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La voce di Franchino era la magia del clubbing

Author: Wired

La pagina Instagram dello storico vocalist Franchino annuncia così la sua morte: “Con immensa tristezza e profondo dolore, la famiglia e gli amici più stretti comunicano la scomparsa dell’amato Franchino, che si è spento oggi, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale”. Francesco Principato, in arte Franchino, è morto a 71 anni dopo una malattia che lo ha tenuto ricoverato in ospedale per circa quindici giorni. La sua storia di voce della notte ha influenzato il mondo del clubbing in modo unico e non replicabile.

Gli inizi e l’ispirazione a Ibiza

Franchino dopo essersi trasferito dalla sua Sicilia alla Toscana, di notte fa il dj e lo speaker sulla costa tirrenica e all’Isola d’Elba e di giorno il parrucchiere. Per un inverno in Brasile porta avanti la sua passione per il canto in un gruppo blues di Arraial d’Ajuda, a sud di Bahia. È il 1988 l’anno che a Franchino cambia alcune visioni musicali, o perlomeno la percezione e la presa di coscienza di dove fosse il suo posto nel mondo. A Ibiza, l’isola che non dorme mai ancora oggi, fra Pacha e Amnesia, le due discoteche più popolari, scopre l’house music e capisce che il suo lavoro di dj era arrivato alla fine mentre la passione per il canto era qualcosa che aveva già praticato e che non avrebbe voluto lasciare. È lì che ha il primo “flash”, come ama raccontare lui. Entrare in contatto con questa nuova musica elettronica era il suo obiettivo.

L’Imperiale, l’Insomnia e la “magia”

L’incontro con il popolare dj Miky “il Delfino” qualche anno dopo, nel 1992, gli apre la strada a una nuova opportunità: seguirlo alla discoteca Imperiale di Tirrenia. Preso il microfono in mano inizia senza troppe paure e il resto è magia. Sì, perché quella parola così fanciullesca è stata il marchio di fabbrica di Franchino che lo ha contraddistinto cambiando il modo di narrare un mondo dell’elettronica in cui i bpm continuavano a crescere sempre di più. Tra il 1995 e il 2000 è il vocalist dell’Insomnia Disco Acropoli d’Italia di Ponsacco, in provincia di Pisa e con lui ci sono alcuni dj dell’Imperiale di allora Joy KitikontiZickyLeonardo BrogiRicky Le Roy e Mario Più. Con loro fonda nel 1997 l’etichetta discografica Metempsicosi. Erano i tempi in cui le serate duravano 12 ore: “mezzanottemezzogiorno”, delle vere maratone di clubbing dove la notte e il giorno si mescolavano. La musica progressive house arrivata dal Regno Unito in Italia prendeva nuova vita e sfumature nuove, più mediterranee. Per Franchino arriva poi un brutto colpo: la malattia che seppur superata, lascerà strascichi sulla sua salute.

Author: Wired

La pagina Instagram dello storico vocalist Franchino annuncia così la sua morte: “Con immensa tristezza e profondo dolore, la famiglia e gli amici più stretti comunicano la scomparsa dell’amato Franchino, che si è spento oggi, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale”. Francesco Principato, in arte Franchino, è morto a 71 anni dopo una malattia che lo ha tenuto ricoverato in ospedale per circa quindici giorni. La sua storia di voce della notte ha influenzato il mondo del clubbing in modo unico e non replicabile.

Gli inizi e l’ispirazione a Ibiza

Franchino dopo essersi trasferito dalla sua Sicilia alla Toscana, di notte fa il dj e lo speaker sulla costa tirrenica e all’Isola d’Elba e di giorno il parrucchiere. Per un inverno in Brasile porta avanti la sua passione per il canto in un gruppo blues di Arraial d’Ajuda, a sud di Bahia. È il 1988 l’anno che a Franchino cambia alcune visioni musicali, o perlomeno la percezione e la presa di coscienza di dove fosse il suo posto nel mondo. A Ibiza, l’isola che non dorme mai ancora oggi, fra Pacha e Amnesia, le due discoteche più popolari, scopre l’house music e capisce che il suo lavoro di dj era arrivato alla fine mentre la passione per il canto era qualcosa che aveva già praticato e che non avrebbe voluto lasciare. È lì che ha il primo “flash”, come ama raccontare lui. Entrare in contatto con questa nuova musica elettronica era il suo obiettivo.

L’Imperiale, l’Insomnia e la “magia”

L’incontro con il popolare dj Miky “il Delfino” qualche anno dopo, nel 1992, gli apre la strada a una nuova opportunità: seguirlo alla discoteca Imperiale di Tirrenia. Preso il microfono in mano inizia senza troppe paure e il resto è magia. Sì, perché quella parola così fanciullesca è stata il marchio di fabbrica di Franchino che lo ha contraddistinto cambiando il modo di narrare un mondo dell’elettronica in cui i bpm continuavano a crescere sempre di più. Tra il 1995 e il 2000 è il vocalist dell’Insomnia Disco Acropoli d’Italia di Ponsacco, in provincia di Pisa e con lui ci sono alcuni dj dell’Imperiale di allora Joy KitikontiZickyLeonardo BrogiRicky Le Roy e Mario Più. Con loro fonda nel 1997 l’etichetta discografica Metempsicosi. Erano i tempi in cui le serate duravano 12 ore: “mezzanottemezzogiorno”, delle vere maratone di clubbing dove la notte e il giorno si mescolavano. La musica progressive house arrivata dal Regno Unito in Italia prendeva nuova vita e sfumature nuove, più mediterranee. Per Franchino arriva poi un brutto colpo: la malattia che seppur superata, lascerà strascichi sulla sua salute.

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