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Economia

CHART of THE DAY: quando il mercato è troppo “confidente” e non solo

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Il movimento correttivo, come ho già scritto in più sedi, è catalogabile al momento e fino a prova contraria come la più sana e normale correzione, che avviene all’interno di un trend rialzista molto forte che ormai dura da mesi.
Quindi prima di decretare la morte del toro e preparare lo spiedo, forse è meglio attendere conferme. Ma di questo ho già parlato nel post precedente, un articolo di natura squisitamente tecnica e quindi dedicato sopratutto ai “graficisti”.

Intanto però, come ben sapete, i segnali macroeconomici in arrivo soprattutto da Wall Street (dove la borsa ha avuto una forza relativa decisamente maggiore rispetto a quella europea) ci lasciano da tempo perplessi.
Ma come ben sappiamo, i mercati finanziari sono comandati non solo dalla macroeconomia, ma da tanti altri fattori che ne possono condizionare l’andamento. Intanto però, negli ultimi tempi, quello che ho percepito più di tutto in assoluto, non era nemmeno euforia: mi sembrava evidente che invece continuasse ad esserci eccessiva fiducia, o come dicono negli USA, confidenza.
Infatti trovavo abbastanza anomalo he il trend riuscisse a reggere bene, malgrado un forte peggioramento di alcuni dati USA che non solo andrebbero ad allontanare il rialzo dei tassi di interesse (caro signor Rosenberg della FED di Boston, le tue parole andranno a compensare altri discorsi “dovish”) ma che frenerebbero in modo evidente l’economia USA.

USA: sorprese negative per la macroeconomia

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Il tutto inoltre avviene con un dato molto forte sulla redditività aziendale rapportata al numero dei dipendenti. Sembra un dato statistico poco importante. Invece non lo è per nulla ed un drastico peggioramento di questo grafico è un brutto segnale per l’industria e tutta l’area produttiva, ma è anche in prospettiva un elemento anticipatore dei consumi.

Profitti e dipendenti: si è rotto il meccanismo?

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La sintesi dell’eccessiva “confidenza” e di un quadro aziendale in peggioramento la vedete da questo grafico. Anche questo è decisamente particolare ma se ragionate un attimo, è tutt’altro che banale. Prendiamo gli utili prospettici delle imprese con il rapporto “trailing P/E”. Andiamo poi a rapportarli all’indice di volatilità VIX.
Eccovi la logica: se aumenta il trailing P/E, significa che i prezzi attuali potrebbero essere troppo alti. Se diminuisce il VIX è perché c’è molta fiducia sui mercati.
Ora, vi sembra normale quando questa fiducia è molto elevata proprio quando gli utili diminuiscono?

SP500 Trailing P/E vs VIX

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Questo ratio va a centrare proprio questo strano scenario di mercato.
La cosa preoccupante, secondo me, è l’elemento statistico a livello storico. Ovvero guardate quando, in passato, tale ratio ha raggiunto gli attuali picchi.
Ovviamente questo non significa che proprio in questa settimana l’indice SP500 collassi in modo catastrofico, ma quantomeno deve darci (sempre lei!) la consapevolezza che questo mercato sta vivendo una fase rialzista forse non troppo sana e comunque esagerata.
E nei prossimi giorni capiremo anche se questa correzione è solo un temporale estivo oppure se è veramente l’estate è finita…

Previsioni PIL USA (AtlantaFED esclusa…)

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Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Calcio

Messi y Neymar, los Super Guerreros de Barcelona

El brasileño bromeó tras la goleada ante el Celtic en las redes sociales junto a su compañero argentino

Lionel Messi y Neymar comparten equipo y looks de pelo. Este martes en Champions League se salieron en el 7-0 de su Barcelona ante Celtic mostrando un entendimiento impresionante.

Leo hizo tres goles y dio una asistencia, mientras que el brasileño hizo un gol y asistió en otros cuatro, en un partido perfecto de los dos.

