Durante l’IFA 2016, Samsung e Mercedes-Benz hanno presentato congiuntamente una soluzione innovativa che trasforma gli smartphone Galaxy in vere e proprie chiavi intelligenti per i veicoli della casa tedesca.
Avere con sé il proprio Samsung Galaxy è il passepartout per sbloccare le portiere e avviare tutti i propri veicoli Mercedes. Lo smartphone si trasforma in un innovativo sistema keyless grazie all’utilizzo del chip NFC (Near Field Communication) – principalmente adoperato, fino ad oggi, per la gestione dei pagamenti in mobilità (permette di trasformare il dispositivo mobile in una sorta di “borsellino elettronico”) – e Samsung garantisce che la soluzione appena presentata si rivelerà affidabile, comoda e facile da usare.
Il fattore sicurezza è stato posto in cima alla lista delle priorità. Il chip a prova di manomissione eSE (embedded Secure Element), incorporato nel dispositivo, assicura che i dati vengano memorizzati in un luogo sicuro e che le informazioni vengano passate solamente alle persone e alle applicazioni autorizzate. Tante, troppe, sono infatti gli “attacchi” che vengono sferrati ai sistemi keyless (vedere Le auto keyless sempre più a rischio furto e Chiavi Volkswagen clonate: ecco il nuovo studio).Nel caso della soluzione presentata dal duo Samsung-Mercedes, basterà configurare una sola volta il dispositivo utilizzando l’apposita applicazione. Successivamente, l’autovettura potrà essere aperta, chiusa e avviata attraverso lo smartphone poggiando proprio sul chip NFC.
La tecnologia NFC, com’è noto, consente di mettere in comunicazione due diversi dispositivi, sfruttando una connettività wireless a corto raggio (in generale 10 cm ma la distanza può variare a seconda dei casi).
E se lo smartphone Samsung Galaxy fosse spento? Se la batteria si scaricasse improvvisamente? Si potrà comunque aprire la propria auto e accendere il motore proprio grazie all’utilizzo della tecnologia NFC-eSE.
Il GSE comunica che al 1° settembre risultano ammesse all’incentivo 21.707 richieste, per un totale di incentivi complessivamente impegnati pari a circa 81 milioni di €. La spesa annua cumulata per il 2016 è prevista in circa 33 milioni di euro.
Il GSE comunica che ha aggiornato il contatore del Conto Termico. Al 1° settembre risultano ammesse all’incentivo 21.707 richieste, 120 in più rispetto al mese precedente, per un totale di incentivi complessivamente impegnati pari a circa 81 milioni di euro (+1,37 milioni).
Per i soggetti privati sono state impegnati circa 65 milioni € (+0,98 mln) e per le amministrazioni pubbliche circa 16 milioni di € (+0,39 mln).
La spesa annua cumulata per il 2016 è prevista in circa 33 milioni di euro, di cui circa 26 milioni di € per i soggetti privati e circa 7 milioni di euro per le amministrazioni pubbliche.
Tali importi, per il primo Conto termico, sono fermi al 1° luglio 2016 poiché l’attivazione di nuovi contratti nel semestre in corso (luglio-dicembre 2016) comporterà l’incremento di spesa del primo semestre 2017, con il pagamento della prima rata il 31 gennaio 2017.
Con la contrattualizzazione delle richieste inviate in base al Conto termico 2.0, gli importi dell’incentivo saranno erogati entro i 30 giorni successivi al bimestre in cui ricade la sottoscrizione della scheda-contratto.
Per il 2017 l’impegno di spesa annua è di circa 17,5 milioni di euro (+0,63 mln), di cui circa 1,5 milioni di € (dei 200 mln disponibili) per le amministrazioni pubbliche e circa 16 milioni di € (dei 700 mln disponibili) a soggetti privati.
360° è una delle parole chiave di questo 2016: anche Nilox ha deciso di sposare la causa e ha messo in mostra due prodotti qui a IFA. Il primo Nilox EVO 360 è in realtà un prodotto caratterizzato da una sola ottica molto grandangolare, con angolo di campo di 220°. Nilox EVO 360+ è invece un prodotto molto più interessante, dotato di doppia ottica
Razer ha aggiornato in occasione di IFA 2016 i portatili gaming Blade e Blade Stealth, entrambi caratterizzati dall’essere macchine adatte ai videogiocatori, pur senza incidere negativamente sull’aspetto delle dimensioni e della trasportabilità. Razer Blade e Razer Blade Stealth sono infatti equipaggiati, rispettivamente, con display da 14″ e 12,5″.
Razer Blade Stealth con GPU aggiornata
Razer ha scelto di equipaggiare il nuovo Razer Blade con la GPU Nvidia GeForce GTX 1060, basata su architettura Pascal. Un upgrade che, a detta di Razer, migliora del triplo le performance grafiche del precedente modello. Invariati i tratti disintivi del portatile che, tenuto conto dell’hardware integrato, può vantare una scocca particolarmente sottile: misura solo 17,9mm.
Il portatile è disponibile nelle configurazioni con display da 14″ IGZO QHD+ e IPS FullHD, mentre il comparto storage può essere strutturato sfruttando configurazioni con SSD sino ad 1 TB. Il processore è il collaudato Intel Core i7-6700HQ di sesta generazione.
