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Pegatron denies China Watch claims

We don’t break Apple’s 60 hours per week maximum

Chinese Apple partner Pegatron has denied breaking the 60 hour work week set by Jobs’ Mob.

An allegation was made by China Labor Watch last week that accused the iPhone manufacture of having workers at its factory in Shanghai, eastern China, work more than 80 hours a week. This is far more than the weekly maximum of 60 hours set by Apple and double what European and US workers are expected to do.

According to China Labor Watch, a worker at the factory worked 109 overtime hours in March 2016 and recorded a total working time of 293 hours in the month.While Apple insists trainees cannot work overtime,  Pegatron hired a large number of trainees and allowed them to work 80 hours in total a week, China Labor Watch said.

Pegatron offers training and appropriate protection for all of workers and electronically records on and off duty times, the company said. Currently, over 95 per cent of all workers at the factory work for no more than 60 hours and up to six days a week,

Pegatron indicated. Pegatron offers a basic wage rate higher than the minimum wage rate specified by the local government, the company emphasised. Pegatron has appropriated an office for the factory’s labor union to facilitate workers’ access to the union, the company added.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Cocoon Ibiza, 18/07/2016 (Official Aftermovie)

Line Up:Club: Sven Väth, Nina KravizTerrace: Ricardo Villalobos, ZipVisuals by Dub Video ConnectionVideo by Essential IbizaTrack ID: Gregor Tresher and Petar Dundov – Spike (COR12141 Out on Cocoon Recordings on August 15th)

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Spotify penalizza gli artisti che collaborano con i concorrenti, la società smentisce

Spotify non ha mai nascosto la propria avversità contro le esclusive nel mondo dello streaming musicale. Apple Music e Tidal, nello specifico, di recente hanno ottenuto l’esclusiva al lancio per la riproduzione di alcuni album, fenomeno ritenuto “negativo per l’intera industria” dai vertici della start-up leader del mercato. Secondo un nuovo report di Bloomberg apparso nel fine settimana, tuttavia, Spotify sarebbe scesa in campo nella sua manovra “anti-esclusive” penalizzando gli artisti che sono soliti collaborare con i servizi della concorrenza.

Nel report si legge che alcuni brani degli artisti coinvolti in collaborazioni con i due servizi della concorrenza sarebbero stati allontanati dalle playlist featured o posizionati in basso nelle ricerche, con una conseguente visibilità inferiore. Nell’articolo Bloomberg ha citato un artista rimasto anonimo che non ha fatto debuttare un suo nuovo brano su Beats 1, la radio dedicata di Apple su Apple Music, per paura di ritorsioni da parte di Spotify, ma la start-up svedese ha subito risposto a queste accuse denunciando come “inequivocabilmente falso” quanto scritto da Bloomberg.

L’uso di strategie alternative nel settore dello streaming musicale non sarebbe comunque una novità vera e propria. Apple è ancora lontana dai 30 milioni di utenti di Spotify ma cerca di guadagnare terreno sfruttando le esclusive temporali di artisti come Drake, Chance the Rapper, Frank Ocean. Ma se per artisti di questo calibro eventuali rappresaglie da parte di Spotify non hanno particolari effetti, per un artista emergente potrebbe essere un serio problema. L’anno scorso Apple, inoltre, era stata accusata di aver sabotato Tidal richiedendo tempistiche troppo lunghe per l’approvazione degli aggiornamenti su App Store, o di aver penalizzato artisti che avevano collaborato con i concorrenti.

Se un’eventuale manovra di penalizzazione da parte di Spotify fosse reale potrebbe pertanto non essere una novità assoluta nel campo dello streaming musicale. La novità arriva tuttavia in un momento poco propizio per la start-up svedese: la compagnia è in trattativa con le etichette musicali per nuovi accordi di licenza, necessari per entrare in borsa con profitto. Fra le due parti si sta discutendo sulla possibilità di offrire alcuni contenuti solamente agli utenti paganti, mentre ad oggi tutti gli utenti hanno a disposizione tutto il catalogo proposto sul servizio. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Economia

Il giorno della Marmotta : ritocco dei tassi a dicembre…forse.

