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Honor 8 arriva in Italia: specifiche, prezzo, disponibilità

Nel mese di ottobre del 2014 Huawei annunciava un nuovo brand distinto progettato per la generazione dei nativi digitali. Si chiamava Honor e ai tempi sembrava poco più di una scommessa con un unico smartphone nella propria line-up: Honor 6 è stato lo smartphone giusto al momento giusto. In un’epoca in cui i mostri sacri dal grande rapporto qualità-prezzo erano pochissimi nel mercato eccidentale e costringevano gli utenti a severi compromessi, i cinesi lanciavano un top di gamma a tutti gli effetti dove i compromessi si potevano contare sulle dita di una mano.

[HWUVIDEO=”2106″]Honor 8, video hands-on dell’ammazza-giganti[/HWUVIDEO]

A parte una costruzione in materiali poco ricercati non erano molte le critiche additabili ad Honor 6, ma quando si pronunciava il prezzo venivano spente tutte le voci: 299€ nel mercato italiano, tasse incluse, per la versione da 16GB di storage integrato. Sotto la scocca trovavamo hardware d’elite: un processore sviluppato in proprio con otto core in configurazione big.LITTLE, supportato da 3GB di RAM e una batteria da 3.100 mAh con gestione delle risorse proprietaria. Non mancava il supporto per le reti 4G LTE, un sistema per la ricarica rapida, e due fotocamere da 13 e 5 megapixel utilizzabile nella grande maggioranza delle situazioni.

Honor 6
Honor 6

Chi spendeva nel 2014 299 euro per Honor 6 si ritrova ancora oggi con uno smartphone degno di rivaleggiare con i capisaldi del momento che costano più del doppio. Certo, è più lento e meno fluido rispetto ad uno smartphone che vanta le ultime tecnologie più moderne, ma riesce ancora a dare più di qualche soddisfazione all’interno degli ambiti d’uso principali. Honor 6 era pensato per chi era cresciuto a pane e silicio e Huawei non aveva seconde possibilità per un brand che nasceva in un’epoca in cui nomi più forti si erano già consolidati sul mercato.

Honor 7
Honor 7

Con il senno del poi possiamo dire che ha vinto la scommessa quando l’anno successivo annunciava Honor 7, prima sul mercato cinese per poi farlo sbarcare anche in quello europeo. Non troviamo grosse iperboli nemmeno nelle specifiche tecniche del secondo modello della famiglia: il processore è ancora una volta un octa-core proprietario supportato da 3GB di RAM. Cresce un po’ il display, che arriva a 5,2 pollici ma mantiene la risoluzione Full HD. Rimane invariata la batteria, mentre la fotocamera posteriore passa a 20 megapixel e su sensore Sony con auto-focus al laser. Il modulo frontale diventa da 8 megapixel e viene aggiunto anche un sensore di impronte per lo sblocco del terminale.

Honor 7 non ha avuto l’anno scorso lo stesso impatto del predecessore, tuttavia aveva corretto alcuni punti deboli, introducendo ad esempio una scocca in alluminio unibody. Insomma, chi aveva Honor 6 poteva pure aspettare la generazione ancora successiva, ma chi negli scorsi mesi ha avuto bisogno di acquistare uno smartphone affidabile senza spendere troppo ha certamente considerato l’acquisto del nuovo modello Honor. Ad oggi i numeri della società non sono di certo più quelli di una new-entry, con decine di milioni di smartphone venduti in tutto il mondo in decine di paesi. L’Europa rimane il continente preferito, dove Honor riesce ad avere quote di mercato molto interessanti all’interno della specifica fascia di mercato in cui si è introdotta.

E oggi i cinesi svelano la sua proposta più allettante, Honor 8, anche per il Vecchio Continente. Potete trovare tutti i dettagli sul nuovo smartphone sulla nuova pagina.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Calcio

Sporting: Douglas chega para ser reforço, Naldo sai para a Rússia

Troca de centrais no Sporting: Naldo sai para a Rússia e Douglas chega para ser reforço.

Naldo vai ser reforço do Krasnodar, onde joga também o ex-sportinguista Izmailov, preparando-se para deixar o Sporting em definitivo. A venda vai permitir à SAD leonina recuperar parte do investimento de dois milhões de euros feito na contratação do central ao Getafe.

