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Energia

SDC, “Approvate l’emendamento ‘Libera Tutti’ ve lo chiede l’Antitrust”

Un appello di CODICI, Greenpeace, ITALIA Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF. Riportiamo il comunicato congiunto.

È in discussione in commissione X del Senato dopo il parere positivo della Commissione Finanze, nell’ambito del Ddl Concorrenza, l’emendamento 34.0.03. L’articolato, proposto da uno schieramento eterogeneo di Senatori, prevedrebbe l’introduzione anche in Italia di un sistema legislativo che permetta la nascita delle reti di distribuzione elettriche chiuse. Ovvero chi vuole, se ci sono le condizioni, può rendersi autonomo nella produzione ed utilizzo di energia.

Un vero e proprio toccasana per l’economia e le tartassate tasche delle imprese e degli italiani, dopo il crollo degli investimenti nelle fonti rinnovabili.

Quale testo migliore se non quello del Ddl Concorrenza per liberalizzare finalmente un settore che è completamente chiuso alla gestione monopolistica dei distributori di energia? In Italia un solo operatore gestisce l’85% di questo mercato.

Ieri l’Antistrust ha scritto al Governo, al Parlamento e ad altri organi auspicando un intervento “in favore di una revisione ed integrazione della disciplina normativa e regolamentare riguardante i Sistemi di Distribuzione Chiusi, volta a consentire la realizzazione di nuovi reti elettriche private diverse dalla RIU e ad eliminare ingiustificate limitazioni alla concorrenza tra differenti modalità organizzate delle reti elettriche e tra differenti tecnologie di generazione” (si veda anche QualEnergia.it “SDC, l’Antitrust interviene in difesa delle reti private“).

Sull’argomento, per l’esame del Ddl concorrenza, come Associazioni abbiamo proposto di presentare un emendamento contenente disposizioni sui Sistemi di Distribuzione Chiusi al fine di favorire lo sviluppo della generazione distribuita, dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, proprio come “auspica” l’AGCM.

Le associazioni CODICI, Greenpeace, ITALIA SOLARE, Kyoto Club, Legambiente e WWF auspicano il voto favorevole di tutti i Senatori, al fine di sostenere un settore produttivo che può generare benefici non solo economici ed occupazionali ma anche ambientali e sanitari.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Tecnologia

SpaceX si prepara a lanciare uno dei Falcon 9 ri-atterrati con successo

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Continua lo sviluppo di uno dei più ambiziosi progetti dell’azienda aerospaziale statunitense SpaceX – e dell’aeronautica in generale – quello di creare un lanciatore a razzo riutilizzabile e la compagnia fondata da Musk si prepara a lanciare uno dei Falcon 9 recuperati dopo un atterraggio riuscito.

Elon Musk non è solamente uno degli imprenditori di maggior successo al mondo ma si pone come importante avanguardia nello sviluppo tecnologico di diversi settori. In questo caso la Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) si propone di dare prova del fatto che i suoi lanciatori a razzo Falcon 9 sono effettivamente riutilizzabili.

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SpaceX si prepara a lanciare uno dei Falcon 9 ri-atterrati con successo pubblicato su Gadgetblog.it 29 luglio 2016 15:53.

Autore: Gadgetblog.it

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Energia

Sui Pirenei la casa in terra cruda che dimezza la CO2

Sui Pirenei la casa in terra cruda che dimezza la CO2

(Rinnovabili.it) – “Costruire con la terra ci lega al territorio”, sostiene Angels Castellarnau dello studio Edra Arquitectura. Ma la sua ultima opera, un’abitazione che affianca legno e paglia alla terra cruda, a quello stesso territorio si ispira e porta beneficio. Infatti la casa in terra cruda che ha realizzato ad Ayerbe, nell’Aragona spagnola, prende spunto dall’architettura tradizionale e riesce a dimezzare le emissioni di CO2, ottenendo un’impronta ecologica minima certificata dall’analisi del ciclo di vita dell’edificio. Caratteristiche che gli sono valse di recente anche l’approdo tra i progetti finalisti del Terra Award 2016.

Non è una semplice casa in terra cruda, perché alle tecniche standard lo studio spagnolo ha aggiunto una lunga serie di accorgimenti e strategie per migliorare il comportamento termico dell’edificio e l’efficienza energetica complessiva. I materiali sostenibili impiegati – oltre alla terra, anche pietra, paglia, legno, lana e calce idraulica naturale – sono stati reperiti tutti entro un raggio massimo di 150 km e compongono l’80% del peso totale dell’edificio. Una scelta a km 0 che ha permesso di tenere basse anche le emissioni di CO2 del cantiere e dare un beneficio all’economia locale.

Le pareti sono spesse 45 cm, composte non soltanto di terra cruda ma da un impasto in cui è stata incorporata anche della paglia, in modo da migliorare le prestazioni termiche della casa, situata nella regione dei Pirenei. Per i muri è stato utilizzato un intonaco di calce realizzato con la tecnica del calicostrado, basata sull’argilla locale. Per quanto riguarda l’isolamento, inoltre, il tetto ha uno strato di 20 cm di lana di pecora, mentre i solai sono in legno e pannelli di sughero naturale. Le finestre sono orientate in modo da massimizzare la quantità di luce naturale che può filtrare all’interno, riducendo ulteriormente i consumi energetici. Completano il quadro delle caratteristiche sostenibili un sistema di riscaldamento a biomassa che fornisce anche l’acqua calda e una cisterna interrata nel cortile per raccogliere l’acqua piovana, che viene riutilizzata.

