Intel è interessatissima all’evoluzione del mercato dei dispositivi per l’Internet delle Cose (IoT). La società di Santa Clara vuole giocare un ruolo da protagonista e per questo ha bisogno di idee nuove e chip “ad hoc”.
Per quanto riguarda il know how, di recente Intel ha acquisito Movidius, società che si occupa della progettazione e realizzazione di sensori per l’Internet delle Cose.
Per quanto concerne i chip, invece, Intel ha appena presentato il suoi nuovi processori Atom E3900.
![Intel Atom E3900, processore per l'Internet delle Cose](https://www.ilsoftware.it/public/shots/intel_atom_E3900.jpg)
Rispetto alle soluzioni precedentemente presentate, gli E3900 guardano in primis alle performance. Al momento la gamma E3900 consta di tre modelli: un Atom x5-E3930 dual-core a 1,8 GHz con GPU dotata di 12 execution units (EU); un Atom x5-E3940 quad-core a 1,8 GHz con GPU da 12 EU; un Atom x7-E3950 quad-core a 2,0 GHz e 18 EU.
I core sono basati sull’ultima generazione Goldmont e sono “costruiti” utilizzando la piattaforma Apollo Lake a 14 nm.
I consumi saranno compresi tra 6,5 e 12 W e i processori E3900 saranno in grado di coadiuvare molteplici componenti hardware, anche grazie al processore dedicato all’elaborazione delle immagini (utilissimo negli scenari in cui il dispositivo deve acquisire e gestire sequenze video).
Gli E3900 integreranno anche un meccanismo che controlla il “tempo di avvio” del device: se esso dovesse cambiare repentinamente, il processore ipotizzerà la compromissione del sistema (ad esempio, la modifica non autorizzata del firmware).
![Intel Atom E3900, processore per l'Internet delle Cose](https://www.ilsoftware.it/public/shots/intel_atom_E3900_2.jpg)
Il processore, tuttavia, asservirà anche i sistemi deputati allo svolgimento di operazioni automatizzate. Una precisa misurazione del tempo, in questi frangenti, riveste un’importanza cruciale: un braccio robotico deve “sapere” esattamente quando intervenire per compiere una specifica operazione.
I dispositivi basati sui nuovi processori E3900 potranno così coordinarsi con un errore massimo di un microsecondo. In questo modo, è possibile sincronizzare con precisione qualsiasi attività evitando l’insorgere di problemi sulla linea produttiva.
La GPU degli E3900 può gestire fino a tre monitor 4K decodificando ed elaborando contemporaneamente fino a 15 flussi video 1080p a 30 fps.
I nuovi chip di casa Intel possono essere abbinati a due moduli di memoria LPDDR3 o LPDDR4 a 2133 MHz nonché gestire porte USB 3.0 multiple.
Intel renderà disponibile anche un Atom A3900, versione progettata per i sistemi connessi e i veicoli autonomi.
Autore: IlSoftware.it