Categorie
Pc Games

F1 2016: nuovo trailer sulla modalità carriera

Nella modalità carriera, i giocatori selezioneranno il loro pilota, il casco e il numero che li accompagneranno attraverso la loro esperienza in F1 2016. Dovranno poi selezionare una tra le 11 squadre ufficiali alla quale desiderano unirsi per iniziare il loro viaggio e quale sarà il loro compagno, prima di scendere in pista per la prima gara della stagione. I team con un grado più alto avranno delle aspettative maggiori per il giocatore.

Nel corso della carriera, i giocatori possono decidere come vogliono aggiornare la propria auto consultando l’ingegnere per la ricerca e lo sviluppo per completare i vari compiti durante le sessioni di pratica.

In F1 2016 ci saranno anche Safety Car e Virtual Safety Car e l’azione continuerà fuori dalla pista, nel Paddock e nelle aree Hospitality.

Si spera che F1 2016 possa superare le incertezze che hanno contraddistinto le ultime edizioni della serie e che tutte queste novità siano ben implementate. Uscirà il prossimo 19 agosto su PC, PS4 e Xbox One.

Autore: GAMEmag – Videogames

Categorie
HardwareSoftware

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Windows 10 è sufficientemente scattante per poter essere utilizzato senza problemi anche sui sistemi che adoperavano Windows 7. Se Windows 10 è molto lento dopo l’installazione, tuttavia, è bene non disperare perché con alcune ottimizzazioni si riescono a migliorare drasticamente le prestazioni del sistema.

Nell’articolo Come velocizzare Windows 10 in poche mosse abbiamo presentato strumenti e metodologie per alleggerire Windows 10.
Questa volta ci concentriamo sulla disattivazione delle funzionalità inutili che contribuiscono ad appesantire Windows 10.

Disinstallare le app di Windows 10 che non servono e rimuoverle dal menu Start

Il menu Start di Windows 10, sin dal momento dell’installazione del sistema operativo, tende ad affollarsi di applicazioni che probabilmente non verranno mai usate.

Per rimuovere completamente, ad esempio, ogni riferimento al videogioco Candy Crush Saga (vedere Aggiornamento a Windows 10 con Candy Crush Saga), la procedura da seguire è la seguente:

1) Premere la combinazione di tasti Windows+X
2) Cliccare su Prompt dei comandi (amministratore)

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

3) Digitare quanto segue:

powershell
Get-AppxPackage *candycrush* , Remove-AppxPackage

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

4) Per rimuovere eventuali ulteriori app di Windows 10 ritenute inutili, si può procedere seguendo le indicazioni riportate nell’articolo Disinstallare app di Windows 10 con un solo comando.
5) Come ultimo passo, si dovrà digitare il comando exit, premere Invio quindi chiudere la finestra del prompt dei comandi.Il menu Start, e ciò diventa ancora più vero con l’installazione dell’Anniversary Update, può talvolta esporre dei messaggi pubblicitari relativi a prodotti e servizi.
Per evitare che compaiano tali inserzioni, è sufficiente digitare Impostazioni di Start nella casella di ricerca di Windows 10 quindi disattivare l'”interruttore” Mostra occasionalmente suggerimenti in Start.

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Disattivare Cortana in Windows 10 Anniversary Update

Come abbiamo spiegato nell’articolo Novità Windows 10 Anniversary Update – Seconda puntata, con l’arrivo dell’Anniversary Update, l’assistente digitale Cortana è stato arricchito di nuove funzionalità.

Cortana può adesso visualizzare le notifiche che compaiono sui dispositivi mobili Android e iOS, avvisare l’utente quando la autonomia della batteria è ormai scarsa, ricevere su PC l’elenco delle chiamate perse e così via.
Per sincronizzare tali informazioni e abilitare la comunicazione diretta fra desktop/notebook e smartphone/tablet, bisognerà installare Cortana per Android o iOS.

Se tuttavia non si utilizzasse mai Cortana, neppure per cercare informazioni né per ottenere pro-memoria sulla base dei propri appuntamenti, abitudini e preferenze, per disattivare l’assistente digitale in Windows 10 Anniversary Update, è possibile seguire le indicazioni riportate nell’articolo Disattivare Cortana in Windows 10 Anniversary.

In particolare, qualunque edizione di Windows 10 si utilizzi, basta scaricare questo file quindi fare doppio clic su CORTANA_DISATTIVAZIONE.reg e acconsentire all’inserimento delle informazioni nel registro di Windows 10.

