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Energia

L’energia in Parlamento questa settimana, 26 settembre – 2 ottobre 2016

l calendario settimanale dei lavori parlamentari che riguardano energia, rinnovabili, efficienza energetica, edilizia, mobilità sostenibile e tutte le tematiche che interessano gli abbonati a QualEnergia.it PRO.

Ecco il calendario dei lavori parlamentari della settimana da lunedì 26 settembre a domenica 2 ottobre 2016 che riguardano energia, rinnovabili, efficienza energetica, edilizia, mobilità sostenibile e tutte le tematiche che interessano gli abbonati a QualEnergia.it PRO. In allegato in basso il calendario completo con tutti gli appuntamenti di Camere, commissioni e Governo.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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TvTech

Sony A99 II: sentite che raffica 42,4 megapixel a 12 fps!

Una ‘sventagliata’ da 12 fotogrammi al secondo a piena risoluzione – 42,2 megapixel – e autofocus attivo: ecco il principale punto di forza della nuova ammiraglia full frame della serie Alpha A-Mount di casa Sony. Sony α99 II può contare inoltre su un particolare sistema autofocus ibrido che unisce il modulo dedicato ai punti a rilevazione di fase sul sensore

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Tecnologia

Villaggio lunare ESA: idea che suscita interesse

TOPSHOT - The full moon is seen from Yangon on September 16, 2016. / AFP / YE AUNG THU        (Photo credit should read YE AUNG THU/AFP/Getty Images)

L’idea di una stazione lunare, fortemente sostenuta da Jan Wörner, direttore generale dell’ESA, per dar vita a un villaggio capace di soddisfare molteplici bisogni, incontra un consenso elevato sul piano internazionale.

Attori pubblici e privati condividono l’entusiasmo per un’idea in grado di avere molte implicazioni positive.

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Villaggio lunare ESA: idea che suscita interesse pubblicato su Gadgetblog.it 26 settembre 2016 17:29.

Autore: Gadgetblog.it

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Energia

Naufragio Mustafa Kan, impossibile recuperare i fusti di fertilizzante

Naufragio Mustafa Kan, impossibile recuperare i fusti di fertilizzante

 

(Rinnovabili.it) – Le 8mila tonnellate di fertilizzante a bordo del Mustafa Kan sono destinate ad inabissarsi con la nave. Il mercantile, naufragato a 24 miglia dalla costa siracusana lo scorso venerdì, è quasi completamente sommerso e il rovesciamento dello scafo ha ormai precluso qualsiasi possibilità di recuperare in fretta i fusti contenenti fosfato di ammonio.

Gestito dalla Kanlar Denizcilik, il battello era in viaggio da Dakar (Senegal) a Sibenik (Croazia) quando ha iniziato a imbarcare acqua dalla sala macchine vicino alla costa italiana, probabilmente per una falla alla struttura.

L’equipaggio ha lanciato l’allarme intorno alle ore 3 e i sedici uomini a bordo del mercantile sono stati rapidamente tratti in salvo.

Al momento non si registrano sversamenti di materiale o di carburante navale in mare ma la preoccupazione è palpabile, sia per i possibili effetti di un simile carico in acqua (in eccessive quantità il fosfato di ammonio causa l’eutrofizzazione delle alghe) sia per la vicinanza all’Area Marina Protetta del Plemmirio.

Le rassicurazioni della Capitaneria di Porto non sono tardate ad arrivare. La notevole distanza della nave dalla costa e la direzione dei venti, sembrerebbero non comportare rischi immediati di avvicinamento di eventuali sostanze alla costa dell’oasi. Ma in questi casi il periodo ipotetico è d’obbligo. Paolo Pantano, portavoce provinciale dei Verdi di Siracusa, prospetta invece dalle pagine del FattoQuotidiano il rischio che i fusti di fertilizzante possano spaccarsi a causa della pressione, una volta raggiunti i 2mila metri di profondità del fondale.

Con una stringata nota stampa il ministero dell’Ambiente ha comunicato di star seguendo l’evolversi del naufragio e di aver inviato nell’area tre mezzi della flotta Castalia, specializzati nell’antinquinamento da idrocarburi e pronti a intervenire in caso di necessità in assistenza agli uomini della Capitaneria di Siracusa.

