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Pc Games

Come HTC Vive, anche Oculus Rift permetterà le configurazioni multi-sensore

Oculus Rift, come noto, utilizza un sensore di posizione in grado di rilevare i movimenti traslazionali. Fino a oggi, però, non è stato possibile collegare più di un sensore, come invece accade nel caso di HTC Vive, che di base usa due sensori per tracciare nello spazio la posizione del giocatore, e complessivamente è in grado di sfruttarne fino a quattro.

Oculus Rift

Sarà così anche per Oculus Rift a partire dall’ultima parte dell’anno, quando, grazie a un aggiornamento, sarà possibile allestire configurazioni con quattro sensori. L’update si rivela necessario per via dell’introduzione dei controller Oculus Touch, nella cui confezione sarà oltretutto incluso un sensore aggiuntivo. Oculus VR non vende separatamente i sensori, e questo infatti rimane l’unico modo per ottenerne un secondo rispetto a quello inserito nella confezione di base di Oculus Rift.

Le configurazioni multi-sensore non solo permetteranno ad Oculus Rift di essere più preciso ma tracceranno anche i movimenti degli utenti su tutta la stanza, proprio come avviene con HTC Vive. Si tratta, quindi, di un cambiamento molto importante per Oculus Rift se si intende per realtà virtuale la riproduzione precisa dei movimenti degli utenti all’interno della virtualità. Resta da aspettare, però, una comunicazione ufficiale da parte di Oculus VR per verificare con esattezza come funzionerà il tracciamento su tutta la stanza.

Il video sottostante, infine, evidenzia come HTC Vive sia più preciso se si usano quattro sensori invece di due.

Autore: GAMEmag – Videogames

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HardwareSoftware

Disattivare Cortana in Windows 10 Anniversary

Il prossimo 2 agosto debutterà Anniversary Update, secondo importante aggiornamento per Windows 10.
Stando alle ultime indiscrezioni, i tecnici Microsoft potrebbero aver rimosso – dall’interfaccia – l'”interruttore” che fino ad oggi permetteva di disattivare Cortana.

Oggi (build 1511 di Windows 10), infatti, per disattivare Cortana basta cliccare sulla sua icona quindi premere Non mi interessa e Confermo.
In alternativa, dalla casella di ricerca di Windows 10, è sufficiente fare clic sull’icona raffigurante un piccolo ingranaggio quindi porre su No l’impostazione Cortana può offrirti suggerimenti, idee, promemoria, avvisi e altro ancora.

Disattivare Cortana in Windows 10 Anniversary

Con l’arrivo dell’Anniversary Update (build 1607) potrebbe non essere più possibile disabilitare l’assistente digitale Cortana dall’interfaccia di Windows 10.

Agendo sul registro di sistema, tuttavia, sarà possibile disattivare Cortana nel caso in cui non lo si utilizzasse.
Per procedere, basterà avviare l’Editor del registro di sistema, portarsi in corrispondenza della chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE \Policies\Microsoft\Windows\Windows Search, creare un valore DWORD (32 bit) denominandolo AllowCortana oppure fare clic due volte sullo stesso valore nel caso in cui esistesse già.
Per disattivare Cortana insieme con tutte le sue funzionalità, basterà inserire il valore 0 nel campo Dati valore.

La procedura funziona con tutte le edizioni di Windows 10, Home compresa. I possessori dell’edizione Pro, possono servirsi – in alternativa – dell’Editor delle policy di gruppo (Windows+R, gpedit.msc).
La voce Permetti Cortana, che consente di attivare o disattivare l’assistente digitale di Windows 10, si trova all’interno della sezione Componenti di Windows, Ricerca.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Riqualificazione edifici scolastici, fondi per 89,5 mln € in Puglia

La Regione farà scorrere la graduatoria già disponibile per finanziare gli edifici scolastici che non hanno beneficiato del precedente finanziamento statale. Successivamente, con le ulteriori fondi, sarà possibile avviare un nuovo bando per quegli edifici che non hanno partecipato al precedente avviso.

La Giunta Regionale pugliese ha deciso – su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Giannini – di destinare parte delle risorse finanziarie disponibili del Piano Operativo Regionale (POR) Puglia 2014-2020 alla riqualificazione degli edifici scolastici pugliesi, per metterli in sicurezza e renderli maggiormente fruibili.

A disposizione ci sono

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

BlackBerry DTEK50 ufficiale, il secondo smartphone Android di BB in Italia a 339€

Tutto confermato. Dopo la pubblicazione anticipata dalle caratteristiche tecniche e delle specifiche del prodotto nel sito ufficiale, BlackBerry ha sollevato ufficialmente il sipario sul DTEK50, il suo secondo smartphone basato sul sistema operativo Android. L’azienda statunitense lo presenta come il dispositivo Android più sicuro al mondo, un obiettivo raggiunto apportando al sistema operativo di Google una serie di modifiche dettagliatamente documentate nel blog ufficiale. Si fa riferimento, ad esempio, alle modifiche apportate al kernel e al bootloader, per arrivare agli algoritmi per la crittografia del disco (standard FIPS 140-2).4 e alla particolare attenzione nel rilasciare in tempi brevi patch per correggere falle nella sicurezza.

blackberry

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche sono state confermate le specifiche emerse nelle ore scorse. Il terminale si colloca nel segmento dei mid-range, è equipaggiato con display da 5.2″ con risoluzione FullHD, SoC Snapdragon 617, 3GB di RAM, 16GB di storage espandibili sino a 2TB e un comparto fotocamera articolato in quella posteriore da 13 megapixel e quella anteriore da 8 megapixel. La batteria è da 2160 mAh e supporta la ricarica rapida Quick Charge 2.0. Sulla scocca, il cui spessore di 7,4 mm consente a BlackBerry di definire il terminale come il BB più sottile di sempre, è inoltre presente un tasto personalizzabile che permette di avviare, tra l’altro, le app più utilizzate.