Autore: Rinnovabili

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Economia

BORSA USA: utili meglio delle attese. Ma occhio ai settori!

petrolio-wall-street-utiliLa mappa degli utili e delle vendite di riporta un quadro migliore del previsto. Ma alcuni settori battono vistosamente le attese degli analisti. Anche le Banche USA sono OK ma solo sulla carta, visto che sono influenzate in modo evidentissimo da un altro fattore.

Siamo ormai al fatidico “giro di boa”. Le trimestrali continuano ad essere snocciolate dalle varie società americane confermano, in linea di massima, quanto già detto precedentemente.
Malgrado tutto e tutti, l’economia USA regge e anche bene ai vari shock e alle varie minacce di “exit strategy” da parte della FED.
Questo schema va a riassumere in modo ideale lo stato dell’arte.

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Innanzitutto potete notare che i dati si riferiscono a 232 aziende su 500: un numero sufficiente per poter definire il campione analizzato come affidabile.
Sono state considerate sia le “sales surprises” (sorprese in positivo o negativo sulle vendite) e gli “earning surprises” (le sorprese sugli utili)

Lo schema che ne deriva è estremamente interessante perché ci permette di capire quali sono i settori che meglio si stanno comportando in questo momento. Innanzitutto MOLTO bene l’Healthcare e non male anche il comparto Oil e Gas, che dopo mesi molto difficili si sta risollevando. E come utili, degno di nota anche il comparto tecnologico, con il 92% delle società che battono le attese. Ovviamente poi ci sono tantissimi altri ragionamenti che possono essere fatti. In sintesi però, possiamo dire che le vendite sono state abbastanza in linea con le previsioni, anzi un po’ meglio. Ma gli utili hanno ancora sorpreso. Ben 190 società su 232 (82%) ha battuto le aspettative. E di queste, molte sono nel settore hi-tech che infatti si dimostra subito molto forte in borsa.

Confronto tra Nasdaq 100 e SP500

ndx-nasdaq100-spxGuardate il rapporto tra Nasdaq 100 e SP500. E’ chiarissimo il fatto che le società hi-tech hanno una forza decisamente maggiore ed hanno anche rottola trendline ribassista nel grafico che vi propongo.
Sorprendono anche i financials. Ma attenzione, il quadro di mercato per il settore delle banche USA  resta ancora molto complesso. Infatti è evidentissima l’influenza dei tassi sulla redditività delle stesse banche USA (e non solo negli USA).
Ed eccovi la conferma di quanto vi sto dicendo.

Confronto tra Bank Index e SP500 più confronto con rendimento T Note 10yr

bank.index-sp500-tnoteQuesto grafico, in buona sostanza ci suggerisce questo: fintanto che il rendimento del T Note USA a 10 anni non ricomincia a salire, allora è meglio sottopesare il settore finanziario e concentrarsi su altri settori quotati a Wall Street.
La sovrapposizione delle due linee è per certi versi sorprendente, non trovate? E quindi non sottovalutate l’indicazione. E credo che questo possa essere un buon regalo per tutti gli amici lettori.

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STAY TUNED!

Danilo DT

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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HardwareSoftware

AMD Releases Radeon Software Crimson Edition 16.7.3

AMD’s Radeon Technologies Group has released another driver update with a healthy list of fixes. On the list today are fixes for CrossFire, flickering in both rendering and the display, and some general stability and bugs. Along with fixes we also see a hefty performance bump in Tomb Raider on AMD’s latest Radeon RX 480.

​Radeon Software Crimson Edition 16.7.3 brings us up to driver version 16.30.2311, which indicates that this is likely a new driver branch for AMD. Accordingly, despite the deceptive Radeon Software version number, this release contains a relatively large number of performance improvements nad bug fixes.

First up, AMD has provided more fixes for Crossfire users. These include a fix for Overwatch crashing in some RX 480 configurations while using Crossfire, and some flickering in both Rise of the Tomb Raider and Need for Speed. A number of flicker fixes have also been made, including a fix for DiRT Rally for terrain flickering when advanced blending is enabled, and some general flickering issues when launching/exiting games on an RX 480 + Freesync display setup.

The rendering fixes are not over yet though. A graphical corruption issue with Hitman in DX12 mode has been fixed, as has texture corruption with Total War: Warhammer on a Radeon R9 380. An occasional shadow rendering issue when using DOTA 2 with the Vulkan API has been fixed as well, as has a texture issue with Doom in OpenGL mode on an Eyefinity display setup..

To wind up the list of fixes this time around, AMD has also fixed some bugs in their control panel. This includes an issue where Vukan information in Radeon Settings could display an incorrect version number, and a bug where Radeon Wattman could retain settings of an overclock even after it had failed.

For performance improvements we get to see a 10% improvement in performance for Rise of the Tomb Raider on the Radeon RX 480. According to AMD’s notes, this test was done on a system running an Intel i7-5960X at 1080p, resulting in the score climbing from 78.73 to 86.53. Of course, a grain of salt should be served with benchmarks from a vendor. On the other hand, 10% is far enough beyond margin of error that many configurations, at least those running an RX 480, should see at least some noticeable benefit.

As always, those interested in reading more or installing the updated hotfix drivers for AMD’s desktop, mobile, and integrated GPUs can find them either under the driver update section in Radeon Settings or on AMDs Radeon Software Crimson Edition download page.

Autore: AnandTech