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Apple Intelligence: pessime notizie per l’Italia e gli altri paesi UE

Author: IlSoftware

Apple Intelligence e non solo: pessime notizie per l'Italia e gli altri paesi UE

Durante il keynote della WWDC24 alcune novità hanno attirato più attenzione rispetto ad altre. Apple Intelligence, ad esempio, è una suite di funzioni di intelligenza artificiale destinata a cambiare l’esperienza d’uso su iPhone, iPad e Mac. Queste feature saranno disponibili a partire dall’autunno, con il lancio di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, ma, a tal proposito, per i paesi che fanno parte dell’Unione Europea ci sono pessime notizie.

La suite Apple Intelligence è un miraggio per gli utenti UE

Il gigante di Cupertino ha comunicato che tre delle sue ultime novità, ovvero Apple Intelligence, iPhone Mirroring e SharePlay Screen Sharing, almeno fino alla fine del 2024 non saranno a disposizione degli utenti UE. Questo perché il Digital Markets Act (DMA) impone alle aziende “gatekeeper” come Apple di aprire i propri servizi a società di terze parti, ma il gigante californiano teme che questo possa compromettere la privacy e la sicurezza dei suoi utenti.

Raggiunto dalla redazione di The Verge, un portavoce di Apple ha dichiarato quanto segue:

In particolae, temiamo che i requisiti di interoperabilità del DMA possano costringerci a compromettere l’integrità dei nostri prodotti in modo che mettono a rischio la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati. Ci impegniamo a collaborare con la Commissione Europea nel tentativo di trovare una soluzione che ci consenta di fornire queste funzionalità ai nostri clienti UE senza compromettere la loro sicurezza.

A quello dell’azienda di Cupertino ha fatto seguito il commento di Thomas Regnier, portavoce dell’UE: «L’Unione Europea è un mercato che attira molte attenzioni per via dei suoi 450 milioni di potenziali utenti ed è sempre stato aperto agli affari per qualsiasi azienda che voglia fornire servizi nel mercato europeo. I gatekeeper sono invitati a offrire il loro servizi in Europa, a condizione che rispettino le nostre regole volte a garantire una concorrenza leale».

Definire questa una pessima notizia non è una esagerazione, perché le tre novità sopracitate che sicuramente non vedremo in Italia e negli altri paesi UE nel corso del 2024 sono quelle più interessanti in termini di innovazione e utilità nell’uso quotidiano. Soprattutto Apple Intelligence, che porta con sé anche una versione nettamente più avanzata di Siri.

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Apple Intelligence e non solo: pessime notizie per l'Italia e gli altri paesi UE

Durante il keynote della WWDC24 alcune novità hanno attirato più attenzione rispetto ad altre. Apple Intelligence, ad esempio, è una suite di funzioni di intelligenza artificiale destinata a cambiare l’esperienza d’uso su iPhone, iPad e Mac. Queste feature saranno disponibili a partire dall’autunno, con il lancio di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, ma, a tal proposito, per i paesi che fanno parte dell’Unione Europea ci sono pessime notizie.

La suite Apple Intelligence è un miraggio per gli utenti UE

Il gigante di Cupertino ha comunicato che tre delle sue ultime novità, ovvero Apple Intelligence, iPhone Mirroring e SharePlay Screen Sharing, almeno fino alla fine del 2024 non saranno a disposizione degli utenti UE. Questo perché il Digital Markets Act (DMA) impone alle aziende “gatekeeper” come Apple di aprire i propri servizi a società di terze parti, ma il gigante californiano teme che questo possa compromettere la privacy e la sicurezza dei suoi utenti.

Raggiunto dalla redazione di The Verge, un portavoce di Apple ha dichiarato quanto segue:

In particolae, temiamo che i requisiti di interoperabilità del DMA possano costringerci a compromettere l’integrità dei nostri prodotti in modo che mettono a rischio la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati. Ci impegniamo a collaborare con la Commissione Europea nel tentativo di trovare una soluzione che ci consenta di fornire queste funzionalità ai nostri clienti UE senza compromettere la loro sicurezza.

A quello dell’azienda di Cupertino ha fatto seguito il commento di Thomas Regnier, portavoce dell’UE: «L’Unione Europea è un mercato che attira molte attenzioni per via dei suoi 450 milioni di potenziali utenti ed è sempre stato aperto agli affari per qualsiasi azienda che voglia fornire servizi nel mercato europeo. I gatekeeper sono invitati a offrire il loro servizi in Europa, a condizione che rispettino le nostre regole volte a garantire una concorrenza leale».

Definire questa una pessima notizia non è una esagerazione, perché le tre novità sopracitate che sicuramente non vedremo in Italia e negli altri paesi UE nel corso del 2024 sono quelle più interessanti in termini di innovazione e utilità nell’uso quotidiano. Soprattutto Apple Intelligence, che porta con sé anche una versione nettamente più avanzata di Siri.

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