La Procura di Siracusa ha già aperto un’inchiesta per l’incidente a mare e l’on. Samuele Segoni, esponente di Alternativa Libera e membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, fa sapere in queste ore di aver inoltrato al Ministro dell’Ambiente un’interrogazione scritta in merito al naufragio della Mustafa Kan. “Abbiamo visto già in passato navi provenienti da Dakar affondare con sostanze pericolose ed è un bene che le autorità si siano subito attivate per minimizzare i danni per l’ambiente e per la salute dei cittadini ma dopo questo incidente la qualità delle acque marine come sarà garantita?”

Autore: Rinnovabili

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Economia

ITALIA: il BTP non fa paura. Per ora

Btp-debito-pubblico

Qualche tempo fa, vi ho presentato un indicatore che ha come obiettivo, quello di misurare la rischiosità percepita dal mercato sul nostro debito pubblico. Un indicatore che il sottoscritto ha creato e battezza come “Italian Risk Indicator”. Poi un bel giorno, questo indicatore non ve l’ho presentato più. Forse era una bufala e non funzionava bene? In realtà l’Italian Risk Indicator funziona fin troppo bene, solo che negli ultimi mesi i risultati dello stesso sono stati influenzati (come buona parte del mercato) dagli effetti della politica monetaria di Mario Draghi. Il QE ha drogato il mercato e quindi…anche i risultati dell’Italian Risk Indicator.
Eccolo qui l’IRI, e come potete, si trova stabilmente SOTTO la linea di pericolo che ho stabilito in area 3.

Italian Risk Indicator

iri-italian-risk-indicator-2016

Non quindi un caso che il nostro BTp tenga bene i prezzi e sui mercati non ci sia la minima percezione di rischio, al momento, in quanto la BCE continua a rilasciare la sua “polizza assicurativa” che vale 80 miliardi di acquisti al mese.
Poi per carità, è vero che la Banca centrale europea ha deciso di non fornire indicazioni su un eventuale allungamento o potenziamento delle operazioni di easing quantitativo, il cui termine è previsto per marzo. Ma difficilmente la BCE potrà permettersi di far finire improvvisamente la sua protezione a marzo del prossimo anno.

Intanto non si escludono altre iniziative della BCE, come la possibilità di rimuovere gli attuali limiti del 33% per singola emissione e del 30% per singolo Paese emittente, oppure di ignorare la regola che prevede di acquistare titoli di stato in rigorosa proporzione al cosiddetto “capital key”, ovvero al peso di ogni paese sul capitale della Bce. Tutte iniziative che porterebbero benefici soprattutto al nostro debito pubblico, anche se poi alla fine…il valore dei BTP aumenta, i tassi che lo Stato deve pagare sulle emissioni sono sempre più bassi, ma l’ammontare del debito pubblico continua a salire, salire, salire…
Occhio però a dare tutto per scontato. Non credo che Weidmann e frau Merkel facciamo salti di gioia al verificarsi di tali ipotesi.

Ma quindi che potrebbe succedere per portare ulteriori benefici ai nostri BTP a livelli di prezzo? Un ulteriore aumento degli acquisti della BCE? Non cambierebbe le cose, perché occorrerebbe cambiare i limiti sopraesposti.

E quindi? C’è sempre la polizza assicurativa da 80 miliardi al mese, che resterà in piedi fino a marzo 2017. E poi chissà, molto probabile un allungamento ma…se poi così non fosse?
E comunque, se anche arrivasse la proroga, i nostri BTP hanno ancora margini di crescita? A dire il vero gli spazi sono limitatissimi e per certi versi sembra chiaro che la BCE abbia finito le munizioni che possono essere efficaci e soprattutto condivise con tutti i membri del board. E non è un caso che Draghi stia martellando come non mai sulle riforme strutturali e fiscali. Perché sono necessarie altrimenti…il giochino salta.

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E l’Italia, ne parliamo spesso, resta l’anello debole della catena. Lo era, e lo sarà casa la sua debolezza strutturale. Non cresciamo, non abbiamo margini di manovra, la stessa politica fiscale trova difficoltà di applicazione e di efficacia in questo contesto. E allora? A conti fatti non resta che la “polizza assicurativa”. Appena ci saranno notizie certe sulla sua scadenza definitiva, sarà non un campanello d’allarme ma un coprifuoco o un “si salvi chi può”. Capirete perché.

STAY TUNED!

Danilo DT

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