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Apple Intelligence: trattative con Baidu e Alibaba per raggiungere la Cina

Author: IlSoftware

Apple Intelligence: trattative con Baidu e Alibaba per raggiungere la Cina

L’arrivo di Apple Intelligence è destinato a cambiare il rapporto tra gli utenti e sistemi operativi come iOS, macOS e iPadOS. L’introduzione della nuova Intelligenza Artificiale targata Apple, però, potrebbe comportare una rivoluziona anche nel contesto dei mercati internazionali.

ChatGPT e GPT-40 saranno parte integrante di Apple Intelligence. Il chatbot di OpenAI, però, al momento è vitato sul territorio cinese. La compagnia di Cupertino sta dunque cercando una partnership locale per poter fornire i suoi servizi anche nel paese asiatico.

Per sostituire ChatGPT, Apple avrebbe contattato già da tempo Baidu, per capire se il modello linguistico del motore di ricerca cinese è adatto allo scopo. Questa IA, tra l’altro, opera già nel settore mobile collaborando con Samsung, più nello specifico fornendo i propri servizi sul Galaxy S24.

Apple Intelligence in Cina? Operazione difficile, ma c’è il precedente iCloud

Tra le altre aziende contattate per sondaggi, vi è anche Alibaba e Baichuan AI. Quest’ultima, poco nota in occidente, è una promettente società impegnata nel settore IA con sede a Pechino.

Stando a quanto rivelato il Wall Street Journal, le intenzioni originarie di Apple erano di utilizzare LLM provenienti al di fuori della Cina. A quanto pare, però, le sensazioni provenienti dal governo del paese asiatico non sono state positive. In conseguenza a ciò, il colosso tecnologico ha cominciato la lunga ricerca che, almeno finora, non sembra aver portato a risultati concreti.

Secondo quanto affermato dal sito 9to5Mac a pesare su questa operazione, già di per sé molto complicata, sarebbe anche la questione legata ai sistemi cloud che, come è facile intuire, dovrebbero essere comunque presenti entro i confini della Cina.

Nonostante ciò, il precedente di iCloud lascia aperti diversi spiragli. In quel caso, Apple ha dovuto appoggiarsi a una società affiliata al governo cinese prima di poter offrire il servizio ai propri utenti.

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Apple Intelligence: trattative con Baidu e Alibaba per raggiungere la Cina

L’arrivo di Apple Intelligence è destinato a cambiare il rapporto tra gli utenti e sistemi operativi come iOS, macOS e iPadOS. L’introduzione della nuova Intelligenza Artificiale targata Apple, però, potrebbe comportare una rivoluziona anche nel contesto dei mercati internazionali.

ChatGPT e GPT-40 saranno parte integrante di Apple Intelligence. Il chatbot di OpenAI, però, al momento è vitato sul territorio cinese. La compagnia di Cupertino sta dunque cercando una partnership locale per poter fornire i suoi servizi anche nel paese asiatico.

Per sostituire ChatGPT, Apple avrebbe contattato già da tempo Baidu, per capire se il modello linguistico del motore di ricerca cinese è adatto allo scopo. Questa IA, tra l’altro, opera già nel settore mobile collaborando con Samsung, più nello specifico fornendo i propri servizi sul Galaxy S24.

Apple Intelligence in Cina? Operazione difficile, ma c’è il precedente iCloud

Tra le altre aziende contattate per sondaggi, vi è anche Alibaba e Baichuan AI. Quest’ultima, poco nota in occidente, è una promettente società impegnata nel settore IA con sede a Pechino.

Stando a quanto rivelato il Wall Street Journal, le intenzioni originarie di Apple erano di utilizzare LLM provenienti al di fuori della Cina. A quanto pare, però, le sensazioni provenienti dal governo del paese asiatico non sono state positive. In conseguenza a ciò, il colosso tecnologico ha cominciato la lunga ricerca che, almeno finora, non sembra aver portato a risultati concreti.

Secondo quanto affermato dal sito 9to5Mac a pesare su questa operazione, già di per sé molto complicata, sarebbe anche la questione legata ai sistemi cloud che, come è facile intuire, dovrebbero essere comunque presenti entro i confini della Cina.

Nonostante ciò, il precedente di iCloud lascia aperti diversi spiragli. In quel caso, Apple ha dovuto appoggiarsi a una società affiliata al governo cinese prima di poter offrire il servizio ai propri utenti.

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