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Tutte le accuse di molestie rivolte al rapper Sean Combs

Author: Wired

Chiamatelo come volete: Sean Combs, Puff Daddy, P. Diddy, Sean Diddy Combs… Il rapper e produttore americano ha avuto una grande rilevanza nella scena musicale tra gli anni Novanta e Duemila, poi la sua carriera si è persa in diversi rivoli, tra cui una parentesi attoriale e – appunto – diversi cambi di nome.

Ma di recente è tornato alla ribalta della cronaca per tutte le ragioni sbagliate. Negli ultimi quattro mesi, infatti, è stato oggetto di ben cinque denunce, venendo accusato di numerose molestie e abusi, tra cui stupro, stupro di gruppo, sfruttamento della prostituzione e altri ancora. Lo scorso lunedì, gli agenti della Homeland Security (l’organo di sicurezza federale che di solito si occupa di terrorismi e crimini simili) hanno fatto irruzione e perquisito le sue case di New York, Los Angeles e Miami.

Le accuse al rapper

Le prime risalgono al novembre 2023, quando la cantante Casandra “Cassie” Ventura ha fatto causa a Combs, con il quale ha avuto una relazione durata più di dieci anni e iniziata nel 2007, quando lei aveva 19 anni e lui 37: tra le accuse della donna quelle di svariati abusi durati per tutta la durata della loro relazione, che si è conclusa nel 2018 dopo che Combs l’avrebbe violentata mentre lei cercava di lasciare la loro casa. Il rapper l’avrebbe costretta ad avere rapporti con alcuni escort mentre lui guardava, da qui l’accusa anche di sfruttamento della prostituzione. Nonostante le due parti abbiano raggiunto un accordo privato un giorno dopo la trasmissione delle accuse, tra novembre e dicembre sono arrivate altre accuse: Joie Dickerson-Neal ha accusato Combs di averla drogata, molestata e ripresa nel 1991, quando lei era ancora studentessa; Liza Gardner ha fatto causa per essere stata abusata assieme a un’amica dal rapper e dal cantautore Aaron Hall alla fine degli anni Novanta; un’altra donna alla fine dell’anno ha dichiarato di aver subito una violenza di gruppo dopo essere stata drogata.

Sempre a dicembre Sean Combs aveva rilasciato una dichiarazione sui suoi social, che iniziava con “Enough is enough”, quando troppo è troppo: secondo il musicista le numerose accuse emerse erano solo un tentativo di infangare il suo nome e guadagnare soldi facili con i vari risarcimenti. Ma anche con l’anno nuovo sono emersi nuovi fatti: a febbraio il produttore Rodney “Lil Rod” Jones ha detto che Combs gli avrebbe afferrato i genitali e avrebbe cercato di convincerlo a fare sesso con altri uomini (tra cui, secondo l’accusa, anche l’attore Cuba Gooding Jr., che avrebbe tentato di avere rapporti intimi con lui sullo yacht del rapper). Combs ha avuto in passato numerosi problemi con la giustizia, tra cui sparatorie fuori da locali, aggressioni a diverse persone e già nel 2017 accuse di molestie da parte dalla sua personal chef dell’epoca Cindy Ruela, poi sistemata per vie private. Da parte sua il rapper continua a negare ogni misfatto, ma il coinvolgimento del governo federale con l’Homeland Security rende il quadro della sua situazione decisamente grave e poco cristallino.

Author: Wired

Chiamatelo come volete: Sean Combs, Puff Daddy, P. Diddy, Sean Diddy Combs… Il rapper e produttore americano ha avuto una grande rilevanza nella scena musicale tra gli anni Novanta e Duemila, poi la sua carriera si è persa in diversi rivoli, tra cui una parentesi attoriale e – appunto – diversi cambi di nome.

Ma di recente è tornato alla ribalta della cronaca per tutte le ragioni sbagliate. Negli ultimi quattro mesi, infatti, è stato oggetto di ben cinque denunce, venendo accusato di numerose molestie e abusi, tra cui stupro, stupro di gruppo, sfruttamento della prostituzione e altri ancora. Lo scorso lunedì, gli agenti della Homeland Security (l’organo di sicurezza federale che di solito si occupa di terrorismi e crimini simili) hanno fatto irruzione e perquisito le sue case di New York, Los Angeles e Miami.

Le accuse al rapper

Le prime risalgono al novembre 2023, quando la cantante Casandra “Cassie” Ventura ha fatto causa a Combs, con il quale ha avuto una relazione durata più di dieci anni e iniziata nel 2007, quando lei aveva 19 anni e lui 37: tra le accuse della donna quelle di svariati abusi durati per tutta la durata della loro relazione, che si è conclusa nel 2018 dopo che Combs l’avrebbe violentata mentre lei cercava di lasciare la loro casa. Il rapper l’avrebbe costretta ad avere rapporti con alcuni escort mentre lui guardava, da qui l’accusa anche di sfruttamento della prostituzione. Nonostante le due parti abbiano raggiunto un accordo privato un giorno dopo la trasmissione delle accuse, tra novembre e dicembre sono arrivate altre accuse: Joie Dickerson-Neal ha accusato Combs di averla drogata, molestata e ripresa nel 1991, quando lei era ancora studentessa; Liza Gardner ha fatto causa per essere stata abusata assieme a un’amica dal rapper e dal cantautore Aaron Hall alla fine degli anni Novanta; un’altra donna alla fine dell’anno ha dichiarato di aver subito una violenza di gruppo dopo essere stata drogata.

Sempre a dicembre Sean Combs aveva rilasciato una dichiarazione sui suoi social, che iniziava con “Enough is enough”, quando troppo è troppo: secondo il musicista le numerose accuse emerse erano solo un tentativo di infangare il suo nome e guadagnare soldi facili con i vari risarcimenti. Ma anche con l’anno nuovo sono emersi nuovi fatti: a febbraio il produttore Rodney “Lil Rod” Jones ha detto che Combs gli avrebbe afferrato i genitali e avrebbe cercato di convincerlo a fare sesso con altri uomini (tra cui, secondo l’accusa, anche l’attore Cuba Gooding Jr., che avrebbe tentato di avere rapporti intimi con lui sullo yacht del rapper). Combs ha avuto in passato numerosi problemi con la giustizia, tra cui sparatorie fuori da locali, aggressioni a diverse persone e già nel 2017 accuse di molestie da parte dalla sua personal chef dell’epoca Cindy Ruela, poi sistemata per vie private. Da parte sua il rapper continua a negare ogni misfatto, ma il coinvolgimento del governo federale con l’Homeland Security rende il quadro della sua situazione decisamente grave e poco cristallino.

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