Disattivare la distribuzione degli aggiornamenti via peer-to-peer a terzi

In Windows 10 Anniversary Update è confermata la presenza della funzionalità che trasforma qualunque sistema client in un server capace di distribuire gli aggiornamenti per il sistema operativo. Ciascun client Windows 10, cioè, può trasmettere gli aggiornamenti già ricevuti a utenti terzi usando la rete Internet (e non soltanto alle macchine connesse in rete locale che non avessero ancora ricevuto gli stessi aggiornamenti).

Nell’articolo Connessione lenta, colpa del backup di Google Foto e di Windows 10 abbiamo visto che l’invio degli aggiornamenti peer-to-peer ad utenti remoti può contribuire a rallentare le prestazione della connessione di rete.

Per disabilitare questa funzionalità, è necessario digitare Impostazioni di Windows Update nella casella di ricerca di Windows 10, selezionare Opzioni avanzate, cliccare su Scegli come recapitare gli aggiornamenti quindi porre su Disattivato l'”interruttore” Aggiornamenti da più posizioni o, quanto meno, assicurarsi di selezionare solamente l’opzione PC nella rete locale.

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Controllo delle impostazioni in esecuzione in background e centro notifiche

Così come spiegato nell’articolo Come velocizzare Windows 10 in poche mosse, digitando Scegli le app che possono essere eseguite in background nella casella di ricerca di Windows 10 quindi agire sui vari pulsanti Attivato per fare in modo che la corrispondente app non possa mai essere mantenuta in esecuzione in background.

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Finalmente, poi, con l’avvento dell’Anniversary Update, è possibile indicare esplicitamente a Windows 10 quali notifiche sono di nostro interesse chiedendo di nascondere le altre oppure di mostrarle con una priorità inferiore.

Per procedere, ed evitare quindi che il Centro notifiche di Windows 10 si appesantisca con una serie di notifiche inutili, suggeriamo di digitare Impostazioni di notifiche e azioni nella casella di ricerca del sistema operativo.

Un po’ nascosto, scorrendo la finestra verso il basso, si troverà l’elenco delle applicazioni che possono visualizzare delle notifiche (Ottieni notifiche da questi mittenti).

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Cliccando su ciascun elemento in lista, si potranno stabilire quali notifiche si desiderano eventualmente ricevere e la loro priorità all’interno del Centro notifiche.

Alleggerire Windows 10 disattivando le funzioni inutili

Disattivare Windows Defender

Dopo aver installato Windows 10, il software antimalware integrato nel sistema operativo – Windows Defender, appunto – tenderà a occupare il sistema per un lungo tratto effettuando automaticamente l’analisi di alcuni componenti “core“.

Fino al November Update di Windows 10, Windows Defender si disinstallava automaticamente caricando sul sistema un antimalware di terze parti.
Con l’arrivo dell’Anniversary Update, l’approccio è cambiato e Windows Defender resta parzialmente attivo anche dopo l’installazione di un altro software antivirus.

Windows Defender effettuerà insomma una scansione periodica del sistema offrendo “una seconda opinione” anche a coloro che usano software di terze parti.

Per disattivare completamente Windows Defender insieme con tutte le sue funzionalità, si può aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore (Windows+X, Prompt dei comandi, amministratore) quindi digitare:

reg add “HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows Defender” /v DisableAntiSpyware /t REG_DWORD /d 00000001 /f

Nel caso in cui si volesse ripristinare Windows Defender, basterà usare il comando seguente:

reg add “HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows Defender” /v DisableAntiSpyware /t REG_DWORD /d 00000000 /f

Disattivare OneDrive quando non lo si utilizza

Windows 10 propone automaticamente il backup dei contenuti memorizzati nelle cartelle di sistema sull’account OneDrive dell’utente. La presenza di OneDrive in Windows 10 è segnalata dall’icona raffigurante due nuvolette che appare nella traybar (generalmente in basso a destra).

Cliccando con il tasto destro su tale icona quindi su Impostazioni, si può configurare il comportamento del client OneDrive di Windows 10.

Soprattutto allorquando la rete dovesse diventare lenta (a causa dei pesanti upload posti in essere da OneDrive), suggeriamo di applicare le indicazioni riportate nell’articolo Limitare la banda di OneDrive, ecco come si fa.

Se proprio non si utilizzasse OneDrive o comunque non si volessero caricare dati sulla cloud, il consiglio è quello di disattivare la casella Avvia OneDrive automaticamente al mio accesso a Windows quindi, facendo clic sulla scheda Account, premere Scegli cartelle per disattivare il backup e la sincronizzazione del contenuto delle varie cartelle di sistema.

In tutte le edizioni di Windows 10 (fatta eccezione per la Home), OneDrive è disattivabile completamente digitando Windows+R quindi gpedit.msc. Dopo aver fatto clic su Criteri del computer locale, Configurazione computer, Modelli amministrativi, Componenti di Windows, OneDrive, si dovrà abilitare la regola Impedisci uso di OneDrive per archiviazione file.

Per evitare che un riferimento a OneDrive compaia nelle finestre dell’interfaccia di Windows 10 si dovrà intervenire manualmente sulla configurazione del registro di Windows portandosi in corrispondenza delle seguenti chiavi:

– per Windows 10 64 bit:
HKEY_CLASSES_ROOT\CLSID\{018D5C66-4533-4307-9B53-224DE2ED1FE6}
HKEY_CLASSES_ROOT\Wow6432Node\CLSID\{018D5C66-4533-4307-9B53-224DE2ED1FE6

– per Windows 10 32 bit:
HKEY_CLASSES_ROOT\CLSID\{018D5C66-4533-4307-9B53-224DE2ED1FE6}

In tutti i casi si dovrà modificare il valore System.IsPinnedToNameSpaceTree impostandolo a 0 (per annullare la modifica, si dovrà reimmettere 1).

Ricordiamo che la cartella \Users\NOME_UTENTE\OneDrive, contiene tutti i file scaricati da OneDrive attingendo al contenuto dell’account cloud dell’utente.

Autore: IlSoftware.it

Categorie
Energia

“Fermiamo l’airgun”, la petizione di Legambiente per salvare i cetacei

Con una petizione Legambiente chiede al Governo di vietare l’utilizzo dell’airgun per la ricerca di idrocarburi in mare: “non porta vantaggi alla collettività in termini economici, di conoscenza scientifica e ambientali, ed è a favore esclusivamente delle compagnie che detengono i titoli e le concessioni minerarie”.

Prosegue l’attività che tutela della biodiversità dei mari realizzata da Legambiente, che lancia la campagna #StopOilAirgun. Anche a causa del fallimento del referendum contro le trivellazioni, infatti, denuncia l’associazione, i cetacei e l’intera fauna marina continuano a essere minacciati dagli invasivi metodi di ispezione dei fondali e ricerca degli idrocarburi. L’airgun è il metodo più utilizzato in tutta Italia.

Con una petizione, Legambiente chiede al Governo di vietare l’utilizzo di questo metodo per la ricerca di idrocarburi in mare, “che non porta vantaggi alla collettività in termini economici, di conoscenza scientifica e ambientali, ed è a favore esclusivamente delle compagnie che detengono i titoli e le concessioni minerarie”.

L’airgun è il metodo di ricerca più utilizzato nel settore delle attività estrattive per la sua capacità di fornire un rilievo dettagliato e affidabile della stratigrafia dei fondali marini. Il meccanismo prevede il rapido rilascio di aria compressa che, producendo una bolla che si propaga nell’acqua, genera onde a bassa frequenza. Il rumore prodotto da un airgun è pari a 100.000 volte quello di un motore di un jet.

Negli ultimi anni la comunità scientifica internazionale ha iniziato a porre attenzione al fenomeno dell’inquinamento acustico in ambiente acquatico, arrivando alla conclusione che questa attività ha effetti negativi sulla fauna marina, in particolare sui cetacei. Gli impatti possono essere di tipo fisiologico, comportamentale, percettivo, cronico e indiretto.

Ci sono casi in cui dei rumori molto forti, come le esplosioni a breve distanza, hanno prodotto danni fisici permanenti anche ad organi diversi da quelli specificamente uditivi, portando in alcuni casi al decesso dell’esemplare colpito.

Si sono verificati, anche di recente, diversi casi di spiaggiamento di cetacei e studi hanno accertato la connessione con le ricerche petrolifere attraverso airgun attive nell’area.

Nel 2008 – riporta Legambiente – un centinaio di esemplari di peponocefali – Peponocephala electra, dei delfini più grandi molto simili ai globicefali – si sono arenati lungo le coste settentrionali del Madagascar, nella laguna di Loza.

Nel dicembre del 2009, lungo la costa garganica in prossimità della Laguna di Varano, in Puglia, nove capodogli si sono avvicinati alla costa in maniera anomala. Sette di questi si sono spiaggiati mentre solo due sono riusciti a riprendere il largo. Nei primi mesi del 2012 sono stati oltre 3.000 i delfini trovati morti sulle spiagge della regione peruviana di Lambayaque.

Gli effetti negativi sono visibili anche sulle attività di pesca. Uno studio del Norvegian Institute of Marine Research riporta come si sia registrata una diminuzione del pescato anche del 50% intorno ad una sorgente sonora che utilizza airgun, con evidenti impatti economici nelle realtà territoriali direttamente interessate e limitrofe.

Nel solo mese di giugno – prosegue Legambiente – sono stati rilasciati 11 decreti per il nulla osta ambientale che riguardano tredici aree marine tra Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia che potranno essere sottoposte ad attività di prospezione e ricerca attraverso airgun. Ad oggi sono 52 le istanze di permesso di ricerca e le istanze di prospezione presentate dalle diverse compagnie petrolifere nei mari italiani, per un totale di oltre 122mila chilometri quadrati, corrispondenti all’estensione di tutta l’Inghilterra.

Al momento non esistono misure specifiche sulla problematica dell’airgun a livello europeo e nazionale, ma sono sempre di più gli studi, i rapporti e i regolamenti internazionali che ne descrivono gli impatti e ne chiedono una maggiore regolamentazione e soprattutto una riduzione nella sua applicazione.

La stessa Commissione europea si è comunque dotata di una “strategia globale per il rumore sottomarino” e l’airgun rientra nel campo di applicazione di numerose norme quali la direttiva «Habitat», quella sulla Valutazione d’impatto ambientale, e la Strategia per l’ambiente marino.

Il tema dell’airgun è stato al centro del dibattito parlamentare durante l’iter di approvazione della legge n.68 del 22 maggio 2015 che inserisce i reati ambientali nel codice penale e i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari si sono schierati contro l’airgun.

“Per questo – conclude l’associazione – chiediamo con forza al governo e alla maggioranza che lo sostiene di dare attuazione agli impegni presi in sede di dibattito parlamentare e ai diversi ordini del giorno approvati in materia al Senato e alla Camera, a cui fino ad oggi non è stato dato seguito. Siamo convinti che si deve costringere il governo a vietare una volta per tutte questa tecnica”.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Categorie
HardwareSoftware

I ricercatori IBM creano i neuroni artificiali

I ricercatori IBM sono stati capaci di realizzare neuroni sintetici capaci di emettere segnali elettrici facendo uso di materiali a cambiamento di fase, questi ultimi spesso usati per la conservazione e l’elaborazione di dati e informazioni. Quanto realizzato rappresenta un passo avanti significativo nello sviluppo di tecnologie neuromorfiche integrate, ultra-dense ed efficienti destinate all’applicazione nel campo del cognitive computing.

Ispirandosi alle funzioni del cervello biologico, da decenni gli scienziati teorizzano la possibilità di imitare le capacità elaborative estremamente versatili proprie di una ampia popolazione di neuroni. Riuscire a farlo a densità elevate e con un consumo energetico comparabile a quanto osservato in natura ha sempre rappresentato, almeno fino ad ora, una sfida decisamente difficile.

Evangelos Eleftheriou, IBM Fellow, spiega: “Da oltre dieci anni stiamo effettuando ricerche sui materiali a cambiamento di fase per le applicazioni nel campo delle memorie e negli ultimi 24 mesi abbiamo riscontrato un progresso significativo. In questo periodo abbiamo scoperto e divulgato nuove tecniche per la memoira e ora stiamo dimostrando la possibilità di realizzare neuroni artificiali basati sul cambiamento di fase, che possono compiere varie primitive computazionali come ad esempio la capacità di rilevare la correlazione tra le informazioni o l’apprendimento senza supervisione”.

I neuroni artificiali progettati dagli scienziati IBM a Zurigo sono costituiti da materiali a cambiamento di fase, come ad esempio Germanio-Antimonio-Tellurio (di seguito GST), la cui caratteristica fondamentale è la capacità di poter mostrare due stati stabili, uno amorfo e uno cristallino. Questi materiali sono, tra l’altro, alla base della realizzazione dei supporti Blu-ray riscrivibili.

All’interno dell’articolo pubblicato su Nature il gruppo di ricercatori spiega come applicando una serie di impulsi elettrici ai neuroni artificiali sia stato possibilie cristallizzare in maniera progressiva il materiale a cambiamento di fase, portando in ultima istanza il neurone artificiale a “sparare” un segnale. Si tratta del comportameto descritto dal modello “integrate-and-fire” che spiega le funzionalità elettriche del neurone. Si tratta delle fondamenta dell’elaborazione basata su eventi (event-based computation) e, in linea di principio, sono gli stessi meccanismi alla base delle reazioni che il cervello elabora a seguito di determinati stimoli, come ad esempio quando si tocca qualcosa che scotta.


Un wafer che contiene centinaia di neuroni artificiali (i piccoli rettangoli argentati).

I neuroni biologici sono caratterizzati da membrane che fungono da “porte” per i segnali elettrici e che richiedono l’assorbimento di una determinata quantità di energia. Nei neuroni artificiali creati da IBM è proprio il materiale a cambiamento di fase a compiere questa funzione: in altri termini il segnale passa attraverso quando la membrana di materiale a cambiamento di fase viene colpita da una quantità di corrente sufficiente per passare allo stato cristallino (che nel caso del GST è conduttivo), per poi ritornare a quello amorfo (isolante) dopo un determinato periodo di tempo nel quale il materiale non risponde ad alcun stimolo.

Un’altra caratteristica molto importante di questi neuroni artificiali è rappresentata dalla loro natura stocastica, cioè dalla possibilità di offrire un certo grado di casualità nei risultati. E’ un comportamento che si ritrova nei neuroni biologici per via di molte variabili (conduzione ionica, temperatura) e i ricercatori IBM osservano che i neuroni artificiali da loro creati sono in grado di mostrare un comportamento stocastico perché lo stato amorfo in cui essi ritornano dopo un evento è sempre leggermente differente rispetto al precedente stato amorfo.

Sfruttando questi meccanismi i ricercatori spiegano che anche un singolo neurone può essere usato per individuare pattern o scoprire correlazioni in un flusso di informazioni event-based in tempo reale. Ad esempio, in un contesto Internet of Things, sarebbe possibile raccogliere ed analizzare grossi volumi di dati relativi alle condizioni meteo direttamente al punto di raccolta per elaborare più velocemente previsioni accurate. I neuroni artificiali potrebbero essere inoltre impiegati per individuare ricorrenze in transazioni finanziarie o per trovare discrepanze e usare informazioni dei social media per individuare nuove tendenze culturali in tempo reale. Tutto ciò suggerisce la possibilità di usare grandi gruppi di questi neuroni per realizzare coprocessori neuromorfici, cioè in grado di imitare in qualche misura i meccanismi di funzionamento del cervello biologico.

Gli scienziati IBM hanno organizzato circa 500 neuroni artificiali in gruppi e li hanno usati per rappresentare segnali veloci e complessi. I neuroni artificiali hanno mostrato la capacità di sostenere miliardi di cicli di switch che corrispondono a molteplici anni di operazioni ad una frequenza di aggiornamento di 100Hz. L’energia necessaria per ciascun aggiornamento è stata inferiore a cinque picojoule e la potenza media inferiore a 120 microwatt (una comune lampadina da 60W assorbe, appunto, 60 milioni di microwatt).

Tomas Tuma, coautore dell’articolo pubblicato su Nature, ha commentato: “I gruppi di neuroni stocastici a cambiamento di fase, assieme ad altri elementi computazionali come le sinapsi artificiali, potrebbero rappresentare elementi in grado di abilitare la creazione di una nuova generazione di sistemi di elaborazione neuromorfica estremamente densi”.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

Categorie
Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 5 Agosto 2016

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2012 (range 12299/17158) [uscita rialzista]
2014 ( range 17555/22590) [uscita rialzista] annullata
prossimo 2016/2017

Setup Mensile:
ultimo Luglio (range 15293 /17122 comp. est.) [ in attesa ]
prossimi Settembre

Setup Settimanale:
ultimi: 25/29 Luglio ( range 16393//16996 ) [ in attesa] outside ribassista
prossimi 22/26 Agosto,

Setup Giornaliero
ultimo : 1 Agosto (range 16510 17122 ) [ uscita ribassista ]
prossimi 5 Agosto, 8,

Angoli Mensili Agosto 15450, 17500, 18450
Angoli Settimanali: 15650, 16300, 16600, 17250, 17900
Angoli Giornalieri 15945, 16098, 16234, 16490,16610

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre sull’articolo unico settimanale

GD Star Rating
loading…

GD Star Rating
loading…

Autore: Finanza.com Blog Network Posts