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Ogni volta che la Yellen, o qualche altro membro del Board della Fed apre la bocca, il mercato Usa impazzisce, e l’insana speculazione, il lato oscuro dell’investitore intelligente in stile Ben Graham, viene fuori. Ormai sono anni che si assiste sempre allo stesso teatrino. Nella stragrande maggioranza dei casi, il mercato nei giorni del Fomc/Fed è rialzista, è un fenomeno noto con il nome di Pre-Fomc Announcemet Drift (vedi qui) e (qui) . 

Cosa ha detto ieri Janet? Ecco i passi fondamentali del discorso :

Alla luce del costante andamento positivo del mercato del lavoro e le nostre prospettive per l’attività economica e l’inflazione, credo che il caso di un aumento del tasso dei fondi federali si sia rafforzata negli ultimi mesi.

Quindi possibile, un nuovo aumento prima della fine dell’anno, ma quando? Se cosi fosse ci sono due possibilità Il meeting di novembre non sarà seguito dalla conferenza stampa, quindi è escluso un aumento a novembre, poco probabile un aumento il mese prossimo, a questo punto tutto si gioca a dicembre : un anno esatto dal precedente incremento.

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Poi c’è stato un passaggio sulla necessità di iniziare a ridurre il bilancio della Fed :

“Il FOMC stava considerando di procedere alla vendita di assets iniziare a normalizzare il la politica monetaria ( riduzione liquidità ) e solo dopo aver contratto il bilancio in modo sostanziale, procedere al rialzo dei tassi. Ma abbiamo deciso contro questo approccio perché la nostra capacità di prevedere gli effetti dei cambiamenti nell’economia associata alla variazioni del bilancio è inferiore a quella associata con variazioni federale tasso dei fondi. La vendita lenta di asset potrebbe portare eccessive pressioni inflazionistiche. Al contrario, i mercati finanziari e l’economia potrebbero essere potenzialmente destabilizzati se le attività fossero vendute in modo troppo aggressivo.”

Qui si potrebbe vedere una implicita ammissione del non sapere bene cosa si sta facendo, ma ormai sono pochi quelli che credono il contrario : il fatto è che tra i due approcci che la Yellen cita, c’è un abbisso in termini di tempi. Se i membri del Fomc pensavano di alzare i tassi solo dopo la sostanziale riduzione del bilancio, allora vuol dire che avevano originariamente in mente di alzarli molto più in là nel tempo, rispetto a quanto pensano oggi. Insomma che stanno combinando queste persone? Lo sanno quel che fanno? La Yellen non è stata la sola a parlare…

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Ovviamente abbiamo assistito al solito balzello irrazionale delle borse, che conta poco perché era di venerdì, quindi da lunedì vedremo quali saranno le reazioni del mercato : una vera correzione non c’è stata, e vedremo se e come ci sarà.

Ma attenzione a questo passaggio :

Dal punto di vista della politica monetaria, i futuri policymakers potrebbero scegliere di prendere in considerazione alcuni strumenti aggiuntivi che sono stati impiegati da altre banche centrali ( tiro a indovinare : Boj ), anche se l’aggiunta di questi strumenti richiederebbe una attenta valutazione dei costi e dei benefici e, in alcuni casi, potrebbe richiedere aggiornamento della normativa ( e che problema c’è? ). Ad esempio, i futuri policymakers potrebbero voler esplorare la possibilità di acquistare una più ampia gamma di attività..

La Super Bolla, quella grossa secondo Gordon Gekko in Wall Street – Il denaro non dorme mai ….è tutta davanti a noi…prepariamoci a coglierne le opportunità, ma siamo consapevoli dei potenziali rischi che comporterà…

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please wait…

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Gossip

Muere el cantante mexicano Juan Gabriel, amigo de Isabel Pantoja

El cantautor y productor mexicano Juan Gabriel murió ayer domingo en Santa Mónica, (California, EEUU) a los 66 años de edad debido a un infarto, tal y como informó la cadena Televisa en su sitio de internet.

Juan Gabriel, nacido el 7 de enero de 1950 y cuyo verdadero nombre era Alberto Aguilera Valadez, “murió a las 11.30 -hora local- víctima de un infarto fulminante”, indicó Televisa.

“Una voz y un talento que representaban a México. Su música, un legado para el mundo. Se ha ido muy pronto. Que descanse en Paz”, escribió el presidente de México, Enrique Peña Nieto, en su cuenta de Twitter.

Llamado también cariñosamente ‘Juanga’, con más de 1.000 discos de oro, platino y multiplatino en su haber, murió en su casa de Santa Mónica, en California.

