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Analog buys Linear

More chipmaker consolidation

Analog is writing a cheque for fellow chipmaker Linear for about $ 14.8 billion, the latest deal in a wave of consolidation that has swept the semiconductor industry and dusted down the bannisters of the corporate world.

Analog wants to boost its profitability and increase its share in the fragmented market for analog chips. The deal comes on the heels of SoftBank’s  $ 32 billion acquisition of British chip designer ARM on 18 July.

Analog’s Chief Executive Vincent Roche said  that consolidation in the semiconductor industry will continue as companies aggressively buy up assets to gain scale.

“Growth has been hard to come by in the industry over the past several years. Those who have the balance sheets are using them,” Roche said.

Linear was viewed as one of the most attractive sales targets in semiconductors because of its high margins and engineering talent. Linear was almost certain to be swallowed by Analog or Texas Instruments (TXN.O).

The companies said the deal values the combined business at about $ 30 billion.

Founded in 1965 by two MIT graduates, Analog last made a significant acquisition in 2014 when it bought Hittite Microwave for about $ 2 billion. The deal was odd because the iron age Hittites might have had chariots but were a bit short on microwaves.  Still it appears to have done well.

The deal creates a company with combined revenue of $ 5 billion. Analog’s shares rose to a 52-week high which suggests that investors like the idea.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Ricerca e editor evoluto in Word, PowerPoint ‘a livelli’

Microsoft ha annunciato l’arrivo di una serie di interessanti novità per ciò che riguardano le suite Office 365 e Office 2016.
Un primo assaggio delle nuove funzionalità è previsto per questo mese ma le versioni complete delle varie novità arriveranno in autunno, distribuite prima ai partecipanti al programma Insider e poi a tutti gli altri utenti.

Ricerca e editor evoluto in Word, PowerPoint

In Word presto debutteranno Researcher ed Editor: la prima consente di ottenere automaticamente informazioni tratte dal motore di ricerca Bing attinenti all’elaborato sul quale si sta lavorando; la seconda aiuta l’utente nella preparazione di un documento efficace e facile da leggere. Editor vuole andare ben oltre il semplice correttore ortografico – che tutti conosciamo -: l’idea è quella di prendere per mano l’utente guidandolo nella stesura di un documento ben congegnato anche dal punto di vista stilistico.
Editor poggia infatti su un sistema di apprendimento automatico e su un'”intelligenza artificiale” in grado di esaminare nel dettaglio il linguaggio naturale proponendo eventuali migliorie.

Per quanto riguarda PowerPoint, Microsoft sta attivando la funzionalità Zoom che consente di svincolarsi dalle classiche presentazioni “lineari” permettendo una “navigazione” in profondità, a più livelli, all’interno della singola slide.

Outlook in versione desktop si arricchirà di uno strumento precedentemente già portato al debutto nelle “declinazioni” per Android e iOS: Focused Inbox.
Il client di posta può adesso filtrare automaticamente la posta elettronica in arrivo estraendo le e-mail più importanti e ponendo all’attenzione dell’utente.

Nell’articolo Quali sono le differenze tra le varie versioni di Office? abbiamo a suo tempo spiegato la differenza fra Office 365 e Office 2016.
Interessanti anche le indicazioni pubblicate nell’articolo Come scaricare Office 2016 e provare la nuova suite per l’ufficio.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

In Argentina regole definitive per la prima asta delle rinnovabili

Disponibile il documento con le condizioni per partecipare alla gara che assegnerà 1 GW di nuova potenza nelle tecnologie pulite, tra cui 600 MW di eolico e 300 MW di fotovoltaico. Opportunità e rischi nel Paese sudamericano. IHS prevede 2,7 GW di solare installato in America Latina nel 2016.