O brasileiro deixa Alvalade após apenas um ano, durante o qual fez 27 jogos (25 como titular) e deve assinar, segundo a imprensa russa, por três épocas com o Krasnodar.

A saída de Naldo abre a porta à chegada de um desejo antigo de Jorge Jesus: o também brasileiro Douglas.

O central de 28 anos chega está quinta-feira a Lisboa para fechar acordo e cumprir todas as formalidades necessárias à assinatura de contrato com o Sporting.

Douglas é um desejo antigo de Jesus, sendo que o Sporting se encontrava há várias semanas a negociar com o Trabzonspor. A transferência deve fazer-se por cerca de 1,9 milhões de euros.

Douglas começou a jogar no Joinville e deu nas vistas no Twente, da liga holandesa, onde jogou cinco épocas e onde foi colega de Bryan Ruiz. Deu depois o salto para o Dínamo de Moscovo, antes de se transferir na última temporada para o Trabzonspor, da Turquia.

Fisicamente forte, do alto dos seus 192 centímetros, chega para lutar com Coates e Ruben Semedo pela titularidade.

Autore: Maisfutebol

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TvTech

Honor 8, video hands-on dell’ammazza-giganti

Honor ha appena annunciato la disponibilità europea, insieme ai prezzi, di Honor 8 all’interno di un evento organizzato nella splendida cornice parigina. Come al solito il nuovo dispositivo sorprende per la qualità in relazione al prezzo di listino, molto contenuto se rapportato alle caratteristiche tecniche.

Tag: Anteprimahonor

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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Economia

BREXIT: IL FANTASMA DELL’ARMAGEDDON!

madmax

Comunque non e’ successo nulla in quanto il Brexit non c’e’ stato!!!

Adesso sono esattamente nella stessa situazione del prima-referemdum.

Ma pongo una domanda contro-intuitiva: se non e’ successo nulla, allora perche’ non attivano la procedura di uscita? Curioso che da un lato dicano, nessun problema piu’ forti di prima, poi nei fatti a due mesi da un voto democratico non si attivino per uscire.

Sinceramente tutto questo innamoramento per gli UK non lo capisco, tutto sommato sono loro che hanno piazzato come Commissario EU ai servizi finanziari un lobbista della City che ha smantellato pian piano ogni richiesta di traparenza e regole partite nel momento post-crisi, arrivando ad un bel nulla di fatto!

Una domanda finale ve la faccio: va chi e’ stato il masochista che ha messo un francese a capo di Unicredit? Adesso Unicredit vende Pekao in Polonia concorrente di BNP (francese guarda caso) poi si vendono Pioneer concorrente di SG (francese pure lei e guarda caso da dove viene il nuovo CEO). Se volete farvi male continuate cosi’.

tbtcot

Condivido.. sono rimasti e in più sterlina debole… cosa che noi non potremmo avere…
Allora essere in Europa funziona.. poi sul cambiare i trattati mi trovi d’accordo, ma li cambierei nel senso che metterei un pò più di democrazia nell unione.. tipo togliere la commissione e elezione del governo dell’unione..

aorlansky60

@ Madmax

pongo una domanda contro-intuitiva: se non e’ successo nulla, allora perche’ non attivano la procedura di uscita?

rispondo con lo stesso post fatto da me ieri su un altro thread :

…avete notato un particolare sul caso “Brexit” ??

Francia e Italia spingono fortemente per l’uscita ufficiale della UK dalla UE in tempi rapidi,

mentre la merkel, volevo dire la germania, cerca di prendersi tutto il tempo possibile…

strano, non è vero ??…

…eh eh eh nulla avviene per caso, specie in economia e specialmente nei rapporti diplomatici (e commerciali ad alto livello…) tra Stati sovrani, specie quelli più forti potenti (ed influenti) presenti sulla scena :

ho letto da qualche parte che l’UK rappresenta per la Germania un mercato difficile cui rinunciare, dato che

l’UE-27 ha bisogno dei mercati britannici aventi $ 65 miliardi d’eccedenze nette all’anno. E più della metà di queste eccedenze è imputabile alla Germania, la quale guadagna dal Regno Unito il 40% del suo surplus commerciale con il resto dell’UE. – (cit. da un art di David Stockman pubblicato recentemente);

