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Superlega, Ceferin: “Calcio non può basarsi sui privilegi. Rimanere all’erta…”

Author: Tuttosport

In occasione della “XII Cimeira de Presidentes” a Coimbra, guidata da Pedro Proença, presidente della Lega portoghese e dell’Associazione delle leghe europee, Alexander Ceferin è intervenuto da remoto per sottolineare che “dobbiamo rimanere all’erta davanti alle minacce fatte dai difensori della cosiddetta Superlega. Questa occasione rappresenta un’eccellente opportunità per dimostrare a chi vuole scardinare la piramide del calcio che tutti noi che siamo presenti oggi, Uefa, club e Leghe, siamo più uniti che mai“.

Le parole di Ceferin

Il presidente della Uefa ha continuato così: “La Uefa si prende cura di tutti i club, non solo di quelli d’elite, ma anche dei tifosi, dei giocatori, dei volontari, dei campionati e del calcio dilettantistico. Il motto della Uefa è: ‘Noi ci prendiamo cura del calcio’. A tutti i livelli di questa piramide il merito sportivo è fondamentale e coppe e campionati nazionali devono essere l’unica via per accedere alle competizioni europee per club. Non ci si può basare sui privilegi. Sarebbe contrario all’essenza stessa del calcio“.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione della “XII Cimeira de Presidentes” a Coimbra, guidata da Pedro Proença, presidente della Lega portoghese e dell’Associazione delle leghe europee, Alexander Ceferin è intervenuto da remoto per sottolineare che “dobbiamo rimanere all’erta davanti alle minacce fatte dai difensori della cosiddetta Superlega. Questa occasione rappresenta un’eccellente opportunità per dimostrare a chi vuole scardinare la piramide del calcio che tutti noi che siamo presenti oggi, Uefa, club e Leghe, siamo più uniti che mai“.

Le parole di Ceferin

Il presidente della Uefa ha continuato così: “La Uefa si prende cura di tutti i club, non solo di quelli d’elite, ma anche dei tifosi, dei giocatori, dei volontari, dei campionati e del calcio dilettantistico. Il motto della Uefa è: ‘Noi ci prendiamo cura del calcio’. A tutti i livelli di questa piramide il merito sportivo è fondamentale e coppe e campionati nazionali devono essere l’unica via per accedere alle competizioni europee per club. Non ci si può basare sui privilegi. Sarebbe contrario all’essenza stessa del calcio“.

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