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Netflix gratis ma con pubblicità: l’azienda ci sta pensando

Author: IlSoftware

Netflix gratis ma con pubblicità: l'azienda ci sta pensando

Nonostante la concorrenza si stia dimostrando sempre più agguerrita, Netflix resta il più grande servizio di streaming al mondo potendo contare su un catalogo sconfinato e titoli in esclusiva molto amati dagli utenti. Oggi il piano più economico per abbonarsi prevede un costo mensile di 5,49 euro (in Italia), con la visione interrotta di tanto in tanto da spot pubblicitari.

Netflix gratis? Forse, e solo in alcuni mercati

Insomma, una versione gratuita di Netflix non esiste al momento, ma il colosso di Los Gatos starebbe valutando anche questa opzione per il futuro. Un tier gratuito basato sulle pubblicità è stato testato in Kenya nel 2021, con l’esperimento che si è poi concluso nel 2023. Tuttavia, secondo Bloomberg, la società vorrebbe proporlo nuovamente, ma solo nei mercati più grandi dove la concorrenza è rappresentata (anche) da network TV gratuiti molto popolari. Germania e Giappone sarebbero nel mirino, gli Stati Uniti sarebbero invece già stati esclusi da questa strategia.

netflix

Nel report si legge anche che, a livello globale, Netflix è seconda solo a YouTube in termini di minuti di streaming video, ma raggiunge “solo” il 10° posto quando si parla di entrate generate dallo streaming con pubblicità. La posizione in questa seconda classifica non migliorerebbe più di tanto con un piano gratuito, ma consentirebbe comunque di raggiungere un numero ancora maggiore di utenti. Questi, una volta “catturati” dalle esclusive, potrebbero poi optare per un abbonamento per una qualità di visione superiore.

Il piano a pagamento con spot è comunque un successo. A maggio l’azienda ha comunicato che gli utenti che hanno scelto questo abbonamento a livello globale sono 40 milioni. Una crescita netta considerando i cinque milioni del 2023.

Il report di Bloomberg potrebbe però suggerire anche altro. La strategia di Netflix (non confermata ufficialmente) potrebbe essere il segnale di una svolta, quella dell’industria dello streaming interessata più ai ricavi generati dagli spot che a quelli prodotti dai singoli abbonamenti.

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Netflix gratis ma con pubblicità: l'azienda ci sta pensando

Nonostante la concorrenza si stia dimostrando sempre più agguerrita, Netflix resta il più grande servizio di streaming al mondo potendo contare su un catalogo sconfinato e titoli in esclusiva molto amati dagli utenti. Oggi il piano più economico per abbonarsi prevede un costo mensile di 5,49 euro (in Italia), con la visione interrotta di tanto in tanto da spot pubblicitari.

Netflix gratis? Forse, e solo in alcuni mercati

Insomma, una versione gratuita di Netflix non esiste al momento, ma il colosso di Los Gatos starebbe valutando anche questa opzione per il futuro. Un tier gratuito basato sulle pubblicità è stato testato in Kenya nel 2021, con l’esperimento che si è poi concluso nel 2023. Tuttavia, secondo Bloomberg, la società vorrebbe proporlo nuovamente, ma solo nei mercati più grandi dove la concorrenza è rappresentata (anche) da network TV gratuiti molto popolari. Germania e Giappone sarebbero nel mirino, gli Stati Uniti sarebbero invece già stati esclusi da questa strategia.

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Nel report si legge anche che, a livello globale, Netflix è seconda solo a YouTube in termini di minuti di streaming video, ma raggiunge “solo” il 10° posto quando si parla di entrate generate dallo streaming con pubblicità. La posizione in questa seconda classifica non migliorerebbe più di tanto con un piano gratuito, ma consentirebbe comunque di raggiungere un numero ancora maggiore di utenti. Questi, una volta “catturati” dalle esclusive, potrebbero poi optare per un abbonamento per una qualità di visione superiore.

Il piano a pagamento con spot è comunque un successo. A maggio l’azienda ha comunicato che gli utenti che hanno scelto questo abbonamento a livello globale sono 40 milioni. Una crescita netta considerando i cinque milioni del 2023.

Il report di Bloomberg potrebbe però suggerire anche altro. La strategia di Netflix (non confermata ufficialmente) potrebbe essere il segnale di una svolta, quella dell’industria dello streaming interessata più ai ricavi generati dagli spot che a quelli prodotti dai singoli abbonamenti.

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