La noche del sábado Juan Gabriel había ofrecido un concierto en Los Ángeles como parte de la gira ‘MeXXico es todo’, en el que hizo vibrar a los más de 17.000 asistentes con sus clásicos temas, que han hecho bailar a varias generaciones en México y América Latina.

El ‘Divo de Juárez’, como también era conocido porque pasó gran parte de su vida en Ciudad Juárez (Chihuahua), escribió cientos de canciones que cualquier mexicano se sabe de memoria, como ‘No tengo dinero’, ‘Fue un placer conocerte’, ‘Hasta que te conocí’ y sobre todo ‘Amor eterno’, entre una muy amplia lista de temas.

En 44 años de trayectoria compuso también temas para artistas internacionales como la española Rocío Durcal.

Juan Gabriel obtuvo una estrella en el Paseo de la Fama de Hollywood en 2002 y logró decenas de reconocimientos internacionales, como el Premio Billboard 2016 de Latin Pop Album del año y Latin Pop Albums Artista del Año Solista por su trabajo ‘Los Duo’.

El cantante que ha hecho llorar y bailar a sus fanáticos con sus temas, “era una persona muy sencilla, que a pesar de su gran popularidad, siempre fue un hombre muy cercano a la gente, a sus amigos, a sus colegas, era un personaje muy, muy querido”, dijo a Milenio TV el tenor mexicano Fernando de la Mora, con quien compartió escenarios.

Sus canciones han sido traducidas “al japonés, al italiano, francés, alemán”, recordó en Televisa el secretario de Cultura, Rafael Tovar y de Teresa.

Más de 1.500 artistas de todo el mundo han cantado sus canciones, “es parte de nuestra idiosincrasia y parte de nuestra identidad”, añadió el funcionario.

Homenaje

El secretario de Cultura destacó que el presidente Peña Nieto lo instruyó para tener listo el Palacio de Bellas Artes, el teatro más importante del país, para tributarle un último homenaje en la fecha en que su familia lo designe.

Paradójicamente, su muerte coincide con el fin programado para este domingo de una serie televisiva sobre su vida titulada ‘Hasta que te conocí’, que transmite TV Azteca, la segunda televisora del país, y que comenzó a difundirse el 10 de julio pasado.

Mario Lafontaine, especialista mexicano de música, ha dicho que “un artista como él nace cada 500 años, era el más importante de la música mexicana en la era del pop”.

Decenas de personas se apostaban desde este domingo frente a la casa que tiene Juan Gabriel en Ciudad Juárez y las muestras de consternación y dolor brotaban en todo el país.

“Lástima porque nos perderemos de tanto que tenía que hacer todavía”, comentó a la AFP, Flora, una habitante del estado de Puebla.

Las reacciones de sorpresa por la repentina muerte de Juan Gabriel inundaron las redes sociales con sentidos mensajes de despedidas al ídolo iberoamericano.

Rompió tabúes, devoró escenarios y conquistó públicos diversos

La Academia Latina de la Grabación expresó su “luto”. “Su legado musical es mucho más que una o cientos de canciones; este hombre compuso filosofía. Además, llevó a cabo una hermosa tarea filantrópica con los huérfanos de su natal Ciudad Juárez. Rompió tabúes, devoró escenarios y conquistó públicos diversos”, señaló en un comunicado esta institución basada en Estados Unidos.

“Se me parte el corazón, se me fue un maestro. A partir de hoy habrá una estrella más en el firmamento. Hasta siempre Alberto!”, escribió en Twitter el cantante español Miguel Bosé, que la víspera canceló un concierto en Ciudad Juárez debido al mal clima.

El cantante colombiano Juanes también se sumó a las despedidas a Juan Gabriel en las redes sociales. “Me quedo sin palabras para expresar mi inmensa tristeza por la partida del gran @soyjuangabriel. Su música y espíritu vivirán por siempre”, dijo el cantante sudamericano en Twitter.

La legendaria banda ‘Los Tigres del Norte’, la cantante mexicana Julieta Venegas y el actor mexicano Gael García Bernal también expresaron su pesar por la muerte de ‘El Divo de Juárez’.

“Hoy despedimos a un ídolo de la canción latinoamericana. ¡Gracias Juan Gabriel, por tu aporte a la música!”, escribieron los Los Tigres del Norte.

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