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Calcio

«Hey, Bayern Munique, toma bem conta do nosso miúdo»

O Benfica despede-se de Renato Sanches nas redes sociais com um vídeo em que fala sobre o percurso do jogador na Luz.

O vídeo, com versão em português e inglês, tem legendas diferentes. «Não foram 10 meses, foram 10 anos», diz a versão portuguesa. Em inglês vai um recado para a Alemanha: «Hey, Bayern Munique, toma bem conta do nosso miúdo».

Autore: Maisfutebol

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HardwareSoftware

Samsung testing Exynos 8895 chipset

Import logs create a leak

Import logs into India show that Samsung is testing the an Exynos 8895 chipset.

According to Sammobile Samsung has imported a pair of boards into India. Samsung has not announced this processor yet and it’s not clear which devices it will be powering.

The Exynos 8890 is Samsung’s current chip which powers the Galaxy S7 and the Galaxy S7 edge. The dark satanic rumour mill has have suggested that the Galaxy Note 7 will have an Exynos 8893 processor in some markets.

Technical specifications of the Exynos 8895 are unavailable so it is not clear what it will have. A safe bet would suggest that it will be under the Galaxy S8’s bonnet which is due to arrive early next year.

exynos 8895 testing

Autore: Fudzilla.com – Home

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HardwareSoftware

Aree a fallimento di mercato: chi porterà la banda ultralarga

Sono stati comunicati in via ufficiale i nomi delle società che si sono offerte di coprire con la banda ultralarga le cosiddette aree bianche di Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Infratel Italia – società controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico che sovrintende la diffusione della banda larga nel nostro Paese con particolare attenzione alle aree afflitte dal problema del digital divide, attingendo a fondi statali ed europei – ha annunciato che al primo bando indetto a inizio giugno scorso (Aree a fallimento di mercato: arriva la banda ultralarga?) hanno partecipato Enel Open Fiber, Estra, E-Via, Fastweb
Metroweb Sviluppo e TIM Agenda digitale
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Aree a fallimento di mercato: chi porterà la banda ultralarga

Si tratta di sei società che parteciperanno alla fase di qualifica per l’assegnazione degli appalti per i lavori di adeguamento delle infrastrutture.

Senza l’intervento dello Stato la banda ultralarga non sarebbe mai stata portata nelle aree oggetto della gara. Sono infatti zone considerate “a fallimento di mercato”, ove gli operatori hanno da sempre evitato di investire o comunque nelle quali gli investimenti sono stati ridotti ai minimi termini.

La prima fase della procedura dovrebbe concludersi in ottobre e successivamente si aprirà la gara vera e propria per l’assegnazione degli appalti.
Le aziende di telecomunicazioni che usciranno vincitrici dovranno realizzare la rete (infrastrutture passive) che resterà poi di proprietà dello stato e verrà messa a disposizione dei vari operatori.

Le società che hanno espresso interesse a coprire le aree C e D (“aree bianche”) dovranno intanto chiarire se intendano usare portanti fisiche o radio. In altre parole, la connettività in banda ultralarga potrebbe essere fornita anche in modalità wireless, usando ponti radio.

Di recente AGCOM ha avviato una revisione della normativa con l’intento di includere la fornitura di un collegamento dati a banda larga nel concetto di “servizio universale” (vedere Il servizio universale includerà anche la banda larga).

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Decreto rinnovabili e “artato frazionamento”: quali impianti a rischio sanzioni?

In un incontro con gli operatori il GSE ha fornito alcuni chiarimenti su definizione e modalità di applicazione dei criteri di “artato frazionamento” di cui all’articolo 29, che ha effetti retroattivi sugli impianti esistenti, anche fotovoltaici. Nella spiegazione esempi concreti e un elenco di buone pratiche.

Non basta che più impianti condividano le opere di connessione perché ci sia artato frazionamento, ma se sono di un unico proprietario è essenziale che la procedura autorizzativa venga fatta secondo la somma delle potenze e non per la taglia delle singole installazioni.

Sono questi alcuni dei chiarimenti

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Lenovo accetta la sfida di Xiaomi con l’ultrabook Air 13 Pro

Lenovo ha da poco presentato nel mercato cinese il nuovo Air 13 Pro, un ultrabook Windows 10 che entra in diretta competizione con il primo portatile di Xiaomi, il Mi Notebook Air ufficializzato mercoledì scorso. Due prodotti simili nel nome, nel posizionamento e per caratteristiche, che si ”ispirano”, a loro volta, agli ultrabook MacBook Air di Apple, rispetto ai quali propongono (quanto meno nel mercato cinese) un prezzo particolarmente aggressivo. 

Lenovo Air 13 Pro

Le principali caratteristiche tecniche del portatile di Lenovo ricalcano in maniera fedele quello del competitor cinese, a partire dal design caratterizzato dalla scocca in metallo. 

  • Display da 13,3″ IPS LCD con risoluzione FullHD (1920×1080 pixel)
  • Processori Intel Core i5 e i7 di sesta generazione 
  • GPU GeForce GTX940MX GPU con 2GB di RAM
  • 4GB o 8GB di memoria RAM ed SSD da 256GB o 512GB
  • Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.1
  • 1x USB 3.0, 1 x USB 2.0, USB Type-C, Card reader (SD / MMC / SDHC / SDXC)
  • Lettore di impronte integrato
  • Dimensioni: 309 x 220 x 14.8mm
  • Peso: 1,29 Kg 
  • Batteria da 46Wh, sino a 7 ore di autonomia

Rispetto alla proposta di Xiaomi, che ha declinato il Mi Notebook Air anche in una seconda variante con display da 12,5″, il Lenovo Air 13 Pro propone una dotazione hardware arricchita dal sensore di impronte, dallo slot SD dalla possibilità di scegliere una configurazione con CPU Intel Core i7, ma non prevede l’uscita HDMI.

lenovo air pro

Due prodotti identici anche dal punto di vista del prezzo di lancio in Cina. La configurazione base (i5, 4GB RAM, 256GB SSD) del Lenovo Air 13 Pro è proposta a 4,999 yuan, pari a circa 680 euro, con pre-ordini  già attivi presso il sito cinese del produttore. Lo Xiaomi Mi Notebook Air è il prodotto scelto dal produttore cinese per esordire nel segmento PC, mentre Lenovo è ai vertici del settore, ma, evidentemente, non ha voluto concedere terreno ad un competitor che, nel mercato interno, potrebbe riscuotere un buon riscontro di vendite con un prodotto – quanto meno sulla carta – ben riuscito. 

Non è dato sapere, la momento, se Lenovo ha intenzione  di espandere la distribuzione dell’Air Pro 13 oltre i confini del mercato cinese. 

lenovo air pro

Autore: Le news di Hardware Upgrade