L’Argentina è davvero ai nastri di partenza per la sua prima asta dedicata alle fonti rinnovabili. Dopo gli annunci, le consultazioni pubbliche e le regole preliminari pubblicate nei mesi scorsi, il Paese sudamericano ha tutti gli strumenti per assegnare 1 GW di potenza alle energie pulite …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Tesla rompe con Mobileye dopo l’incidente mortale

Cadono le prime teste nella filiera dei fornitori della componentistica necessaria al funzionamento del sistema di guida semi-autonoma delle vetture Tesla, dopo l’incidente mortale passato agli onori della cronaca anche perché avvenuto con modalità Autopilot attiva. Tesla interrompe la collaborazione con Mobileye, la startup che ha fornito alla società di Elon Musk i chip che per il riconoscimento delle immagini che permettono alle vetture Tesla di evitare gli ostacoli sul percorso in modalità Autopilot.

tesla crash

(Foto della Tesla Model S coinvolta nella collisione rivelatasi fatale per il conducente Joshua Brown – Fonte NTSB)

La notizia è stata confermata dal CTO di Mobileye, Ammon Sashua, in occasione dell’incontro con gli investitori al termine del suo secondo trimestre fiscale. Notizia, come facilmente, intuibile che ha prodotto un impatto diretto sulle quotazioni azionarie della startup, calate del 7% a poche ore di distanza dall’annuncio. Mobileye non fornirà più nuovi chip a Musk, ma continuerà a portare avanti l’attività di supporto e di manutenzione di quelli già integrati nelle vetture Tesla. L’attività comprenderà ulteriori aggiornamenti che permetteranno, senza richiedere interventi di tipo hardware, di migliorare sia l’efficienza del sistema di sterzo automatico, sia la capacità di evitare collisioni.

Elon Musk ha commentato freddamente la notizia della recente decisione di interrompere la collaborazione con Mobile: “La nostra separazione è stata piuttosto inevitabile. Dal nostro punto di vista non c’è nulla di inatteso“. Rimasta senza partner, per Tesla si apre la prospettiva dello sviluppo in proprio della tecnologia necessaria al sistema di guida semi-autonoma delle sue autovetture. Per il momento, non c’è ancora nulla di ufficiale a riguardo, ma alcune recenti scelte compiute dall’azienda, come l’assunzione di Jim Keller, storico progettista di chip AMD, in qualità di Vice President of Autopilot Hardware Engineering, lasciano intendere che Musk stia approntando le risorse per gestire in proprio lo sviluppo del sistema di guida semi-autonoma. 

Nel frattempo, si aggiunge un nuovo tassello alla vicenda che contribuito a generare molti dubbi sull’affidabilità dell’Autopilot delle auto Tesla. Dalle indagini preliminari compiute dall’NTSB statunitense (National Transportation Safety Board) è emerso che la collisione che ha determinato la morte di Jousha Brown è stata determinata anche dalle velocità elevata: il conducende viaggiava con modalità Autopilot attiva 9 miglia oltre il limite di velocità. E’ ancora una volta il software delle vetture Tesla ad essere sotto accusa: l’attivazione della modalità Autopilot, infatti, va incontro a delle restrizioni in base alla velocità – non può essere attivata viaggiando a cinque miglia oltre il limite di velocità – che operano, tuttavia, solo circolando nelle strade residenziali e nei centri urbani. 

Tesla aveva riconosciuto che l’incidente era avvenuto per una serie di concause, tra cui il colore bianco del rimorchio che ha colpito la vettura e che, a causa della forte luce solare, ha tratto in inganno i sensori dell’Autopilot. Mobileye ha inoltre confermato che i sistemi AEB (Autonomous Emergency Braking) sono messi in difficolta da ostacoli che raggiungono la vettura lateralmente, come avvenuto nell’incidente dalla Tesla S. Al di là dei limiti tecnici delle tecnologie di auto-guida esistenti, per ora è certo che Tesla seguirà altre strade per equipaggiare le vetture Tesla con una tecnologia per la gestione della guida semi-autonoma ancor più affidabile di quella attuale.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Sony Glass Sound, lo speaker wireless a lampada LED è ufficialmente in vendita

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27/07/2016, ore 16.00

Anche Sony Glass Sound è stato lanciato ufficialmente dall’azienda dopo una breve presentazione al CES 2016 di Las Vegas: si tratta di un accessorio che punta tutto sul design e che infatti è venduto per questo motivo solo tramite lo store del Museum of Modern Art a un prezzo tutt’altro abbordabile; parliamo per la precisione di 799 dollari, che non sono certamente pochi.

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Sony Glass Sound, lo speaker wireless a lampada LED è ufficialmente in vendita pubblicato su Gadgetblog.it 27 luglio 2016 16:00.

Autore: Gadgetblog.it