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LG G5 SE, smartphone modulare di fascia media

LG stupisce tutti a IFA 2016 annunciando una versione depotenziata di G5: si chiama LG G5 SE ed integra un processore meno potente del top di gamma, supportato da 3GB di RAM invece di 4GB. Tutto il resto rimane invariato, come il display Quad HD e la “modularità”.

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Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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LG G5 SE ufficiale: smartphone modulare anche per la fascia media

LG ha annunciato il nuovo LG G5 SE durante l’IFA 2016 di Berlino, un dispositivo che mantiene quanto di buono ha portato G5 sul mercato degli smartphone, abbinato tuttavia ad un prezzo di listino inferiore. La società ha deciso di “sacrificare” il comparto hardware, sostituendo lo Snapdragon 820 di G5 con un meno potente Snapdragon 652 octacore. Viene diminuita anche la memoria di sistema, con il nuovo LG G5 SE che avrà 3 GB di RAM, uno in meno rispetto al modello top di gamma.

[HWUVIDEO=”2135″]LG G5 SE, smartphone modulare di fascia media[/HWUVIDEO]

Le differenze fra i due dispositivi terminano qua, con le mancanze del modello SE che probabilmente non si sentiranno nell’uso quotidiano se non in situazioni ben specifiche e laddove serve un certo sostegno dal comparto hardware. G5 SE infatti mantiene la modularità e la compatibilità con gli stessi accessori disponibili sul G5, il doppio sistema fotografico sul retro con un modulo tradizionale e l’altro grandangolare, la batteria da 2.800 mAh e il display Quantum Dot da 5,3 pollici Quad HD. Il tutto ad un prezzo di listino di 369€, con l’arrivo in Italia previsto nelle prossime settimane.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

TLC Xclusive X1, TV Ultra HD da 65 pollici all’IFA 2016 di Berlino: caratteristiche tecniche e prezzo

Ecco che un nuovo bel televisore Ultra HD da 65 pollici ha fatto la sua comparsa all’IFA di Berlino 2016: parliamo di TLC Xclusive X1, che mai mostrato per l’Europa ha fatto la sua comparsa già al CES 2016 di Las Vegas. Oggi ne sappiamo molte di più sul suo conto, visto che questo televisore arriverà anche in Europa nell’ultimo trimestre di quest’anno a un prezzo di 3mila 999 euro.

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Calcio

Amichevole: Bournemouth-Milan – Presentazione, curiosità e live autogestito

Negli anni Settanta per sembrare più forti nella provincia inglese si vestivano così

Negli anni Settanta, per sembrare più forti, nella provincia inglese si vestivano come noi

Questa sera il Milan sarà di scena a Bournemouth nel Dorset per un’amichevole una volta tanto non banale. Nel piccolo Dean Court (Vitality Stadium per motivi di sponsorizzazione), impianto da 11464 posti che è di gran lunga il più piccolo della Premier, la squadra di Montella è stata invitata per l’omaggio a Warren Cummings, l’ex capitano dei Cherries ritiratosi 4 anni fa. Il club sta vivendo una ‘favola’ calcistica: ha trascorso l’intera sua storia fra il terzo e il quarto livello del calcio inglese fino al 2012/13 quando da seconda classificata della Football League One approdò in Championship; in due anni il miracolo: nel 2014/15 arrivò il titolo di lega e la promozione in Premier, difesa l’anno scorso con un buon 16esimo posto ottenuto con coraggio e prestazioni convincenti. Il 40enne tecnico Eddie Howe, bandiera del club, è uno dei manager più interessanti della Premier, autore di un miracolo sportivo doppio e ottenuto con pochissimi mezzi tecnici ma tanto coraggio; la sua squadra si discosta abbastanza dallo stereotipo della piccola ‘palla lunga per la torre o in fascia’, nonostante la povertà di nomi e talenti. Pochi i giocatori da ‘tenere d’occhio’, molti dei migliori (Surman, Francis, Arter, Smith) sono ‘mestieranti’ con una lunga carriera fra i bassifondi della Premier e la Championship; ci sono il giovane difensore in prestito dal Chelsea Nathan Akè, l’anno scorso al Watford, probabilmente insieme a Christensen (parcheggiato di nuovo al Gladbach) il più interessante del gruppo di prospetti in forza ai Blues di Londra, e il ‘transfer record’ del club Jordon Ibe, anglo-nigeriano ex Liverpool passato nel Dorset per 15 milioni di sterline. Fra i pali Artur Boruc, vecchia conoscenza che amiamo ricordare trafitto da Kakà in quel Milan-Celtic di un decennio fa.

