Il terzo trimestre non porta sostanziali novità per il settore dei mutui; nonostante si parli ancora di un aumento delle erogazioni è ormai chiaro a tutti che il dato viene falsato dall’enorme mole delle surroghe e sostituzioni di mutui già esistenti che, tra l’altro, non rappresentano affatto linfa vitale per il mercato immobiliare.
Quello che sembra comunque essere un buon momento per le richieste e le erogazioni dei finanziamenti per la casa coincide oggi con la diminuzione degli indici di riferimento per il tasso fisso (Eurirs) e per il tasso variabile (Euribor) di questi ultimi trimestri che spingono ancora molte famiglie alla ricerca di un miglioramento delle condizioni del proprio debito attraverso la rottamazione del proprio mutuo.
Per quanto riguarda il tipo di tasso per le richieste di nuovi mutui, secondo quanto riportato nell’ultima Bussola Mutui di Mutuisupermarket, le scelte degli italiani appaiono perfettamente equilibrate tra il fisso ed il variabile mentre se andiamo a vedere le stesse preferenze in caso di surroga o sostituzione quello che salta all’occhio è la ben più consistente percentuale di mutuo a tasso fisso per le surroghe rispetto ai mutui ex-novo. E’ ovvio come questo evidente fenomeno sia originato dalla scelta di cogliere il momento estremamente propizio di riuscire oggi a stipulare un mutuo a tasso fisso estremamente favorevole; una scelta che dipende non solo dalle valutazioni sulla maggiore convenienza attuale ma anche da un bisogno di stabilità e sicurezza futura.
Nelle richieste di surroga il mutuo a tasso fisso risulta oggi il più gettonato con il 74% delle richieste, mentre il 24% richiede il tasso variabile e l’1% il variabile con Cap e l’1% il misto mentre per le domande di mutui ex-novo, come detto, siamo su percentuali fifty-fifty.
Insomma tutti (o quasi) sulla barca del fisso!
aiutomutuo
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Autore: Finanza.com Blog Network Posts