Tras el encuentro, el Neymar se hizo una foto con el argentino en el vestuario y dio una pista de la causa de la gran conexión entre ambos. Al parecer se debe a que ambos son Super Guerreros (por ello su pelo rubio) y se fusionaron, como Goku y Vegeta, los míticos personajes de la serie Dragon Ball Z a la que hizo referencia Neymar.

Autore: Goal.com News – Español – España

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HardwareSoftware

iPhone 7 and iPhone 7 Plus battery sizes confirmed

Slight upgrade compared to the last generation

While Apple was not keen to reveal any precise specifications regarding its new iPhone 7 and iPhone 7 Plus smartphones, a listing on TENAA confirms the battery size in both of these smartphones and a couple of first reviews do confirm  longer battery life.

While we were quite sure that Apple’s new iPhones would have a longer battery life, mostly thanks to the Fusion A10 SoC, which uses two smaller high-efficient cores for simple tasks and two high-power cores for everything else, the listing on Chinese TENAA confirms that there is a slight bump in battery size as well.

According to the listing spotted by GSMArena.com, the iPhone 7 comes with a 1,960mAh battery, which is a slight increase from the 1,715mAh battery seen on the iPhone 6S. The iPhone 7 Plus, on the other hand, packs a 2,900mAh battery which is 150mAh more compared to the 2,750mAh battery on the iPhone 6S Plus.

While the battery capacity increase is not much, some of the first reviews, like the one done by Arstechnica.com, confirms that the iPhone 7 and iPhone 7 Plus provide significantly higher battery life, especially in real-world testing with WiFi browsing, while in high-performance benchmarks, battery life will be the same, due to the design of the A10 SoC.

Most reviewers agree that iPhone 7 and iPhone 7 Plus are a bit disappointing, mostly due to the same basic design, pretty much the same features, suggesting that moving from the last generation simply does not make sense. On the other hand, those coming from older generations will probably feel the upgrade, especially in  performance, camera and similar departments.

apple iphone7 2

Autore: Fudzilla.com – Home

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Energia

Detrazioni edilizia ed ecobonus: benefici per 18 mld e verso 2016 record

Le due misure hanno fatto guadagnare al sistema Paese 18,4 mld di € in 18 anni, creando 1,4 milioni di posti di lavoro. Lo spiega il nuovo rapporto curato da Servizio Studi Camera e Cresme. Le proiezioni per il 2016 parlano di oltre 29 mld di investimenti, di cui 3,5 in efficienza energetica.

Le detrazioni fiscali sono state un successo sia per il numero di interventi incentivati, che per le entrate dello Stato, che per le ricadute positive che hanno avuto sul sistema-Paese: un beneficio quantificabile in 18,4 miliardi per il periodo 1998–2016.

Il dato arriva dalla quarta edizione dell’analisi Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione“, elaborata da Servizio studi Camera e Cresme (in allegato in basso).

Verso un 2016 record

Dalla relazione emerge che dopo la proroga arrivata con l’ultima finanziaria, nel 2016 le detrazioni si apprestano a segnare un record per investimenti e interventi incentivati.

Le proiezioni dei dati, basati sulle rilevazioni dei primi sette mesi dell’anno, sembrano infatti far registrare di nuovo un incremento che si tradurrebbe in investimenti pari a 29,2 miliardi di euro, dei quali 3,5 stimolati dall’Ecobonus del 65% per il risparmio energetico e 25,7 dalle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie (che comprendono anche vari interventi quali l’installazione del fotovoltaico o di altri impianti).

Se l’andamento delle proiezioni fosse confermato, il 2016  farebbe registrare un +16% sugli investimenti incentivati rispetto al 2015 e 1,7 milioni di domande, mostra lo studio (si veda la tabella qui e il grafico sotto).

Tra 1998 e 2016, silegge nello studio, le detrazioni hanno attivato investimenti per 237 miliardi di euro, di cui 205 hanno riguardato le ristrutturazioni edilizie e poco meno di 32 la riqualificazione energetica.

