Categorie
Energia

Moduli fotovoltaici, l’evoluzione dei prezzi e le anacronistiche misure antidumping

Sempre più aziende cinesi del fotovoltaico decidono di abbandonare l’accordo del prezzo minimo d’importazione siglato nel 2013, preferendo piuttosto pagare i dazi doganali. Vediamo perché e come si sta evolvendo il mercato europeo. Continua la discussione protezionismo vs libera concorrenza.

Molte aziende cinesi del solare scelgono di pagare i dazi esistenti, piuttosto che continuare a vendere i loro moduli fotovoltaici nell’ambito del minimum import price (MIP), l’accordo volontario sottoscritto tra Bruxelles e Pechino nel dicembre 2013.

L’obiettivo di quell’intesa era limitare lo sbarco sul mercato continentale di prodotti low-cost, che avrebbero danneggiato l’industria fotovoltaica europea di qualità.

La maggior parte dei marchi cinesi aderì al patto, accettando di commercializzare i propri moduli a un prezzo minimo d’importazione che al momento è pari a 56 centesimi di euro per watt. Su tutti gli altri pannelli gravano tuttora dazi doganali del …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Categorie
HardwareSoftware

Spotify in trattativa per l’acquisizione di SoundCloud

Il rapporto giunge direttamente dal Financial Times il quale dichiara come Spotify sia pronta ad acquisire tutta la piattaforma di canzoni di SoundCloud. Un affare che potrebbe sfiorare i 700 milioni di dollari, tanto al momento sembra valere l’azienda SoundCloud, una cifra per nulla proibitiva per Spotify che può vantare di un patrimonio pari a 8,5 miliardi di dollari.

La mossa porterebbe vantaggi davvero notevoli per Spotify visto che SoundCloud possiede addirittura oltre 125 milioni di canzoni all’attivo. Un quantitativo decisamente importante che con l’acquisizione contribuirebbe ad eliminare dalla scena dello streaming musicale uno scomodo concorrente. Proprio lo scorso mese di marzo SoundCloud aveva lanciato il proprio servizio di streaming a pagamento prevedendo la possibilità da parte degli utenti di accedere all’intera libreria musicale previo pagamento di 9,99 dollari al mese.

29916_soundcloudspotify.jpg (172925 bytes)

Se Spotify potrebbe trarne vantaggio di certo chi guadagnerebbe maggiormente in tutto ciò sarebbe proprio SoundCloud. L’azienda ha raggiunto un buon successo in tutto il mondo ma chiaramente nulla può contro colossi quali Spotify o Google Play Music. L’acquisizione dunque potrebbe realmente facilitare la vita della piattaforma per gli utenti ma soprattutto per gli investitori, in primis tra tutti Twitter che ha sborsato ben 70 milioni di dollari proprio a giugno, con la previsione di una quotazione nell’estate 2017 di Spotify.

Al momento nessun commento è stato dichiarato apertamente da Spotify ma di certo il mondo della musica in streaming è sempre più in ascesa e la concorrenza tende sempre più ad aumentare, vedi i vari Google, Apple o anche Deezer. Spotify dunque deve difendersi e sappiamo bene che una delle migliori azioni è acquisire i probabili avversari, in questo caso SoundCloud.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

Categorie
Energia

Razzismo ambientale in Usa: un report inchioda le autorità

Razzismo ambientale in Usa: un report inchioda le autorità

(Rinnovabili.it) – Le comunità afroamericane negli Stati Uniti sono sistematicamente e da anni vittime di razzismo ambientale, nella più completa indifferenza delle autorità che avrebbero il compito di proteggere la salute di tutti i cittadini americani. È l’accusa lanciata dalla Commissione sui Diritti Civili, organo governativo bipartisan, in un documentatissimo rapporto appena pubblicato. Più di 200 pagine in cui sono raccolte le prove delle politiche discriminatorie portate avanti dall’Epa, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente americana, incapace di assicurare giustizia ambientale e colpire gli illeciti commessi dalle corporations.

“L’Epa non agisce quando si trova di fronte a denunce in tema di giustizia ambientale, finché non è obbligata a farlo – si legge nel rapporto – Quando agisce, compie la scelta più semplice e scarica le responsabilità su altri soggetti”. Questo è vero in particolare quando le lamentele provengono dalla comunità afroamericana e, più in generale, quando sono coinvolti cittadini dal reddito basso. Nonostante dal 1993 abbia ricevuto oltre 300 denunce di comportamenti discriminatori da parte di aziende, non si registra praticamente un solo caso in cui l’Agenzia abbia mosso un dito.

Razzismo ambientale in Usa: un report inchioda le autoritàAccuse che si sono sommate negli anni (alcune giacciono sepolte tra le scartoffie da decenni), e che il lavoro della Commissione raccoglie in modo puntuale, includendo alcuni eventi che hanno fatto scalpore in tutto il mondo come gli altissimi livelli di contaminazione da piombo delle acque di Flint, in Michigan. Quando invece l’Epa agisce, lo fa per rendere ancora più difficile ottenere giustizia. È l’altro pilastro su cui si reggono le accuse di razzismo ambientale contenute nel rapporto, in gran parte dedicato ai regolamenti sulle ceneri di carbone.