Le principali caratteristiche del nuovo Razer Blade comprendono:
Display: 14″ IGZO QHD+, 3200×1800, multi-touch capacitivo / 14.0″ IPS Full HD Matte, 1920×1080
Storage: 256GB / 512GB / 1 TB SSD (PCIe M.2)
Tastiera Anti-ghosting keyboard con retroilluminazione Razer Chroma
Wi-Fi: Killer Wireless-AC 1535 (802.11a/b/g/n/ac + Bluetooth 4.1)
Thunderbolt 3 (USB-C) USB 3.0 port x3 (SuperSpeed)
HDMI 2.0 uscita video e audio
Porta combo cuffie / microfono da 3.5 mm
Webcam da 2MP
Altoparlanti stereo
Dolby Digital Plus Home Theater Edition
Supporto codec 7.1 (via HDMI)
Chip integrato Trusted Platform Module (TPM 2.0)
Razer Synapse con tastiera, trackpad, retroilluminazione e controllo ventole programmabile
Slot di sicurezza Kensington
Caricabatterie compatto da Compact 165W
Batteria ricaricabile integrata da 70 Wh
Dimensioni approssimative: 17.9 mm x 345 mm (Width) x 235 mm
Peso approssimativo: QHD+: 1.95 kg , Full HD: 1.89 kg
Razer Blade sarà disponibile nel mese di ottobre con prezzi a partire da 1799 dollari. Ulteriori dettagli sulla commercializzazione nel mercato italiano verranno comunicati in seguito.
Razer Blade Stealth, più autonomia e prestazioni migliorate
L’aggiornamento del Razer Blade Stealth si concentra sulla CPU, si tratta, infatti, di uno dei primi processori con processore Intel Core di settima generazione, l’I7-7500U con architettura dual-core. Anche nel caso del Blade Stealth, Razer offre la possibilità di scegliere tra la configurazione con pannello QHD e quella UHD.
A gestire il sottosistema grafico è la GPU integrata Intel HD 620, ma per spingere l’acceleratore sulle performance grafiche, Razer ha previsto un sistema plug ‘n play grazie al quale il portatile si può connettere tramite cavo Thunderbolt 3 al Razer Core, il box esterno con GPU dedicata. Razer Core è compatibile con molte delle più recenti GPU comprendenti la GeForce GTX 1080 e la AMD Radeon RX 480. In tal modo l’ultrabook si trasforma in una potente macchina da gioco.
Il prospetto delle caratteristiche tecniche di Razer Blade Stealth comprende:
Display da 12.5″ IGZO 16:9, multi-touch capacitivo, QHD (2560 x 1440) o UHD (3840 x 2160)
CPU Intel Core di settima generazione i7-7500U Dual-Core (2.7 GHz / 3.5 GHz)
Supporto Razer Core (box esterno con GPU dedicata)
Porte USB 3.0 x 2 (SuperSpeed)
Webcam da 2.0 MP
Tastiera Anti-ghosting keyboard con retroilluminazione Razer Chroma
HDMI 2.0 uscita audio e video
Altoparlanti stereo integrati
Porta combo cuffie / microfono da 3.5 mm
Chip integrato Trusted Platform Module (TPM 2.0)
Alimentatore compatto da 45 W USB-C
Batteria ricaricabile da 53,6 Wh, sino a 9 ore di autonomia
Dimensioni: 13.1 mm x 321 mm x 206 mm
Peso: 1.29 kg
Il nuovo Razer Blade Stealth è disponibile con prezzi a partire da 999 dollari, Razer Core viene commercializzato a 499 dollari, che diventano 399 se acquistato insieme al Razer Blade Stealth. Ulteriori dettagli sulla commercializzazione nel mercato italiano verranno comunicati in seguito.
(Rinnovabili.it) – Nel 2012, la Siemens aveva già stupito il mondo dell’eolico offshore con la suapala B75, lunga 75 metri e montata su una mega turbina da 6M di potenza. Ora torna a far parlare di sé aumentando ulteriormente la capacità del suo aerogeneratore e con la promessa di portare l’energia del vento sotto i dieci centesimi di euro per chilowattora.
Il nuovo prototipo, la SWT – 8.0 -154 (il numero 8 sta a indicare i MW di potenza), potrebbe davvero fare la differenza. La turbina è un vero e proprio gigante marino: ha un diametro del rotore di ben 154 metri, lo stesso del precedente modello, rispetto al quale tuttavia può generare fino a dieci per cento di energia elettrica in più all’anno. Un quantitativo, spiega la società, che basterebbe per soddisfare le esigenze elettriche di oltre 8000 famiglie.
La chiave per l’aumento dell’output si trova nei potenti magneti permanenti inseriti nel generatore. Questi permettono un meccanismo di azionamento diretto (direct drive) eliminando la necessità di un cambio per aumentare la velocità del rotore. Nella pratica, l’utilizzo di un generatore sincrono a magneti si traduce in diversi vantaggi, a partire da una maggiore efficienza (l’energia non si perde nell’attrito), rumore ridotto, una maggiore durata ed un posizionamento più veloce e preciso. Inoltre senza un cambio pesante, il sistema è leggero e compatto. E dal momento che ha meno componenti, richiede anche meno manutenzione.
Le gigantesche pale sono fabbricate attraverso il processo IntegralBlade, in cui l’intera lama viene ottenuta in un unico pezzo in resina epossidica rinforzata con fibre di vetro e balsa. Come risultato, la pala non ha giunture né giunti incollati ed è estremamente robusta.
Per testarne l’efficacia sul campo, il gruppo istallerà il primo prototipo di SWT – 8.0 -154 in un sito di prova ad Østerild, in Danimarca, nei primi mesi del 2017. La certificazione è prevista invece per l’inizio del 2018.
Ma la Siemens è già sicura d’essere sulla buona strada per produrre energia eolica marina ad un costo totale di meno di dieci centesimi di euro per chilowattora entro il 2020. In realtà, si aspetta che i costi di generazione per gli impianti di eolico off-shore si riducano a meno di otto centesimi per kWh entro il 2025. E per non mancare la meta, la società ha stretto un accordo con altre aziende del settore, all’inizio del giugno 2016, per collaborare insieme al raggiungimento del target.
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