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Note 7s back on sale on Saturday

October 1

Samsung will put its Galaxy Note 7 back on the market next week after pulling millions off them after discovering faulty batteries were causing some to melt.

Note 7 sales were already supposed to resume in the company’s home country yesterday but were held off after a specific government’s request. Now it appears that Galaxy Note 7 sales are resuming on Saturday, 1 October.

Samsung’s representatives stated that the company felt this is the right time to recommence the sales as it expects over 80 per cent of recalled devices in the country will be returned by that date.

The firm didn’t reveal the percentage of recalled devices that are currently in its possession. On the other hand, Samsung has resumed Galaxy Note 7 TV ads in Korea after suspending them earlier this month when first reports of faulty batteries started surfacing.

The company has promised to cover half of all repair costs related to the device’s screen to all South Korean nationals who purchase Galaxy Note 7 during October.

Samsung is yet to officially confirm the most likely culprit is the battery manufactured by its subsidiary Samsung SDI. It’s still unclear how a faulty battery managed to escape scrutiny and end up in mass production before anyone took notice.

Initial estimates suggest that the South Korean tech giant will lose over a billion dollars due to the entire fiasco, not to mention the potential long-term damage its brand may have suffered.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Ripristino configurazione di sistema esiste ancora: come funziona

Windows 10 punta tutto sulla funzionalità Reimposta il PC tanto che il buon vecchio Ripristino configurazione di sistema, spesso, non è neppure attivo.
Eppure, sin dai tempi di Windows XP e, prima ancora, di Windows 2000, Ripristino configurazione di sistema è una funzionalità utile per annullare gli effetti dell’installazione di un nuovo driver, di un’applicazione oppure di un intervento tecnico maldestro.

Ripristino configurazione di sistema consente di creare dei “punti di ripristino”, salvagente che danno modo di riportare Windows a un precedente stato certamente funzionante.
Ciascun “punto di ripristino” contiene infatti file di sistema di Windows, file dei programmi, impostazioni del registro, informazioni sui driver installati.
Un nuovo punto di ripristino può essere creato manualmente ogniqualvolta lo si ritenga opportuno anche se Windows provvede alla creazione di un punto di ripristino all’installazione di un nuovo software/driver, prima di applicare un aggiornamento scaricato attraverso Windows Update o comunque a cadenza settimanale.

Ripristino configurazione di sistema ha qualche effetto sui file personali?

L’utilizzo dell’utilità Ripristino configurazione di sistema non ha nulla a che vedere con l’effettuazione e il ripristino di backup del contenuto del sistema.

L’utilità non salva nei suoi punti di ripristino alcun file personale degli utenti (non è un’utility di backup!…) e, di conseguenza, non sovrascrive nessuno di tali elementi nel caso in cui si decidesse di recuperare un precedente punto di ripristino.

Come si comporta l’utilità Ripristino configurazione di sistema con le applicazioni installate?

Diametralmente opposto, invece, è il comportamento che viene tenuto da Ripristino configurazione di sistema nel caso delle applicazioni.

Qualunque applicazione installata dopo l’istante in cui viene creato un punto di ripristino verrà automaticamente disinstallata nel momento in cui lo stesso punto di ripristino sarà recuperato.

Le applicazioni, invece, che sono state disinstallate dopo la creazione del punto di ripristino verranno riportate in auge. Purtuttavia, dal momento che Ripristino configurazione di sistema recupera solamente alcune tipologie di file, tali applicazioni potrebbero non funzionare correttamente o non avviarsi affatto.
Il miglior suggerimento, in questi frangenti, è provvedere alla reinstallazione delle applicazioni malfunzionanti.

Windows indica quali programmi saranno interessati dall’intervento dell’utilità ma, per minimizzare i problemi, è comunque sempre preferibile ripristinare un punto di ripristino recente.

Attivare Ripristino configurazione di sistema

Per attivare la protezione di Ripristino configurazione di sistema, è possibile digitare Crea punto di ripristino nella casella di ricerca di Windows e premere Invio.

Osservando la colonna Protezione, nella finestra che apparirà si potrà stabilire su quali unità Ripristino configurazione di sistema è abilitata.
Nel caso in cui un’unità non fosse abilitata, basterà selezionarla quindi cliccare sul pulsante Configura e scegliere Attiva protezione sistema.

Ripristino configurazione di sistema esiste ancora: come funziona

La finestra che comparirà permetterà di impostare lo spazio da destinare alla funzionalità. Per maggiori informazioni, è possibile fare riferimento all’articolo Backup di Windows 10, come ripristinare il sistema, paragrafo I punti di ripristino esistono ancora.Cliccando sul pulsante Ripristino configurazione di sistema, è possibile selezionare il punto di ripristino da recuperare.

Il link Cerca programmi interessati, consente di stabilire quali programmi verranno automaticamente rimossi (prima lista) effettuando l’operazione di ripristino.
La seconda lista, invece, contiene l’elenco dei programmi che potrebbero necessitare una nuova installazione.

