Categorie
Tecnologia

Due turisti si sono persi nella natura selvaggia australiana per colpa di Google Maps

Author: Wired

Anche Google Maps può sbagliare. Secondo quanto riportato dal giornale 9News, due turisti tedeschi hanno trascorso una settimana nella natura selvaggia australiana a causa di un’indicazione errata dell’applicazione. Nel tentativo di raggiungere la cittadina di Bamaga, lungo il tragitto Philipp Maier e Marcel Schoene raccontano di aver seguito le indicazioni di Maps, allontanandosi dalla Peninsular Development Road e imboccando una strada sterrata che li ha condotti in una regione remota dell’estremo nord del Queensland.

Abbiamo deciso: ok, seguiamo Google Maps perché Google Maps forse ne sa più di quanto sappiamo noi”, ha dichiarato Maier, raccontando che la sua auto è rimasta impantanata nel fango nel corso del viaggio, costringendo lui e il suo amico a dover affrontare disavventure di ogni genere. Coccodrilli, condizioni metereologiche estreme – temporali e temperature elevate – e la ricerca costante di un posto dove ripararsi sono state solo alcuni degli ostacoli in cui si sono imbattuti i turisti tedeschi nel loro viaggio in Australia. Una settimana intensa per Maier e Schoene, che si sono detti molto provati da quanto accaduto.

Ci scusiamo per questo incidente e siamo sollevati che Philipp e Marcel siano al sicuro. Possiamo confermare che il percorso che hanno seguito è stato rimosso dalla mappa”, ha dichiarato un portavoce di Google a Business Insider. Nonostante il colosso tecnologico utilizzi più fonti per aggiornare le sue mappe, può comunque accadere che ci siano delle sviste che possono rivelarsi pericolose per gli utenti. Lo scorso anno, per esempio, tre escursionisti hanno smarrito la strada nei dintorni di Vancouver (Canada), costringendo una una squadra di ricerca e salvataggio a intervenire per riportarli a casa. Anche in quell’occasione, a quanto pare, i turisti stavano seguendo un percorso del tutto inesistente su Google Maps, a dimostrazione che l’applicazione di Big G forse non funziona davvero bene come promette. Neppure a distanza di tempo.

Author: Wired

Anche Google Maps può sbagliare. Secondo quanto riportato dal giornale 9News, due turisti tedeschi hanno trascorso una settimana nella natura selvaggia australiana a causa di un’indicazione errata dell’applicazione. Nel tentativo di raggiungere la cittadina di Bamaga, lungo il tragitto Philipp Maier e Marcel Schoene raccontano di aver seguito le indicazioni di Maps, allontanandosi dalla Peninsular Development Road e imboccando una strada sterrata che li ha condotti in una regione remota dell’estremo nord del Queensland.

Abbiamo deciso: ok, seguiamo Google Maps perché Google Maps forse ne sa più di quanto sappiamo noi”, ha dichiarato Maier, raccontando che la sua auto è rimasta impantanata nel fango nel corso del viaggio, costringendo lui e il suo amico a dover affrontare disavventure di ogni genere. Coccodrilli, condizioni metereologiche estreme – temporali e temperature elevate – e la ricerca costante di un posto dove ripararsi sono state solo alcuni degli ostacoli in cui si sono imbattuti i turisti tedeschi nel loro viaggio in Australia. Una settimana intensa per Maier e Schoene, che si sono detti molto provati da quanto accaduto.

Ci scusiamo per questo incidente e siamo sollevati che Philipp e Marcel siano al sicuro. Possiamo confermare che il percorso che hanno seguito è stato rimosso dalla mappa”, ha dichiarato un portavoce di Google a Business Insider. Nonostante il colosso tecnologico utilizzi più fonti per aggiornare le sue mappe, può comunque accadere che ci siano delle sviste che possono rivelarsi pericolose per gli utenti. Lo scorso anno, per esempio, tre escursionisti hanno smarrito la strada nei dintorni di Vancouver (Canada), costringendo una una squadra di ricerca e salvataggio a intervenire per riportarli a casa. Anche in quell’occasione, a quanto pare, i turisti stavano seguendo un percorso del tutto inesistente su Google Maps, a dimostrazione che l’applicazione di Big G forse non funziona davvero bene come promette. Neppure a distanza di tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.