La curiosità per l’amichevole però è un’altra: il Bournemouth veste rossonero per precisa scelta, cioè in nostro onore. Il club fondato ‘ufficiosamente’ (la data è incerta) proprio nel 1899 col nome di Boscome FC ha vestito diverse maglie nel corso della sua esistenza, e preso il soprannome di Cherries (cigliegie) proprio dal colore rosso alternato al bianco delle strisce delle divise indossate nei primi del Novecento. Nel 1970 la squadra scelse come manager John Bond, ex terzino del West Ham fra il 1950 e il 1966. Cresciuto nel periodo d’oro degli Hammers a contatto con grandi cambiamenti nel modo di pensare calcio e grandi personaggi, Bond era molto ambizioso; prendendo spunto da Malcolm ‘Big Mal’ Allison, manager eccentrico ed innovatore ex giocatore anche lui del West Ham, mentore di Bobby Moore e una delle figure più importanti degli albori della ‘Academy of Football’ dell’East London, il giovane Bond alla prima esperienza in panchina si presentò con grandeur e tre cambiamenti molto importanti. Il primo fu il nome ‘commerciale’ del club, che divenne l’attuale AFC Bournemouth; il secondo fu una campagna acquisti di prim’ordine per un club di quarta divisione (fra le acquisizioni più importanti quella di Harry Redknapp). Il terzo cambiamento riguardò i colori della prima maglia: al pari di Allison, che lo fece per la seconda maglia del Manchester City, anche Bond impose le righe rossonere al piccolo club del Dorset per ‘sentirsi’ come il Milan nel tentativo di ispirare e dare forza alla sua squadra oltre che per portare un po’ di ‘San Siro glamour’. La risposta del pubblico e dei giocatori, secondo Redknapp, fu positiva; a fine anno il Bournemouth salì in terza divisione e lì si fermò, non riuscendo nell’impresa di un doppio salto si arenò economicamente. A 45 anni di distanza, però, il piccolo club si può permettere di invitare il grande ‘mito’, sempre rossonero vestito visto che un recente sondaggio fra i tifosi Cherries ha sancito la preferenza per l’ormai tradizionale kit da piccoli diavoli piuttosto che un ritorno al cigliegia. Una bella storia che ci fa onore ma ci fa anche pensare con tristezza al nostro presente. Quale squadra oggi ci prenderebbe come esempio? I ‘colori’ con cui tanti purtroppo ammantano le proprie inette e servili opinioni sono stati infangati, ridotti a straccio, e la nostra grande tradizione testimoniata anche da questi episodi poco noti è stata cancellata. Ragazzi, di cos’era il Milan ne sentiamo tutti il peso e ne respiriamo la gloria, di cos’è sentiamo tutti il puzzo. C’è tanto da fare, forza e coraggio.

Anche per non dimenticare: Bournemouth-Milan, questo pomeriggio ore 16:00 italiane; live autogestito e incasinato come sempre.

Categoria: Amichevoli, Milan Live, Partite

Autore: Milan Night

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Wiko WiMATE, l’assistente da portare sempre al polso

Wiko annuncia il suo primo wearable: WiMATE smartband, un assistente da portare sempre al polso. Pensato per accompagnare gli utenti in ogni momento della giornata, il nuovo accessorio di casa Wiko offre un monitoraggio completo delle attività quotidiane, da quelle più “social” a quelle sportive, in un solo dispositivo.

Tag: AnteprimasmartwearablesWiko

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video