3R7e003h

— Carl Quintanilla (@carlquintanilla) February 13, 2024

For everyone worrying about the Jan spike in OER: Don’t. OER is just primary rents adjusted (imperfectly) for variations in utility costs. OER & primary have to trend together but can vary m/m. And primary rents increases are slowing relentlessly. OER will follow. It has to. pic.twitter.com/pDH13m8r9c

— Ian Shepherdson (@IanShepherdson) February 13, 2024

Per chi si preoccupa per questo falso rigurgito, state tranquilli, la direzione è segnata.

L’indice core è aumentato dello 0,4%, ma l’indice relativo agli alloggi è aumentato dello 0,6% a gennaio ed è stato il fattore più importante nell’aumento mensile dell’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia.

Vale oltre il 70% dell’intero aumento, una barzelletta.

Ma è possibile che una singola vocde valga oltre i 2/3 di un’intero paniere?

Siamo seri, suvvia.

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In realtà, si tratta solo di un rallentamento di processo di disinflazione, perchè gli affiti continuano a scendere, e per altri indicatori privati stanno crollando.

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Se qualcuno non sa leggere un grafico, ritenti, sarà più fortunato.

I costi dei servizi alimentari ed energetici sono aumentati su base mensile insieme ai servizi di trasporto.

Qui sotto le maggiori variazioni su base istituzionale.

Poi ci sono quelli che tirano in ballo il supercore.

Basterebbe osservare questa dinamica per capire che qualcosa non quadra.

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Il supercore, ovvero il paniere dell’inflazione core dei servizi depurato dagli affitti, ha fatto il più grande balzo da settembre 2022.

Quando possono fanno le cose in grande a livello di tarocchi!

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La cosa affascinante è che la riaccelerazione dell’inflazione significa che la crescita dei salari è tornata in rosso rispetto ai prezzi.

Per non parlare della tendenza generale dei salari americani.

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Ora altre piccole osservazioni, ma una premessa.

Il rapporto PPI, ovvero i prezzi alla produzione, sarà di altro tenore, sempre che non abbiano bisogno di ristrutturare anche quello.

Uscirà venerdì, e fornirà ulteriori importanti informazioni sull’inflazione, visto che alcuni settori, vanno a influire sul più importante PCE, ovvero l’indice che segue la Fed.

Questi dati non sono influenzati dalle distorsioni dei dati CPI su alloggi/affitti.

Ricordo a tutti che storicamente i dati di gennaio sono sempre più influenzati da problemi stagionali e di misurazione rispetto agli altri mesi.

Concludiamo sapendo che l’inflazione misurata sugli alloggi sta diminuendo perché gli indici delle unità abitative che cambiano di mano mostrano un’inflazione degli affitti nettamente inferiore o addirittura una deflazione.

Ma ovviamente il BLS è rimasto fermo al 2022.

Inoltre la Fed manco lo guarda l’indice CPI, la Fed guarda all’indice dei prezzi PCE,

E recentemente si è verificato un grande divario tra i due (più di un intero punto percentuale in termini annualizzati).

Il dato uscirà alla fine del mese, ma con il PPI di venerdì avremo alcune risposte.

Ci sono anche alcune domande sull’efficacia della destagionalizzazione dei dati sull’inflazione di gennaio.

Ma tutto questo Pippo non lo sa, “si crede bello come un Apollo” e “saltella come un pollo” facendo ridere tutta la città, cantava Rita!

Ragazzi, io di più non posso fare, racconto la realtà, in mezzo ad un oceano di balle!

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