Il dato a consuntivo per il 2015 indica un volume di investimenti pari a 25 miliardi di euro veicolati dagli incentivi, 3 per la riqualificazione energetica e 22 per il recupero edilizio, in calo rispetto a quello al dato 2014, anno in cui le detrazioni hanno mosso 28,5 miliardi di euro di investimenti.

Efficienza, gli interventi più diffusi

Tra le varie informazioni contenute nel rapporto, le tipologie di intervento più popolari tra quelle incentivate con l’Ecobonus del 65% (ex 55%) per l’efficienza energetica.

Come si vede dalla tabella sotto, la sostituzione infissi la fa da padrona, seguita dalla sostituzione degli impianti di riscaldamento.

Il saldo economico

Molto interessante poi la parte dello studio dedicata al saldo economico delle due misure.

Le agevolazioni sono state utilizzate da quasi 14,3 milioni di contribuenti; l’ammontare di investimenti attivati nel periodo 1998-2016, come detto, è pari a 237 miliardi di euro;
il costo per lo Stato, dovuto ai minori introiti conseguenti agli incentivi, ammonterebbe a 108,7 miliardi di euro; il gettito fiscale e contributivo in base alla legislazione fiscale vigente, sarebbe pari a 89,8 miliardi.

Il saldo totale di questa prima somma, che non tiene conto delle ricadute economice legate agli investimenti, sarebbe negativo per 18,9 miliardi di euro, pari a poco meno di 1 miliardo di euro medio annuo. Attualizzando i valori per il periodo in esame, dato che lo Stato incassa subito ma concede le detrazioni su 10 anni, il conto si ribalta e diventa positivo per lo Stato, con una plusvalenza di 0,3 miliardi di euro.

Considerando tra i benefici anche l’impatto che gli investimenti generano in termini di matrice di contabilità sociale (cioè contando altri elementi quali l’occupazione) e, tra le uscite, non solo il minor gettito dell’IRPEF, ma anche il minor gettito sui consumi energetici derivanti dal relativo risparmio generato, il saldo risulta positivo per lo Stato quasi 9 miliardi di euro.

Che le detrazioni siano state un’ottima idea lo si capisce ancora meglio allargando lo sguardo al sistema-Paese (grafico sotto). In questo conto, infatti, i benefici economici risultano di oltre 18,4 miliardi:

Lo Stato, infatti, vanta un saldo positivo di circa 9 miliardi di euro; gli investitori (prevalentemente famiglie), hanno un risultato “negativo”, cioè spese, per oltre 178 miliardi (saldo tra l’investimento effettuato, negativo, le detrazioni fiscali, positive, e il risparmio sulle bollette energetiche, positivo).

Le imprese e il fattore lavoro, infine, segnano un saldo positivo di quasi 188 miliardi di euro, risultato di un fatturato (positivo), all’interno del quale sono compresi i compensi e le retribuzioni per gli occupati delle imprese stesse, nonché le imposte e gli oneri sociali sostenuti dalle imprese e attribuibili agli incentivi fiscali (negativi).

Oltre 1,4 milioni di occupati diretti

Infatti, per citare un dato sull’occupazione, gli investimenti attivati dagli incentivi nel periodo 2011-2016 avrebbero generato un assorbimento di 1.460.223 occupati diretti, corrispondenti a una media annua nel periodo di oltre 243.000 occupati. La media annua degli occupati, considerando anche gli occupati indiretti, sarebbe pari a circa 365.000 occupati (vedi tabella sotto).

Insomma, alla fine un ottimo affare anche senza considerare una serie di elementi che non entrano nel conto fatto dal rapporto: la valorizzazione del patrimonio immobiliare, in termini di decoro, prestazioni funzionali e prevenzione dei rischi sismici. E, last but not least, tutte le ricadute positive date dal risparmio di energia: dalla maggiore sicurezza energetica per il Paese, alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico locale, senza dimenticare la mitigazione dei cambiamenti climatici.

