Categorie
Energia

Cala la domanda elettrica, ma anche la produzione da fonti rinnovabili

Nei primi sette mesi dell’anno la produzione elettrica da rinnovabili è stata di circa 2,4 TWh inferiore a quella dello stesso periodo del 2015. La diminuzione della domanda cumulativa è pari al 3,3%. Ancora in discesa rispetto al 2015 la generazione da FV. Gli ultimi dati di Terna.

La domanda di elettricità a luglio crolla del 9,6% rispetto allo stesso mese del 2015.

I 29 terawattora consumati a luglio contro i 32 dello scorso anno sono dovuti, come spiega Terna nel suo ultimo rapporto mensile (pdf), soprattutto alle elevatissime temperature registrate a luglio 2015 e per il fatto che lo scorso mese ci sono stati due giorni lavorativi in meno.

Il calo della domanda elettrica mensile è diffusamente riscontrabile su tutto il territorio nazionale. In particolare in Lombardia è pari all’11,2% e nell’area Toscana-Emilia Romagna è del 13,2%.

Come si può notare anche dalla tabella di Terna, su base annuale (gennaio-luglio 2016) la diminuzione della richiesta elettrica è del 3,3% rispetto allo stesso periodo 2015, circa 6,2 TWh in meno (clicca per ingrandire).

Nei primi sette mesi dell’anno anche la produzione totale netta è in diminuzione del -3,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’import è di quasi l’1% in più.

Visto l’abbassamento relativo della temperatura, la domanda di luglio ha inciso sulla produzione da termoelettrico, che cala del 15,1%. Anche questo mese la generazione da solare fotovoltaico è in diminuzione: -11,4% su luglio 2015 (comunque pari al 10% della domanda).

A fine luglio il calo cumulativo della produzione del FV in Italia ammonta a 12,8% (circa 2 TWh in meno e in linea con quella dello stesso periodo 2014).

Alcune ragioni di questa forte riduzione della produzione fotovoltaica le abbiamo spiegate in un recente articolo (Calo di produzione: che sta succedendo al fotovoltaico italiano?).

La produzione di elettricità solare quest’anno è sempre diminuita in ciascun mese rispetto a quello dell’anno precedente. Invece per l’eolico la produzione, tranne che a marzo, è stata sempre superiore rispetto allo stesso mese del 2015.

Infatti anche a luglio è significativo l’aumento della produzione da energia eolica: 0,9 TWh (+23,4% su luglio 2015), anche se resta inferiore a quella del luglio 2014 (1,27 TWh).

In questi primi sette mesi la produzione elettrica delle fonti rinnovabili è stata di circa 2,4 TWh inferiore a quella dello stesso periodo del 2015 (-3,5% circa). Il calo della generazione di elettricità verde però è più marcato se confrontato con i primi sette mesi del 2014: si perde in due anni una produzione di 8,4 TWh, quindi segnando un -11,4%.

Il deficit della generazione da idroelettrico quest’anno (2 TWh in meno sul 2015 e addirittura 10,7 sul 2014) è la principale causa di questa diminuzione. Eolico e FV insieme registrano, per il periodo gennaio-luglio, solo un leggero decremento rispetto al valore del 2015 (-650 GWh).

Le rinnovabili elettriche a fine luglio soddisfano il 36,4% della domanda, rappresentando il 42,3% della produzione nazionale. Percentuali pressoché identiche a quelle del 2015.

Ma le cifre cambiano se facciamo un confronto con i primi sette mesi del 2014: le rinnovabili contribuivano al 40,5% della domanda elettrica e al 46,8% della produzione (occorre ricordare però il forte peso della produzione idroelettrica di due anni fa).

Il fotovoltaico a fine luglio rappresentava il 21,5% di tutte le rinnovabili, seconda fonte dopo l’idroelettrico che ha una quota del 40,5% (era del 50,4% nei primi sette mesi del 2014). L’eolico, terza fonte, rappresenta quasi il 17% di tutte le rinnovabili elettriche.

Ulteriori elaborazioni grafiche sono riservate agli abbonati di QualEnergia.it PRO

Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati a QualEnergia.it PRO

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Categorie
HardwareSoftware

Hololens: Microsoft svela i dettagli dell’Holographic Processor Unit

Microsoft ha offerto nei mesi scorsi un quadro sufficientemente completo dell’hardware contenuto nel visore di Realtà Aumentata, Hololens, ma, sino ad ora, non ha fornito i dettagli sul chip HPU, l’Holographic Processor Unit che si occupa di elaborare i dati acquisiti dai numerosi sensori integrati nel visore e necessari per la gestione dei contenuti olografici.

