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Putin ha chiesto al governo russo di pensare a versioni alternative di Steam Deck e Steam

Author: GAMEmag

Nel mese di gennaio Vladimir Putin ha presieduto un incontro incentrato sullo sviluppo socioeconomico della regione di Kaliningrad, in cui ha approvato un elenco di 9 direttive da mettere in pratica nell’immediato futuro. Il principale obiettivo rimane quello di istanziare un’industria per la produzione di semiconduttori nazionale. Al tempo stesso, fra i vari punti si prevede la creazione di una piattaforma di intrattenimento digitale, che assomigli a tutto ciò che Valve ha realizzato negli ultimi anni.

La notizia è riportata da PC Gamer, che a sua volta si rifà a questa fonte. “Consideriamo la questione dell’organizzazione della produzione di console di gioco fisse e portatili, nonché della creazione di un sistema operativo e di un sistema cloud per la fornitura di giochi e programmi agli utenti.” si legge nel documento.

Steam

Sembra proprio che ci si riferisca a sistemi di gioco molto simili a Steam Machine, Steam Deck, SteamOS e Steam. La scadenza per l’analisi preliminare al progetto è fissata per il 15 giugno di quest’anno. Kommersant, un quotidiano in lingua russa, ha indagato sulla fattibilità del progetto dopo aver parlato con figure del settore, tra cui il direttore del prodotto di Lesta Games, la società che gestisce un videogioco con caratteristiche simili a World of Tanks particolarmente popolare in Russia. Secondo questo resoconto, creare da zero una piattaforma di gioco con queste caratteristiche potrebbe richiedere dai 5 ai 10 anni e pagare comunque una considerevole arretratezza tecnologica rispetto alla concorrenza, individuabile in 15 anni circa.

Sarà interessante vedere la conclusione a cui arriverà il governo russo, considerando comunque che il piano rientra nel più grande progetto relativo all’avvio della produzione di silicio nello stabilimento Enkor di Chernyakhovsk, Kaliningrad. Putin vuole così sfruttare la spinta tecnologica nella regione per creare una “valvola di sfogo” che possa riguardare il mondo dei videogiochi.

Si stima che l’impianto sia in grado di produrre 200 milioni di wafer di silicio all’anno, con la maggior parte del silicio che verrà impiegata per dare impulso alla produzione di celle solari in Russia. Al tempo stesso si tratta di una quantità di silicio tale da poter prendere in considerazione altri progetti.

Sebbene una nazione non si doti della capacità di produrre i propri semiconduttori con facilità dall’oggi al domani, perché le macchine per la litografia, o le lenti stesse, hanno bisogno di competenze per funzionare adeguatamente, la Cina ha lavorato per aumentare la propria produzione di wafer e sta già ottenendo dei risultati. Inoltre, accoglierebbe con favore alcune importazioni extra dalla Russia per rafforzare ulteriormente la propria produzione di chip. La notizia, qualora ce ne fosse bisogno, rafforza ancora di più il sodalizio tra Russia e Cina, che evidenziano di avere in programma piani che vanno molto in là nel futuro.

Al tempo stesso, la Russia non se ne farebbe niente di tutto questo hardware senza disporre al contempo di software. La distribuzione Astra Linux è già stata allestita allo scopo di sostituire Windows in Russia, mentre il passo successivo potrebbe essere proprio quello che riguarda i videogiochi, in un mondo che rischia di essere sempre più diviso, dove ogni realtà rimane isolata all’interno dei confini nazionali.

Author: GAMEmag

Nel mese di gennaio Vladimir Putin ha presieduto un incontro incentrato sullo sviluppo socioeconomico della regione di Kaliningrad, in cui ha approvato un elenco di 9 direttive da mettere in pratica nell’immediato futuro. Il principale obiettivo rimane quello di istanziare un’industria per la produzione di semiconduttori nazionale. Al tempo stesso, fra i vari punti si prevede la creazione di una piattaforma di intrattenimento digitale, che assomigli a tutto ciò che Valve ha realizzato negli ultimi anni.

La notizia è riportata da PC Gamer, che a sua volta si rifà a questa fonte. “Consideriamo la questione dell’organizzazione della produzione di console di gioco fisse e portatili, nonché della creazione di un sistema operativo e di un sistema cloud per la fornitura di giochi e programmi agli utenti.” si legge nel documento.

Steam

Sembra proprio che ci si riferisca a sistemi di gioco molto simili a Steam Machine, Steam Deck, SteamOS e Steam. La scadenza per l’analisi preliminare al progetto è fissata per il 15 giugno di quest’anno. Kommersant, un quotidiano in lingua russa, ha indagato sulla fattibilità del progetto dopo aver parlato con figure del settore, tra cui il direttore del prodotto di Lesta Games, la società che gestisce un videogioco con caratteristiche simili a World of Tanks particolarmente popolare in Russia. Secondo questo resoconto, creare da zero una piattaforma di gioco con queste caratteristiche potrebbe richiedere dai 5 ai 10 anni e pagare comunque una considerevole arretratezza tecnologica rispetto alla concorrenza, individuabile in 15 anni circa.

Sarà interessante vedere la conclusione a cui arriverà il governo russo, considerando comunque che il piano rientra nel più grande progetto relativo all’avvio della produzione di silicio nello stabilimento Enkor di Chernyakhovsk, Kaliningrad. Putin vuole così sfruttare la spinta tecnologica nella regione per creare una “valvola di sfogo” che possa riguardare il mondo dei videogiochi.

Si stima che l’impianto sia in grado di produrre 200 milioni di wafer di silicio all’anno, con la maggior parte del silicio che verrà impiegata per dare impulso alla produzione di celle solari in Russia. Al tempo stesso si tratta di una quantità di silicio tale da poter prendere in considerazione altri progetti.

Sebbene una nazione non si doti della capacità di produrre i propri semiconduttori con facilità dall’oggi al domani, perché le macchine per la litografia, o le lenti stesse, hanno bisogno di competenze per funzionare adeguatamente, la Cina ha lavorato per aumentare la propria produzione di wafer e sta già ottenendo dei risultati. Inoltre, accoglierebbe con favore alcune importazioni extra dalla Russia per rafforzare ulteriormente la propria produzione di chip. La notizia, qualora ce ne fosse bisogno, rafforza ancora di più il sodalizio tra Russia e Cina, che evidenziano di avere in programma piani che vanno molto in là nel futuro.

Al tempo stesso, la Russia non se ne farebbe niente di tutto questo hardware senza disporre al contempo di software. La distribuzione Astra Linux è già stata allestita allo scopo di sostituire Windows in Russia, mentre il passo successivo potrebbe essere proprio quello che riguarda i videogiochi, in un mondo che rischia di essere sempre più diviso, dove ogni realtà rimane isolata all’interno dei confini nazionali.

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