Si tratta di polveri che contengono arsenico, mercurio e altri metalli pesanti tossici e cancerogeni. Nel 2014 l’Epa è stata costretta a modificare i regolamenti e renderli più stringenti, dando così una speranza a molti cittadini di ottenere giustizia. Peccato che il nuovo testo richieda una quantità infinita di dati affinché la denuncia possa continuare il suo iter, peraltro reso più lungo di prima.

Il caso più noto (e scandaloso) avvenne nel 2009 quando a Uniontown, in Alabama, vennero stipate 4 mln di t di ceneri di carbone nella discarica locale. Provenivano da Kingston nel Tennessee. Kingston è abitata al 90% da bianchi, Uniontown al 90% da afroamericani che hanno iniziato ad accusare gravi problemi respiratori. La loro denuncia aspetta ancora oggi una risposta dall’Epa.

Autore: Rinnovabili

Categorie
Economia

PETROLIO: accordo OPEC a due facce

estrazione-petrolio-crisi-prezzi

Il raggiunto accordo sul taglio della produzione di petrolio al vertice di Algeri dell’OPEC ha avuto sui mercati finanziari un impatto abbastanza violento, in quanto non veniva dato per scontato nessun tipo di accordo. Invece quasi a sorpresa, arriva come un missile terra-aria la notizia che fa salire rapidamente le quotazioni del WTI e del Brent nella tarda serata di ieri sera.
Un +6% che la dice lunga su quanto si stia speculando sull’oro nero e su quanto la notizia abbia sorpreso il mercato.
Se poi andiamo a leggere cosa dice Goldman Sachs in merito a questo accordo, ci sarebbe da comprare “petrolio a manetta”.

(…) Oggi, con il raggiungimento dell’accordo da parte dell’OPEC relativo ai tagli alla produzione, Goldman Sachs si è nuovamente espressa in merito al futuro andamento del prezzo del petrolio ed ha affermato che l’intesa raggiunta permetterà alla quotazione del greggio di guadagnare dai 7 ai 10 dollari nella prima metà del 2017. (FI) 

Fantastico! Una bocca d’ossigeno per tanti paesi emergenti e una botta di vita per le società del settore. In effetti l’accordo ha come obiettivo quello di sostenere il prezzo del petrolio tagliando la produzione da 33,2 milioni di barili a 32,5 milioni di barili al giorno.
Tutto bene? Personalmente la cosa mi convince poco e già adesso i mercati stanno facendo un “take profit” che la dice lunga su quanto ci sia di relativo in questo accordo.
Innanzitutto qui parliamo di OPEC e non dimentichiamo che ci sono paesi, come la Russia o gli USA ad esempio, che non sono membri dell’OPEC anche se sono, messi insieme, il principale paese produttore al mondo. I russi si dicono d’accordo per un congelamento delle quote di produzione. Basterà?

mappa-petrolio-paesi-produttori

Seconda cosa: stiamo sottovalutando che in questo momento eravamo ben al di sopra della quantità prevista in ambito di produzione. E si sottovaluta l’impatto di paesi come Libia e Nigeria.

While attention has been fixed on a possible deal between Saudi Arabia and Iran in Algiers, the market appears to have “entirely forgotten” that at current levels, the organization’s output already exceeds the call on OPEC — the volume required to balance the market — in 2017, according to a report published by Commerzbank Wednesday. This doesn’t even factor in the probable cap exemption of Libya and Nigeria, which could add a further 1 million barrels a day, the report added. (BBG)

output-opec-2017

Quindi, a conti fatti, l’accordo storico rimette TEORICAMENTE le cose allo stato originario senza apportare particolari modifiche e quindi mette in discussione anche le previsioni di GS di supre rimbalzo dell’oro nero. Sempre che poi gli accordi vengano poi mantenuti ed i paesi NON OPEC non vadano ad inondare il mercato di una marea nera. Ricordate lo shale oil, ad esempio?

Chiudo con una chicca che molti troveranno aleatoria ma che, in realtà, non deve essere sottovalutata, ovvero il fattore stagionalità. La storia insegna che, mediamente, indipendentemente dall’intervento a sostegno dell’OPEC, il petrolio in questa fase dell’anno, ha sempre avuto periodi abbastanza bui. Sempre se la storia insegna qualcosa…

petrolio-satgionalità-oil-seasonality

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email ([email protected]). NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

VN:F [1.9.20_1166]

please wait…

Rating: 10.0/10 (1 vote cast)

PETROLIO: accordo OPEC a due facce, 10.0 out of 10 based on 1 rating

Autore: Finanza.com Blog Network Posts

Categorie
Lavoro

ADDETTI/E ALLA VENDITA CON ESPERIENZA NELLA GESTIONE DEL PERSONALE E DE PERSONALE/VICE

LIG-FINALE LIGURE, Il candidato ideale ha già avuto esperienza nella mansione di responsabile di negozio, preferibilmente nel settore GDO/retail e nella gestione del team di lavoro. La risorsa dovrà occuparsi della gestione del personale, apertura e chiusura del punto vendita, gestione cassa, e mansioni operative di carico e scarico merci. Orario di lavoro dal lunedì alla domenica con riposi compensativi a scorrimen

Autore: Monster Job Search Results