…c’è da immaginare che la merkel volevo dire la germania vorrà prendersi “tutto il tempo possibile” (e magari anche l’UK cui non stà affatto male questo stato di AMBIGUITA’) prima di applicare le procedure di uscita…

phitio

Ma si ma si, vedrete che se la piglieranno con tutta la calma di questo mondo ad uscire, e fra cinque anni ci ritroveremo anocra qui a parlarne, di brexit (salvo cataclismi, ovviamente).
O almeno, questa e’ la loro intenzione (parlando dei governanti).

Quello che non stanno mettendo in conto e’ che se non avverra’ la brexit, le persone voteranno per un nuovo partito politico che la rendera’ possibile. A questo punto la brexit si materializzera’ anche nei fatti.

A prendere per il sedere la gente sono capaci qui da noi in Italia, dove i referendum sono regolarmente trattati come carta straccia, ma da quelle parti gli elettori si incazzano sul serio.

stanziale

madmax,

“Una domanda finale ve la faccio: va chi e’ stato il masochista che ha messo un francese a capo di Unicredit? Adesso Unicredit vende Pekao in Polonia concorrente di BNP (francese guarda caso) poi si vendono Pioneer concorrente di SG (francese pure lei e guarda caso da dove viene il nuovo CEO). Se volete farvi male continuate cosi’.”
Madmax, sfotti? Sono i piddioti /euristi che ci hanno svenduto, ovvio….ma se Unicredit e’ a maggioranza azionaria straniera, perche’ lo abbiamo permesso, come scrivo da ANNI, e gli stessi ci mettono un francese sul quale il governo non ha nulla da dire, e’ ovvio che questo appena arrivato svende subito i gioielli per darli ai suoi amici….nella fattispecie, la partecipata Polacca mi confermerai che e’ un gioiello che da sola fa 2/3 dell’utile unicredit…

per la brexit, ma che ti frega quando sara’ del tutto, tanto arriva prima da se’ la fine dell’euro, basta vedere la farsa di ventotene…non vedo il motivo di preoccuparmi per loro, hanno avuto la loro bella dose di liberismo e globalismo-dalla tatcher in poi almeno su questo eri d’accordo- che li ha ridotti molto male ed il popolo pare non abbia molto apprezzato -ne’ il globalismo, ne’ la predominanza dei tedeschi, ne’ l’invasione degli extra comunitari, 3 ottimi motivi-…. cosa che noi NON abbiamo ancora fatto….io valuto sempre positivamente il popolo quando si risveglia, e cio’ accadra’ presto in altre parti …

veleno50

stan­zia­le@fi­nan­za,
Se il buco è largo e non basta un rammendo ci vuole una toppa , quindi diciamo che occorre disfarsi dei pezzi migliori cercando di ottimizzare il massimo.sai quanto miliardi occorrono per il prossimo aumento di capitale? Tu credi che avere azioni unicredit sia un affare, sia vantaggioso? Credo che tu non capisca molto di titoli bancari ,non ci vuole molto a capire che li stanno cestinado, non ci vogliono mettere soldi su un cadavere puzzolente,se come dici tu la banca potrebbe essere scalata o conquistata i prezzi dovrebbero salire come un razzo lanciato da Cap Canaveral.Le banche sono purtroppo in questo momento il peggiore affare che tu possa fare lasciamelo dire, non cè marginalità come non c’è marginalità per le assicurazioni non gudagnano più come prima, troppe filiali, troppo personale, banche concorrenti estere all’avanguardia ,banche online straordinarie,In Italia le poste sono diventae una banca molto effeciente. Credimi se una banca chiude basta chiedere il permesso non so a chi e se ne apre un’altra, sono più delle pizzerie.Non capisco cosa c’entra la politica pidiotta come le chiami tu con la evoluzione bancaria in Europa,non allargarti troppo Stanziale con comenti su argomenti più grandi te . notte

stanziale

veleno50@finanza,

La politica piddiota bancaria c’entra e molto con l’involuzione , non evoluzione. A colonia, Veleno.

Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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