Come noto, Hololens è un’unità standalone, indipendente dal PC, ed il carico di lavoro della CPU Intel Atom x5-Z8100 e della GPU viene sgravato dalla HPU di cui si può ora tracciare un quadro più completo, grazie alle informazioni emerse nel corso della conferenza Hot Chips e diffuse del sito The Register.

hololens

(Credit: The Register)

L’HPU è un coprocessore caratterizzato da un design custom sviluppato da Microsoft e realizzato da TSMC con processo produttivo a 28nm. Nella dotazione di serie rientrano anche 24 core DSP di Tensilica. Il coprocessore ha circa 65 milioni di porte logiche ed integra 8MB di memoria SRAM, più un ulteriore layer con 1GB di RAM DDR3 low-power. La memoria RAM dedicata la coprocessore è tenuta distinta da quella a disposizione del processore Intel Atom Cherry Trail. Il tutto è racchiuso in un package BGA di dimensioni pari a 12 mm x 12 mm.

Un hardware che, secondo quando riportato dalla fonte basandosi sui dati emersi nella conferenza, sarebbe in grado di elaborare circa mille miliardi di calcoli al secondo, con consumi inferiori ai 10w. La fonte aggiunge il riferimento alla presenza delle interfacce PCIe e seriale ed alla circostanza che Microsoft ha aggiunto 10 istruzioni custom per accelerare l’esecuzione degli algoritmi per la realtà aumentata. Compito dell’HPU è l’elaborazione dei dati indispensabili per gestire gli ologrammi proiettati dal visore, mentre la CPU e la GPU di Hololens si occupano di compiti più tradizionali, come l’avvio e la gestione delle app e dell’interfaccia utente. 

Si ricorda per completezza, che le caratteristiche tecniche di Hololens in qui emerse – quelle restanti possono essere consultate nella loro interezza con il nostro precedente articolo – riguardano la prima versione del visore, quella gli sviluppatori hanno avuto la possibilità di acquistare a partire dalla primavera scorsa. Non è ancora dato sapere quando e secondo quali modalità Holelens verrà trasposto in versione commerciale, né quali cambiamenti apporterà alla piattaforma hardware tale eventuale modello. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade

Categorie
Pc Games

L’azione legale di Zenimax ora accusa direttamente John Carmack di furto

Zenimax torna alla carica nell’azione legale contro Oculus VR, tirando direttamente in mezzo John Carmack. L’azione era partita nel 2014, ma adesso Zenimax ne aggiorna i termini accusando Carmack di aver trafugato documenti e dev tools relativi alla tecnologia di realtà virtuale che il guru della grafica stava sviluppando per la compagnia americana quando ha deciso di abbandonare id Software (di proprietà di Bethesda e, dunque, di Zenimax) per passare a Oculus VR.

Secondo l’ultima versione delle denunce di Zenimax, negli ultimi giorni di lavoro per Zenimax Carmack avrebbe portato con sé migliaia di documenti, prelevandoli da uno dei computer dell’azienda tramite una memoria USB. Inoltre, dopo aver ufficialmente abbandonato il lavoro, Carmack sarebbe ritornato negli uffici di Zenimax per recuperare una delle unità di sviluppo per le nuove tecnologie di realtà virtuale.

Oculus Rift

L’ultimo documento legale di Zenimax, inoltre, si riferisce esplicitamente a Palmer Luckey, il fondatore di Oculus VR, che viene accusato di far proprie idee e tecnologie di Zenimax relative alla realtà virtuale. “Luckey si è posto nei confronti dei media e del pubblico come visionario sviluppatore della tecnologia VR di Rift, la quale fondamentalmente è stata invece sviluppata da Zenimax senza alcun coinvolgimento di Luckey”.

Secondo le accuse di Zenimax, la storia secondo la quale Luckey avrebbe portato avanti gli studi su Oculus Rift nel garage dei suoi genitori, supportata anche dal CEO di Oculus VR, Brendan Iribe, sarebbe totalmente infondata, visto che quella tecnologia esisteva già negli uffici di Zenimax.

