![image](https://icebergfinanza.finanza.com/files/2016/09/image1.jpg)
Prosegue ininterrotta la processione dei folgorati sulla via di Londra, uno spettacolo nello spettacolo questa Brexit, uno spettacolo che ha seminato terrore e panico per un semestre intero!
Questo l’ultimo dato sulla produzione industriale!
![United Kingdom Industrial Production](https://cdn.tradingeconomics.com/charts/united-kingdom-industrial-production.png?s=ukipiyoy&v=201609071016o&lang=all)
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Chiariamo un punto! Nessuno qui è così ingenuo da non ricordare che in realtà non è cambiato nulla, gli inglesi fanno le stesse cose di prima, con gli stessi accordi in vigore prima del referendum. Inoltre dovrebbe essere chiaro a tutti, economisti esclusi ovviamente visti i risultati, che con una svalutazione della sterlina di oltre 26 punti in meno di un anno, gli ordinativi e la produzione continueranno a salire ma i costi per le imprese maggiormente legate all’importazione saliranno con la stessa intensità. Inoltre se diamo un’occhiata a quello che è accaduto ai redditi degli inglesi nell’altra grande tornata di svalutazione della sterlina avviata nel 2008, non possiamo non pensare che nei prossimi mesi non accada la stessa cosa.
![United Kingdom Average Weekly Earnings Growth](https://cdn.tradingeconomics.com/charts/united-kingdom-wage-growth.png?s=unitedkinwaggro&v=201609011347o&lang=all&d1=20060101&d2=20161231)
Se invece qualcuno vuole tirare fuori la fesserie dell’inflazione a seguito della svalutazione della sterlina, magari prospettando chissà quali disastri in mezzo ad una deflazione da debiti si guardi la dinamica dal 2008 in poi…
![United Kingdom Inflation Rate](https://cdn.tradingeconomics.com/charts/united-kingdom-inflation-cpi.png?s=ukrpcjyr&v=201609011348o&lang=all&d1=20060101&d2=20161231)
Ieri il Beige Book ha sottolineato come l’attività economica in America sta continuando a livello modesto, come modeste anche se al rialzo sono le pressioni sui salari.
Modesti restano gli investimenti residenziali immobiliari mentre l’attività commerciale immobiliare si è ulteriormente ampliata nella maggior parte dei distretti.
Oggi Draghi sarà chiamato ad un ulteriore inutile sforzo visto il fallimento della sua politica monetaria in relazione all’inflazione che è ben lontana dal famoso 2% obiettivo primario della BCE! Dopo il crollo di ieri della produzione industriale in Germania sarebbe ora che qualcuno faccia notare che un surplus di 310 miliardi atteso a fine anno in Germania significa crescita zero in Italia Francia e Finlandia per adesso.
Oggi dovrà fare miracoli il nostro Mario per stupire i mercati, la sensazione è che deluderà.
Concludendo prima di ascoltare cosa hanno da raccontarci gli strateghi economisti demenona delle due banche d’affari folgorate sulla via di Londra, è meglio non dimenticare che sino alla fine del 2017 non ci sarà alcun avvio dei negoziati con la UE per l’uscita, semplicemente perchè il prossimo anno ci sono le elezioni francesi e tedesche e inoltre è in corso la fusione tra le borse di Londra e Francoforte.
Poi si vedrà, in quanto il Parlamento inglese è SOVRANO!
Due importanti istituzioni della città hanno cancellato le previsioni di una recessione in seguito al referendum Brexit e rivisto le loro previsioni economiche
Gli economisti del Credit Suisse e Morgan Stanley hanno alzato le previsioni di crescita per il 2016 e il 2017, eliminando l’attesa di una recessione, ma hanno detto che il livello di crescit post Brexit sarà lento.
Credit Suisse ha aumentato le sue previsioni sulla crescita per il 2016 dal 1 per cento al 1,9 per cento e il spostato le previsioni per il 2017 da una contrazione del 1 per cento ad una crescita del 0,5 per cento. I suoi economisti era stato tra i più pessimisti tra quelli intervistati dal Tesoro nel mese di agosto.
“Data la capacità di recupero dimostrata dai dati, combinata con una certa stabilità politica e il fatto che le persone non sanno quanto il Brexit inciderà, ora ci aspettiamo una crescita sottotono, ma non una recessione”
Morgan Stanley ha dichiarato di aver cambiato le sue previsioni a causa degli ultimi dati “da un forte rallentamento e Brecession, ad un rallentamento minore, che evita una recessione tecnica”.
“Ci aspettiamo che la resilienza corrente verrà compromessa nel corso del tempo da parte delle imprese che rimandano investimenti e assunzioni, e da un’erosione del potere d’acquisto,visto che una sterlina debole potrebbe portare ad una risalita dell’inflazione”
Morgan Stanley ha rivisto le sue previsioni al rialzo dal 1,2 al 1,9 per cento per il 2016 e nel 2017 dal 0,5 al 0,6 per cento.
Molti economisti stanno rivedendo le loro previsioni in risposta ai dati più recenti, ma quasi tutti si aspettano ancora che l’economia del Regno Unito peggiori nel post Brexit
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Autore: Finanza.com Blog Network Posts