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Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

iOS 10 disponibile al download: le novità e quello che c’è da sapere

iOS 10 è disponibile finalmente per tutti gli utenti nella sua versione finale. Il rilascio segue un lunghissimo periodo di beta a cui hanno partecipato sia sviluppatori iscritti al Developer Program della società, sia utenti comuni che hanno aderito al programma di beta pubblica.

[HWUVIDEO=”2063″]Le 10 novità più importanti di iOS 10[/HWUVIDEO]

Ci sono molte novità all’interno dell’aggiornamento che tratteremo sommariamente in questa pagina ma che vi invitiamo ad approfondire all’interno dei nostri articoli specifici:

Ci sono varie novità importanti su iOS 10, che delineano la visione di Apple per il futuro del settore mobile e dei prodotti ad esso legati. iPhone e iPad si completeranno con nuove funzionalità, con un’attenzione particolare dedicata alla questione deep learning. Per questioni di privacy tutti i calcoli verranno effettuati in locale con l’hardware dei dispositivi, e non in cloud come sui dispositivi della concorrenza. Il deep learning permette al nostro iPhone, e solo a lui, di conoscere alcuni dettagli della nostra vita in maniera anonima in modo da aiutarci nelle mansioni di tutti i giorni.

La nuova schermata di blocco rimuove l’iconico Slide to Unlock, e per sbloccare il dispositivo adesso si dovrà semplicemente premere il tasto Home. Sui modelli più recenti (iPhone SE, iPhone 6S, iPhone 7 e le due varianti Plus) il display si accenderà semplicemente sollevando lo smartphone. Nella schermata, con uno slide verso destra si accede alla schermata Oggi con i widget, verso sinistra alla fotocamera. Cambia la grafica delle notifiche, adesso raccolte in fumetti separati e maggiormente integrate al 3D Touch dei nuovi modelli, che consente varie modalità di interazione in base alla pressione applicata.

Siri è adesso compatibile anche con le applicazioni di terze parti. Si potranno mandare messaggi con WhatsApp, WeChat, Skype, ma anche eseguire varie funzioni come cercare un passaggio con Uber e Lyft, eseguire comandi con Runtastic e RunKeeper, e molto altro. Non tutte le app saranno compatibili con questa possibilità. A quanto pare non sarà possibile ad esempio ordinare la riproduzione di un brano con Spotify, con la specifica funzionalità destinata a funzionare solamente con la nativa Apple Music. Anche Siri utilizzerà gli algoritmi di deep learning per conoscerci meglio.

Molto importanti le novità su Messaggi (per il pubblico più giovane) e Apple Music: la prima rivoluzionata con nuovi sticker e applicazioni scaricabili da uno store dedicato; la seconda con un’interfaccia grafica più semplice da digerire. Ci sono miglioramenti anche sull’app Telefono e nei Contatti, e non manca una nuova applicazione Casa con cui gestire da un’unica schermata tutti i gadget che abbiamo nella nostra smart-home.

iOS 10 è disponibile per i seguenti dispositivi:

  • iPhone: 5, 5C, 5S, 6, 6 Plus, 6S, 6S Plus, SE
  • iPad: 4, mini, mini 2, mini 3, mini 4, Air, Air 2, Pro 9,7, Pro 12,9
  • iPod touch di 6° gen.

Come scaricarlo sul proprio iPhone, iPad o iPod touch? Come al solito il nuovo aggiornamento iOS 10 può essere scaricato direttamente dal proprio dispositivo via OTA, senza perdere app, file e configurazioni. Da Impostazioni selezionare Generali e Aggiornamento Software. Dalla schermata è possibile lanciare il download, e poi l’installazione. Chi volesse effettuare un aggiornamento pulito, quindi ripristinando lo smartphone, può scaricare l’aggiornamento con iTunes selezionando l’opzione di Ripristino da PC o Mac.

iOS 10 sarà il sistema operativo preinstallato su tutti i nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus.

Autore: Le news di Hardware Upgrade