Ripristino configurazione di sistema esiste ancora: come funziona

Talvolta può accadere che provando a riportare il sistema a un precedente punto di ripristino, Windows si rifiuti di completare l’operazione. Nel caso in cui l’azione di Ripristino configurazione di sistema dovesse fallire, il consiglio è quello di riavviare Windows in modalità provvisoria e avviare il ripristino da tale ambiente.
A tal proposito, suggeriamo la lettura dell’articolo Avviare Windows 10 e Windows 8.1 in modalità provvisoria.

Procedure alternative, ad esempio, per ripristinare Windows 10 sono le seguenti:

Ripristino Windows 10: in cosa consiste e come effettuarlo
Ripristinare Windows 10 e sbarazzarsi dei programmi inutili

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Diagnosi energetiche e ISO 50001, bando per finanziamenti alle PMI piemontesi

Nel Bollettino Ufficiale Regionale il bando che supporta le PMI nella realizzazione di diagnosi energetiche e per l’ottenimento di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001. La dotazione finanziaria è pari a 2.388.000 euro. Le domande vanno inviate dal 3 ottobre.

La Regione Piemonte ha pubblicato sul bollettino ufficiale del 21 settembre 2016 il bando che supporta le PMI nella realizzazione di diagnosi energetiche e per l’ottenimento di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

Il bando mette in atto l’asse IV del il POR FESR 2014-2020 (azione IV.4b.2.1) “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive, compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza.

La dotazione finanziaria è pari a 2.388.000 euro, di cui il 50% a carico del Ministero dello Sviluppo Economico e la restante quota, pari a 1.194.000 €, a carico di fondi POR FESR 2014-2020.

Il sostegno verrà erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, pari al 50% delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dai beneficiari, a far data dal 29 dicembre 2015 che siano:

a) relative a servizi per la redazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile. La prestazione deve essere eseguita da società di servizi energetici, esperti in gestione dell’energia o auditor energetici, certificati da organismi accreditati.

b) relative a servizi finalizzati all’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Le fatture o la documentazione di spesa equivalente devono essere intestate al beneficiario.

Come presentare le domande

La domanda di contributo deve essere inviata via Internet, a partire dalle ore 10 del 3 ottobre 2016, compilando il modulo telematico il cui link di riferimento è riportato sul sito della Regione.

Entro 5 giorni lavorativi dall’invio telematico della domanda, il file di testo della stessa, messo a disposizione dal sistema a conclusione della compilazione on line, deve essere trasmesso a Finpiemonte, insieme agli allegati obbligatori, via PEC, all’indirizzo: finanziamenti.finpiemonte@legalmail.it.

Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:

Il bando e gli allegati (pdf)

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Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Honor 8: recensione ITA

Honor 8 è il nuovo dispositivo di Huawei per i cosiddetti nativi digitali. Si veste di premium con materiali ricercati, hardware molto performante e una certosina cura per i dettagli

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Smart city, la Casa Bianca ha un programma da 80 milioni

Smart city, la Casa Bianca ha un programma da 80 milioni

(Rinnovabili.it) – Più di 70 insediamenti urbani, fra grandi città e piccole comunità, riceveranno i nuovi fondi stanziati dalla Casa Bianca all’interno del programma Smart City. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno, ha incamerato nuova liquidità dal Governo: 80 milioni di dollari di finanziamento che serviranno a trasformare le città americane selezionate in “laboratori per l’innovazione”.

L’obiettivo è rimodellare le realtà urbane con i moderni mezzi tecnologici – dalla scienza dei dati all’apprendimento automatico, passando per l’intelligenza artificiale – per renderle resilienti, salubri e sicure. Degli 80 milioni di dollari, fa sapere l’amministrazione Obama, 15 andranno a specifici progetti per aiutare le città e le comunità ad affrontare le sfide energetiche e climatiche. Come quello avviato dal Dipartimento dell’Energia che ha già individuato 1800 edifici in grado di ridurre la loro impronta energetica dell’8 per cento o più, in media grazie all’impiego di strumenti d’analisi dati.

Altri 15 milioni forniranno nuove sovvenzioni e dedicati ad “evolvere” il trasporto urbano, tra cui il progetto del National Science Foundation (NSF) per testare, per la prima volta, come una intera rete urbana di veicoli connessi e autonomi possa cooperare per migliorare l’efficienza di viaggio. Accanto ai nuovi fondi, il programma ha ampliato anche il numero di partnership con agenzie federali, università e settore privato.

Se siamo.– ha affermato il presidente Barack Obama – in grado di riconcepire il nostro governo in modo che le interazioni tra il settore privato, le organizzazioni non profit, e l’amministrazione stessa inizino a comunicare, e di utilizzare la tecnologia, i dati, i social media al fine di unire le forze attorno a problemi, allora non ci sarà nessuna sfida da affrontare in questo paese che sia risolvibile”.

Nel programma rientra anche il lavoro svolto dal National Institute of Standards and Technology (NIST) del Dipartimento Statunitense del Commercio, che insieme a ENEA e a numerosi partner, ha lanciato un nuovo gruppo di lavoro tecnico internazionale. Il compito? Redigere un libro bianco per la definizione di principi architetturali comuni e un vocabolario per le tecnologie per le Smart City.

Autore: Rinnovabili