“Oculus e Brendan Iribe hanno diffuso alla stampa la storia falsa e fantasiosa secondo la quale Luckey sarebbe il geniale inventore delle tecnologie VR e che le avrebbe sviluppate nel garage dei suoi genitori”, si legge nel documento presentato da Zenimax in tribunale. “Quella storia è completamente falsa, in quanto Luckey non aveva la formazione, le competenze, le risorse e il know-how per creare una tecnologia di VR che potesse essere commercializzabile. Le sue abilità di programmazione erano rudimentali, e solo sfruttando codice e giochi di proprietà di Zenimax è riuscito a gestire le dimostrazioni dei primi prototipi di Rift.”.

È prontamente arrivata la risposta di Oculus VR: “La denuncia presentata da ZeniMax è unilaterale e trasmette solo l’interpretazione di ZeniMax della storia. Continuiamo a credere che questo caso non abbia alcun fondamento, e ci occuperemo di tutte le accuse di ZeniMax in tribunale”.

È molto difficile tirare delle somme su un caso talmente intricato. Zenimax potrebbe voler salire sul carro dei vincitori, approfittando del successo, perlomeno mediatico, che la VR sta avendo. D’altra parte, è verosimile che Carmack avesse iniziato a fare degli studi sulla realtà virtuale quando ancora lavorava per id Software. Bisogna anche valutare il coinvolgimento di Facebook in tutto questo, visto che Luckey ha ceduto alla compagnia alla base del noto social network Oculus VR per circa 2 miliardi di dollari. Secondo Zenimax, questo accordo violerebbe un NDA siglato tra Zenimax e Luckey, come individuo e non come dipendente di Zenimax.

Autore: GAMEmag – Videogames

Categorie
Digital Audio

F9 Forte Evolution – Redwood Club & Pop Piano Overview – With James Wiltshire

James Wiltshire from The Freemasons and F9 Audio takes us through the new F9 FORTE Evolution Redwood (http://bit.ly/ForteRCP) – The very 1st Multi-sampled piano ever designed from the ground up for club and contemporary pop productions. Available for Logic, Ableton, Studio One, Reason, Kontakt and Maschine.James gives a detailed look at whats included and how you can use the included presets to further your own studio techniques.About F9 Forte EvolutionThe Acoustic Piano is an incredibly hard instrument to capture and until now all piano libraries have needed a great deal of additional processing to fit comfortably inside the power of a modern club or pop production. With FORTE Evolution this has all changed.Check out the Audio demos above – Everything you are hearing comes direct from this ground breaking sampled piano with little or no additional processing.Thanks to advances in sampling technology and a unique 2 stage analog recording and digital post production processed developed at F9 Audio this Piano will help your piano parts to jump out of Club sound systems and Radio speakers without the need for long plug in chains or latency.The F9 FORTE product line is also about delivering the Chords and we’ve added more than 190 Piano midi files recorded with the Redwood Piano. These are not simple 1 bar loops and over 140 of them contain entire chord sequences for you to use, mangle, chop and abuse. They come without quantise for maximum flexibility and feel. Obviously the beauty of mixing Midi with sampled instruments is that these files will work at any tempo and can easily be transposed.FORTE Evolution Redwood comes with 2 main (true stereo) patches for nearly all formats. The FULL patch uses a large sample pool and multiple velocity splits and has a 1.7gig memory imprint . The ECO patches use a reduced sample set and less velocity splits.As pianos and reverbs are perfect partners we have also included 2 additional multi-sampled sets recorded through a Classic Vintage reverb unit using a Hall and Room algorithm. This seemed the only way to capture the spin and wander of the modulation in a classic reverb tail and can be added to your piano midi parts in a variety of DAW specific ways with far less system resources than a reverb plug in or convolution.Maschine Edition – To our knowledge this is the very 1st velocity split multisample piano for Maschine on the market – It has a cut down sample pool and is designed for portability and is priced accordingly.System Requirements – At least 6Gb of spare disc space for decompression and installation.Check out the full demo and free taster samples here: http://bit.ly/ForteRCP

Categorie
Digital Audio

FRA909 Tv – SILVIE LOTO @ GUENDALINA FESTIVAL 2016

https://www.facebook.com/Fra909Tvhttps://www.facebook.com/guendalinaofficial