La piattaforma software è basata sul sistema operativo Android 6.0 Marshmallow, ma non mancano ulteriori personalizzazioni del produttore, a partire dalla suite di applicazioni EMM (Enterprise Mobility Management) e DTEK by BlackBerry (app di sicurezza che monitora le app e avvisa l’utente quando gli aspetti dalla privacy sono a rischio), per arrivare all’apprezzata tastiera (a schermo) BlackBerry Intelligent Keyboard e al BlackBerry Hub. Sempre nell’ottica di fornire strumenti software per soddisfare le esigenze di produttività, anche (se non soprattutto) in ambito aziendale, BlackBerry ha incluso nella dotazione software del DTEK50 anche la suite Android for Work e il Google Play for Work

Chiara quindi la volontà di puntare ad aspetti che fanno parte del DNA di BlackBerry, a partire dall’attenzione per la sicurezza, la privacy e le esigenze dell’utenza aziendale; solidi pilastri su cui strutturare la nuova line-up di smartphone BlackBerry che, anche in futuro, continueranno ad essere basati sul sistema operativo Android. Un cambio di rotta importante rispetto al passato della casa statunitense che ha concluso la lunga esperienza con BlackBerry OS prima e Blackberry 10 dopo (quanto meno sul fronte dell produzione di nuovi terminali basati su tali sistemi operativi). 

A fare la differenza tra il BlackBerry DTEK50 e il gran numero di mid-range Android dovrebbe essere, infatti, nelle intenzioni dell’azienda, il valore aggiunto rappresentato dalle soluzioni sviluppate per garantire gli aspetti della sicurezza e della produttività personale. Un approccio già proposto con il BlackBerry Priv, rispetto al quale il nuovo DTEK50 ha il vantaggio di costare molto meno

BlackBerry DTEK50 può essere preordinato collegandosi allo store online ufficiale del produttore. Le informazioni relative al mercato italiano fanno riferimento al prezzo di 339 euro e ad un bundle comprendente il power bank da 12600 mAh con due porte USB (1 con uscita da 1A e 1 con uscita 2A) e 1 in formato microUSB per la ricarica della batteria integrata nel power bank. Le consegne prenderanno il via nella seconda settimana di agosto. Per ulteriori informazioni si rimanda alla scheda prodotto presente nello store online di BlackBerry.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Rio 2016, tanti annunci ma nessun vantaggio per l’ambiente

Rio 2016, tanti annunci ma nessun vantaggio per l’ambiente

(Rinnovabili.it) – Il Comitato olimpico ha provato a uscirne pulito, ma più a suon di annunci che con azioni efficaci e mirate. Il castello di parole che ha circondato in questi mesi Rio 2016 è miseramente crollato sotto i gelidi commenti della Corte dei Conti federale del Brasile (TCU). In una conferenza stampa tenuta ieri il portavoce della Corte ha affermato: “Al momento attuale, non abbiamo nulla di rilevante da segnalare riguardo a quanto fatto per l’ambiente”. E visto che Rio 2016 inizia tra 9 giorni, i giochi ormai sono fatti.

La TCU, il principale organismo governativo che sorveglia le spese statali, ha anche il compito di tracciare un bilancio delle ricadute delle olimpiadi per il Brasile. Per quanto riguarda i vantaggi ambientali tanto sbandierati dagli organizzatori, però, i risultati sono pari a zero.

Rio 2016, tanti annunci ma nessun vantaggio per l’ambienteTutto inizia un anno fa, quando il Brasile finisce sepolto dalle critiche. Il tasso di agenti patogeni trovato nell’acqua è 1,7 milioni di volte più alto che quello registrato sulle spiagge della California meridionale. I livelli di inquinamento erano in contraddizione con le dichiarazioni degli organizzatori, secondo cui i luoghi dedicati agli sport acquatici erano sicuri. Invece molti atleti – già sul posto per allenarsi – avevano contratto malattie: l’inquinamento delle acque nella Baia di Guanabara e nel lago Rodrigo de Freitas erano equivalenti a quelli del liquame delle acque di scolo.

Il governo quindi era corso ai ripari, annunciando piani importanti di ripristino delle condizioni ambientali minime e spingendo su un tasto in particolare: Rio 2016 avrebbe lasciato una preziosa eredità per l’ambiente. Stanziati oltre 12 miliardi di dollari, approntati piani per ripulire gli specchi d’acqua, migliorare i sistemi di trattamento e riciclo delle acque, gestire in modo più efficace i rifiuti. Ma stando alla TCU, niente di tutto questo in realtà si è ancora visto. E si accumulano i dubbi anche sull’ambizioso programma di compensazione delle emissioni di CO2, che prevedeva riforestazioni e fuel switch invece di ricorrere ai carbon markets.

Autore: Rinnovabili