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Arianespace chiede che missioni europee utilizzino razzi spaziali europei mentre Ariane 6 è quasi pronto al debutto

Author: Hardware Upgrade

Ci siamo quasi! Dopo anni di ritardi, il razzo spaziale europeo Ariane 6 è quasi pronto al debutto, con il lancio previsto per il 9 luglio nella variante con due booster con propellente allo stato solido. Si tratta di un momento importante e del primo lancio del 2024 per l’Europa che rimane indietro rispetto alle altre nazioni. Le problematiche con i vettori leggeri Vega i ritardi per il vettore pesante Ariane 6 si sono fatti sentire in questi anni, con alcune missioni importanti che sono state posticipate oppure lanciate con altri vettori (Falcon 9 di SpaceX).

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Secondo quanto riportato congiuntamente da ESA e Arianespace, il 20 giugno, nello spazioporto della Guyana francese, Ariane 6 ha eseguito il suo ultimo Wet Dress Rehearsal (WDR) per simulare le condizioni prima del lancio, senza l’accensione dei motori. Non sembrerebbero esserci stati problemi di sorta e quindi la data di lancio non è stata posticipata.

ariane 6

A distanza di qualche giorno è arrivata la proposta da parte di Arianespace (attraverso Charlotte Lang, responsabile degli affari pubblici della società) di affidare le missioni europee a vettori europei, così da spingere ulteriormente il mercato dei lanci con razzi spaziali realizzati in Europa. In particolare la società vorrebbe che l’Unione Europea legiferi in modo tale che le missioni europee vengano lanciate dal territorio europeo utilizzando lanciatori e tecnologie prodotte in Europa dai fornitori europei. Un esempio sarebbe per esempio la costellazione satellitare IRIS².

Per quanto possa sembrare una scelta “logica” bisogna considerare la cadenza che sarebbero in grado di garantire Arianespace e i suoi partner (come Avio). Questo potrebbe infatti rallentare l’immissione in orbita di satelliti di vario genere creando un ulteriore divario con le altre nazioni. Di contro non si può pensare di affidare le missioni a un concorrente privato di un’altra nazione per un lungo periodo di tempo. La strategia dovrebbe essere investire molti più soldi in maniera più efficiente su vettori meno costosi e riutilizzabili allineandosi così al “nuovo standard” del mercato aerospaziale.

ariane 6

Proprio in contrasto con quest’idea, EUMETSAT ha deciso di lanciare il suo satellite MTG-S1 (in orbita geostazionaria) con un vettore SpaceX Falcon 9 all’inizio del prossimo anno, lasciando quindi da parte l’opzione di un lancio con Ariane 6 (in versione con quattro booster). Phil Evans (direttore generale di EUMETSAT) ha dichiarato in merito alla scelta che “questa decisione è stata guidata da circostanze eccezionali. Non compromette la nostra politica standard di sostegno ai partner europei e non vediamo l’ora di un lancio di successo con SpaceX per questo capolavoro della tecnologia europea”.

Author: Hardware Upgrade

Ci siamo quasi! Dopo anni di ritardi, il razzo spaziale europeo Ariane 6 è quasi pronto al debutto, con il lancio previsto per il 9 luglio nella variante con due booster con propellente allo stato solido. Si tratta di un momento importante e del primo lancio del 2024 per l’Europa che rimane indietro rispetto alle altre nazioni. Le problematiche con i vettori leggeri Vega i ritardi per il vettore pesante Ariane 6 si sono fatti sentire in questi anni, con alcune missioni importanti che sono state posticipate oppure lanciate con altri vettori (Falcon 9 di SpaceX).

Secondo quanto riportato congiuntamente da ESA e Arianespace, il 20 giugno, nello spazioporto della Guyana francese, Ariane 6 ha eseguito il suo ultimo Wet Dress Rehearsal (WDR) per simulare le condizioni prima del lancio, senza l’accensione dei motori. Non sembrerebbero esserci stati problemi di sorta e quindi la data di lancio non è stata posticipata.

ariane 6

A distanza di qualche giorno è arrivata la proposta da parte di Arianespace (attraverso Charlotte Lang, responsabile degli affari pubblici della società) di affidare le missioni europee a vettori europei, così da spingere ulteriormente il mercato dei lanci con razzi spaziali realizzati in Europa. In particolare la società vorrebbe che l’Unione Europea legiferi in modo tale che le missioni europee vengano lanciate dal territorio europeo utilizzando lanciatori e tecnologie prodotte in Europa dai fornitori europei. Un esempio sarebbe per esempio la costellazione satellitare IRIS².

Per quanto possa sembrare una scelta “logica” bisogna considerare la cadenza che sarebbero in grado di garantire Arianespace e i suoi partner (come Avio). Questo potrebbe infatti rallentare l’immissione in orbita di satelliti di vario genere creando un ulteriore divario con le altre nazioni. Di contro non si può pensare di affidare le missioni a un concorrente privato di un’altra nazione per un lungo periodo di tempo. La strategia dovrebbe essere investire molti più soldi in maniera più efficiente su vettori meno costosi e riutilizzabili allineandosi così al “nuovo standard” del mercato aerospaziale.

ariane 6

Proprio in contrasto con quest’idea, EUMETSAT ha deciso di lanciare il suo satellite MTG-S1 (in orbita geostazionaria) con un vettore SpaceX Falcon 9 all’inizio del prossimo anno, lasciando quindi da parte l’opzione di un lancio con Ariane 6 (in versione con quattro booster). Phil Evans (direttore generale di EUMETSAT) ha dichiarato in merito alla scelta che “questa decisione è stata guidata da circostanze eccezionali. Non compromette la nostra politica standard di sostegno ai partner europei e non vediamo l’ora di un lancio di successo con SpaceX per questo capolavoro della tecnologia europea”.

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