Categorie
HardwareSoftware

Meta si ferma (per ora): non addestrerà l’intelligenza artificiale con i post degli utenti europei

Author: Hardware Upgrade

Meta non addestrerà, almeno per il momento, l’assistente virtuale Meta AI con i contenuti degli utenti europei e britannici di Facebook e Instagram dopo aver ricevuto obiezioni da parte dell’autorità irlandese per la tutela della privacy e dal corrispettivo britannico.

In un post, Meta ha dichiarato che la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) le ha chiesto ritardare l’addestramento dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni sfruttando i contenuti pubblici dei profili di Facebook e Instagram.

Meta si è detta “delusa” dalla richiesta, “soprattutto perché abbiamo incorporato il feedback del regolatore e le [Autorità per la protezione dei dati] europee sono state informate fin da marzo”. Meta ha recentemente iniziato a notificare agli utenti europei che avrebbe raccolto i loro dati e offerto un’opzione di opt-out nel tentativo di rispettare le leggi europee sulla privacy.

Meta ha dichiarato che “continuerà a lavorare in modo collaborativo con la Irish Data Protection Commission (DPC)“, anche se sottolinea che Google e OpenAI hanno “già utilizzato i dati degli europei per addestrare l’IA” e sostiene che se le autorità di regolamentazione non le permetteranno di utilizzare le informazioni degli utenti per addestrare i suoi modelli, Meta sarà costretta a fornire un prodotto inferiore.

“In parole povere, senza includere le informazioni locali saremmo in grado di offrire alle persone solo un’esperienza di secondo livello. Questo significa che al momento non siamo in grado di lanciare Meta AI in Europa”.

Le autorità di regolamentazione europee, invece, hanno accolto con favore la decisione di Meta. “Siamo lieti che Meta abbia riflettuto sulle preoccupazioni condivise dagli utenti del suo servizio nel Regno Unito e abbia risposto alla nostra richiesta di sospendere e rivedere i piani di utilizzo dei dati degli utenti di Facebook e Instagram per addestrare l’intelligenza artificiale generativa”, ha dichiarato in un comunicato Stephen Almond, direttore esecutivo per il rischio normativo presso l’Information Commissioner’s Office britannico.

“Il DPC accoglie con favore la decisione di Meta di sospendere il progetto di addestrare il suo modello linguistico di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram in tutta l’UE/SEE”, scrive sul proprio sito la DPC. Questa decisione ha fatto seguito a un intenso scambio tra il DPC e Meta. Il DPC, in collaborazione con le altre autorità di protezione dei dati dell’UE, continuerà a confrontarsi con Meta su questo tema”.

La richiesta del DPC segue una campagna del gruppo NOYB – None of Your Business – che ha presentato 11 denunce contro Meta in diversi Paesi europei. Il fondatore di NOYB, Max Schrems, ha dichiarato: “Meta sta sostanzialmente dicendo che può utilizzare qualsiasi dato proveniente da qualsiasi fonte per qualsiasi scopo e renderlo disponibile a chiunque nel mondo, purché sia fatto tramite la tecnologia AI. Questo è chiaramente l’opposto all’essere conformi al GDPR“.

Author: Hardware Upgrade

Meta non addestrerà, almeno per il momento, l’assistente virtuale Meta AI con i contenuti degli utenti europei e britannici di Facebook e Instagram dopo aver ricevuto obiezioni da parte dell’autorità irlandese per la tutela della privacy e dal corrispettivo britannico.

In un post, Meta ha dichiarato che la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) le ha chiesto ritardare l’addestramento dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni sfruttando i contenuti pubblici dei profili di Facebook e Instagram.

Meta si è detta “delusa” dalla richiesta, “soprattutto perché abbiamo incorporato il feedback del regolatore e le [Autorità per la protezione dei dati] europee sono state informate fin da marzo”. Meta ha recentemente iniziato a notificare agli utenti europei che avrebbe raccolto i loro dati e offerto un’opzione di opt-out nel tentativo di rispettare le leggi europee sulla privacy.

Meta ha dichiarato che “continuerà a lavorare in modo collaborativo con la Irish Data Protection Commission (DPC)“, anche se sottolinea che Google e OpenAI hanno “già utilizzato i dati degli europei per addestrare l’IA” e sostiene che se le autorità di regolamentazione non le permetteranno di utilizzare le informazioni degli utenti per addestrare i suoi modelli, Meta sarà costretta a fornire un prodotto inferiore.

“In parole povere, senza includere le informazioni locali saremmo in grado di offrire alle persone solo un’esperienza di secondo livello. Questo significa che al momento non siamo in grado di lanciare Meta AI in Europa”.

Le autorità di regolamentazione europee, invece, hanno accolto con favore la decisione di Meta. “Siamo lieti che Meta abbia riflettuto sulle preoccupazioni condivise dagli utenti del suo servizio nel Regno Unito e abbia risposto alla nostra richiesta di sospendere e rivedere i piani di utilizzo dei dati degli utenti di Facebook e Instagram per addestrare l’intelligenza artificiale generativa”, ha dichiarato in un comunicato Stephen Almond, direttore esecutivo per il rischio normativo presso l’Information Commissioner’s Office britannico.

“Il DPC accoglie con favore la decisione di Meta di sospendere il progetto di addestrare il suo modello linguistico di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram in tutta l’UE/SEE”, scrive sul proprio sito la DPC. Questa decisione ha fatto seguito a un intenso scambio tra il DPC e Meta. Il DPC, in collaborazione con le altre autorità di protezione dei dati dell’UE, continuerà a confrontarsi con Meta su questo tema”.

La richiesta del DPC segue una campagna del gruppo NOYB – None of Your Business – che ha presentato 11 denunce contro Meta in diversi Paesi europei. Il fondatore di NOYB, Max Schrems, ha dichiarato: “Meta sta sostanzialmente dicendo che può utilizzare qualsiasi dato proveniente da qualsiasi fonte per qualsiasi scopo e renderlo disponibile a chiunque nel mondo, purché sia fatto tramite la tecnologia AI. Questo è chiaramente l’opposto all’essere conformi al GDPR“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.