In 5 potrebbero essere escluse dall’accordo sul minimum import price per averne aggirato le regole e dover affrontare i dazi. Ma tre hanno già deciso autonomamente di uscire dall’accordo sul MIP, visti gli attuali prezzi dei moduli, scesi anche sotto agli 0,50 €/W.
I riflettori della Commissione Europea sono puntati su cinque aziende cinesi del fotovoltaico che potrebbero essere escluse dall’accordo sul minimum import price (MIP) e, dunque, costrette a dover pagare i dazi sui loro prodotti importati in Europa.
Peccato che …
Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari