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Gossip

Taking another pop at Stephen Bear? Vicky Pattison throws SERIOUS shade at her exs

Ooh BURN, Vicky!

Vicky Pattison has made no secret of the fact that she’s not proud of some of her past relationships *cough* Stephen Bear *cough*…

And now she’s proven that point in feisty style by SERIOUSLY throwing shade at her exs on Instagram.

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Vicky Pattison tells Now: ‘I want I’m A Celeb spin-off job!’

The reality star, 28, posted a cutting meme which features a picture of Beyoncé looking chic in a posh restaurant alongside the caption: ‘I don’t worry about running into my exs… They can’t afford to get into the places I can.’

Ooh BURN, Vicky! To add to the sass factor Vicky wrote with the post: ‘Oooohhhhh…. SHADE!!!!! But #realtalk…’ LOLs.

The amusing post certainly went down well with the Loose Women star’s fans.

‘Ooooo u want some ice for that burnnnn,’ one follower joked, whilst another wrote: ‘haha! truth right there hun!’

Meanwhile some couldn’t help but wonder if the meme was directed at a certain one of Vicky’s exs in particular…

One comment read: ‘*cough* BEAR *cough*’

Similarly a fellow Instagram user added: ‘Lol Steven Bear’

There’s been no hint from Vicky about whether her little dig is aimed at Celebrity Big Brother star Bear, 25, but we’ve definitely learned since he entered CBB that Vicky’s not got fond memories of him.

[GIF] Stephen Bear and Vicky Pattison

When Bear talked about their relationship in his opening video as the show kicked off last week, an annoyed Vicky blasted him for using her name on Twitter.

‘Wow…. Just stop talking about me man… Allow it… Pathetic…,’ she wrote. ‘Want to be on a reality to show these days?! Just drop my name #shoein’

Yet despite her bad feelings towards Bear – who she split from last autumn – Vicky confessed on Loose Women yesterday that she doesn’t totally regret the romance.

‘Every bad relationship or mistake you’ve made has led to something and you’ve learned from it,’ she explained.

‘If I had those memories erased and couldn’t remember going out with Stephen, I’d still be walking around going out with Bears!’

Anna Francis

Autore: CelebsNow

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HardwareSoftware

One in three net users attempt digital detox

Hey you, get off of our cloud

A report by British regulator Ofcom said the time people are on the internet has increased so much that one in three adults in the UK are consciously giving up their reliance on gadgets.

That, said Ofcom, amounted to 15 million people in the UK with the survey showing that many people found keeping away from the internet made them feel better.

Ofcom said that 25 percent of the 15 million people spent a day without the internet, 20 percent took a week off, and five percent laid off their web addition for a whole month.

Of the addicts, a third felt that being away from the net made them feel more productive, 27 percent thought it was liberating and 25 percent claimed they enjoyed life more.

But 16 percent were scared they were missing out, 15 percent felt “lost” and 14 percent felt “cut off” from the world.

As for the web addicts, over a third of people find it hard to disconnect while as many as 59 percent are hooked on their devices.

Adults in the UK spend an average of a day a week online and one in 10 people access the internet over 50 times a day.

Ofcom executive Jane Rumble said: “Our love affair with the web isn’t always plain surfing and many people admit to feeling hooked.”

Autore: Fudzilla.com – Home

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Aggiornare gratis a Windows 10 è ancora possibile con il Product Key

Certo, Microsoft potrebbe disabilitare questa nuova possibilità per aggiornare gratis a Windows 10 quando lo riterrà opportuno, ma – per il momento – i possessori di una regolare licenza di Windows 7 o di Windows 8.1 possono ancora passare al nuovo sistema operativo senza sborsare un centesimo.

Quando, a novembre 2015, è stato rilasciato il primo importante aggiornamento per Windows 10, Microsoft ha fatto in modo che si potesse aggiornare o installare il nuovo sistema operativo semplicemente inserendo un codice Product Key valido di Windows 7 o di Windows 8.1.

La recente scoperta è che, ormai messoci alle spalle il 29 luglio 2016, si può ancora aggiornare gratis a Windows 10 seguendo una semplice procedura:

1) Recuperare il codice Product Key dell’installazione di Windows 7 o di Windows 8.1 da aggiornare a Windows 10. A tal proposito, è possibile fare riferimento all’articolo Product Key Windows, come trovarlo.

2) Scaricare l’ultima versione del Media Creation Tool da questa pagina cliccando su Scarica ora lo strumento.

3) Avviare il Media Creation Tool e accettare il contratto di licenza.

4) Scegliere l’opzione Crea un supporto di installazione per un altro PC.

Aggiornare gratis a Windows 10 è ancora possibile con il Product Key

5) Scegliere la versione di Windows 10 da installare disattivando eventualmente la casella Usa le opzioni consigliate per questo PC.

Aggiornare gratis a Windows 10 è ancora possibile con il Product Key

È fondamentale selezionare la stessa edizione dell’installazione di Windows 7 o di Windows 8.1 che si desidera aggiornare a Windows 10.6) Selezionare Unità flash USB se si desidera creare un’unità USB di boot da cui installare Windows 10 e aggiornare l’installazione di Windows 7 o di Windows 8.1 in uso.

7) Al termine della procedura, si dovrà riavviare il sistema del supporto USB appena creato.
Al momento della richiesta di inserimento di un codice Product Key, nella fase iniziale dell’installazione di Windows 10, si dovrà inserire quello di Windows 7 o Windows 8.1.

8) La procedura di installazione di Windows 10 chiederà se effettuare un’installazione “pulita” (con la conseguente cancellazione di tutti i programmi e i file personali degli utenti) oppure se procedere con un aggiornamento dell’installazione di Windows 7 o Windows 8.1 (con la conservazione dei dati).

9) Ad installazione di Windows 10 conclusa, si potrà digitare Attivazione nella casella di ricerca. Il sistema operativo confermerà che Windows 10 risulta attivo con un diritto digitale generato a partire dal Product Key inserito in fase di installazione.

Aggiornare gratis a Windows 10 è ancora possibile con il Product Key

Oltre alla metodologia che avevamo visto nei giorni scorsi (Windows 10 gratis per sempre?), quello appena individuato si conferma come un meccanismo immediatamente applicabile da chiunque voglia passare a Windows 10 e non abbia ancora avuto modo di farlo (entro il 29 luglio 2016).

Aggiornare gratis a Windows 10 è ancora possibile con il Product Key

Se non si inserisse alcun Product Key durante l’installazione di Windows 10, sarà comunque possibile procedere in una fase successiva accendo alla schermata Attivazione quindi cliccando su Cambia codice Product Key.

Effettuando il login in Windows 10 con un account utente Microsoft, il diritto digitale sarà associato a tale account rendendo ancora più immediata l’attivazione del sistema operativo, sulla stessa macchina, in caso di reinstallazione.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Citi: “Big Data, rinnovabili e storage, così avremmo energia quasi gratis”

La previsione nel nuovo report della banca d’investimento sulle “disruptive technologies”. I software capaci di gestire enormi quantità di dati, le rinnovabili a costo marginale quasi nullo, come fotovoltaico ed eolico, e i sistemi di accumulo cambieranno tutto, democratizzando l’energia.

Leggere di “energia gratis” fa sempre aggrottare le sopracciglia.

Questa volta però a parlarne non è qualche post Facebook su improbabili tecnologie “che le lobby ci hanno tenuto nascoste” basate sul moto perpetuo, né stiamo riprendendo la propaganda anni ’60 sul nucleare, che prometteva elettricità “too cheap to meter”, cioè “troppo a buon mercato per misurarla”. Quello che abbiamo davanti infatti è un nuovo report del colosso della finanza Citi sulle “disruptive technologies”, le tecnologie che secondo la banca d’investimento rivoluzioneranno l’economia in vari ambiti (in allegato in basso per gli abbonati a QualEnergia.it PRO).

Nel campo dell’energia per Citi a cambiare tutto sarà la combinazione di tre fattori: lo sviluppo delle tecnologie informatiche capaci di gestire enormi quantità di dati, le fonti rinnovabili a costo marginale quasi nullo come fotovoltaico ed eolico e i sistemi di accumulo.

“Le tecnologie Big Data e gli strumenti di analisi avanzati si stanno sviluppando molto rapidamente, permettendo di migliorare la previsione, la gestione, la customizzazione e la democratizzazione dell’energia”, si legge nel documento.

Questa evoluzione, abbinata al calo dei prezzi delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo avrà l’effetto “di abbassare drasticamente i costi dell’energia per tutti, con la possibilità di giungere ad avere energia praticamente gratuita”, prevedono gli analisti.

Il futuro che Citi prevede in realtà non è altro che quello che stiamo vedendo realizzarsi lentamente già oggi e che su queste pagine negli ultimi 9 anni abbiamo avuto l’onore di raccontare: la produzione di energia è sempre più decentrata, con l’irruzione della scena del prosumer, il consumatore che è anche produttore, i consumi sono gestiti in maniera più efficiente, il modello centralizzato, basato sui grandi impianti termoelettrici è in crisi.

Quel che è interessante del report è il ruolo di acceleratore della transizione energetica che secondo il report sarà svolto dall’IT.

Le tecnologie informatiche, mostra il report, hanno ricadute importantissime in tutti gli ambiti del vastissimo settore energia: renderanno più facile trovare risorse fossili, come gestire in maniera efficiente i consumi energetici casalinghi.

Ma, soprattutto, i nuovi software permetteranno di prevedere in maniera molto precisa la produzione da rinnovabili non programmabili e i coordinare al meglio la rete e gli scambi di energia, anche tra i prosumer, e di gestire sempre più efficacemte le centrali elettriche virtuali, che aggregano piccoli impianti di produzione ma anche di consumo.

Questo, secondo il report, porterà ad una proliferazione della generazione distribuita a livello locale, con modelli che Citi definisce di “transactive energy”: stiamo parlando di configurazioni come le in cui gli utenti produttori sono messi nelle condizioni di scambiarsi l’energia tra loro o di agire sul mercato in forma aggregata, appunto come centrali virtuali.

L’esempio fatto nel report è quello del programma “Reforming the Energy Vision” dello Stato di New York (del quale abbiamo parlato qui), ma potremmo citare molte altre esperienze che si stanno facendo in questo senso: si pensi ad esempio ai casi di Transactive Grid negli Usa e della Sonnen Community in Germania (che abbiamo raccontato in “I BitCoin dell’energia rinnovabile e la rete dei piccoli venditori e utenti”).

In questo scenario, afferma City, utility e società di distribuzione dovranno trasformarsi in “piattaforme” su cui avvengono questi scambi: divenire aggregatori delle risorse distribuite. Anziché investire nelle tecnologie per produrre energia, si sottolinea, dovranno puntare su quella per gestirla.

Insomma, quando l’energia sarà “quasi gratis” tutto starà nel coordinare produzione consumo dei piccoli grazie alla rete intelligente.

Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:

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Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Chrome 52 su Android: più fluido, veloce e consuma meno dati e batteria con i video

Come di consueto il rilascio della più recente versione di Chrome per Android è arrivato con qualche giorno di ritardo dalle release per Windows, Mac e Linux. Con l’ultimo aggiornamento il browser di Google è “più fluido, carica più velocemente e consuma meno batteria” con i video  la società. Chrome è a nostro avviso il miglior browser per Android, tuttavia questo non vuol dire che è del tutto esente da problemi. Google lo sa e, per fortuna, ripara costantemente.

Secondo le novità annunciate dalla compagnia Chrome 52 carica i video istantaneamente, senza costringere gli utenti ad aspettare le piccole pause tipiche con le precedenti versioni. I video funzionano anche in modalità Risparmio Energetico, consentendo stando alla nota rilasciata da Google, un risparmio di circa il 50% sul traffico dati. Attivando la modalità ovviamente si avrà accesso ad una versione “alleggerita” del flusso audio-video, con una qualità consistentemente inferiore.

Su Chrome vengono riprodotti video per un miliardo di ore la settimana, secondo i dati rilasciati dalla compagnia, con molte di queste ore trascorse proprio su dispositivi mobile. L’ultimo aggiornamento è pensato proprio per migliorare l’esperienza in questo particolare frangente, almeno su Android e sui siti web che utilizzano player basati su HTML5 (sempre più in maggioranza). Ancora più interessante, i miglioramenti non sono tangibili solo sulle performance, ma anche sull’efficienza energetica.

Chrome 52 è già disponibile al pubblico e può essere scaricato via Google Play Store. Se non l’aveste ancora ricevuto è sufficiente forzare l’aggiornamento manualmente all’interno della sezione Le mie app e selezionando la voce relativa al browser Chrome. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade