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Xiaomi Redmi Pro e notebook Air: le novità

Il produttore cinese, ormai sempre più noto anche nel vecchio continente per i suoi prodotti di ottima fattura a prezzi contenuti (produttore di smartphone attualmente leader di mercato in Cina), ha annunciato il lancio di due nuovi prodotti: Redmi Pro e Mi Notebook Air.

Il primo è uno smartphone con hardware di fascia alta che raccoglie l’eredità dei precedenti modelli e ne migliora gran parte delle caratteristiche.

Il nuovo Redmi Pro propone uno schermo OLED Full HD (1920×1080 pixel) da 5,5 pollici, avvolto da una scocca unibody.
“Sotto il cofano” c’è un SoC MediaTek Helio X20/X25 a 10 core affiancato da una GPU Mali T880. Gli acquirenti possono scegliere 3 o 4 GB di RAM e 32, 64 o ben 128 GB di storage, comunque espandibile attraverso l’utilizzo di una scheda microSD.

Xiaomi Redmi Pro e notebook Air: le novità

Dotato di una fotocamera dual, il Redmi Pro vuole migliorare il punto debole di alcuni smartphone Xiaomi. Grazie al sensore principale da 13 Megapixel (Sony IMX258) e al sensore Samsung secondario da 5 Megapixel, Redmi Pro può realizzare foto migliori raccogliendo anche le informazioni sulla profondità delle immagini.
Così come avviene con altri smartphone di fascia alta, sarà possibile modificare il fuoco dopo l’avvenuta acquisizione dell’immagine.
La fotocamera frontale ha una risoluzione pari a 5 Megapixel.Gli ingegneri di Xiaomi hanno migliorato la disposizione del lettore di impronte digitali che adesso “coincide” con il tasto Home.

La batteria è generosa – da 4.050 mAh – e supporta la ricarica veloce. Completano la dotazione del dispositivo, una porta USB Type-C ed il supporto WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.0, e LTE (compatibilità VoLTE assicurata).

La versione base del Redmi Pro (3 GB di RAM) dovrebbe costare intorno ai 205 euro.

Mi Notebook Air: come il MacBook Air ma meno costoso

Si chiama Mi Notebook Air il primo notebook di casa Xiaomi.
Quello presentato dal colosso cinese è un dispositivo potente, dotato di uno schermo da 13,3 o da 12,5 pollici – a seconda del modello -.

Spesso appena 14,8 mm (per 1,28 kg di peso), il notebook poggia su un processore Intel Core i5-6200U. Si tratta di uno Skylake-U, un dual-core con frequenza base pari a 2,3 GHz che in Turbo Boost può salire a 2,7 GHz.
La scheda grafica è una NVidia GeForce 940MX GPU equipaggiata con 1 GB di memoria GDDR5.

Xiaomi Redmi Pro e notebook Air: le novità

Il sistema poggia su 8 GB di RAM DDR4, propone un’unità SSD da 256 GB su slot PCIe e dispone di uno slot SATA per future espansioni.

La batteria in dotazione, da 40 Wh, dovrebbe garantire un’autonomia di 9,5 ore e ricaricarsi per il 50% in appena mezz’ora.

Il costo è di circa 680 euro.

La versione del Mi Notebook Air da 12,5 pollici è ancora più compatta e leggera: sottile 12,9 mm per 1,07 kg di peso. Il processore in questo caso è un Intel Core M3 CPU, il sistema è sprovvisto di una GPU dedicata e offre 4 GB di RAM insieme con un SSD SATA da 128 GB.
In questo caso, il costo scende a circa 470 euro.

Il primo notebook della storia di Xiaomi debutterà in Cina il prossimo 2 agosto.

Xiaomi non è ancora sbarcata nei mercati occidentali ma i suoi prodotti sono facilmente reperibili in molteplici store online.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Detrazioni fiscali 65%, Governo verso proroga triennale ed estensione a incapienti

L’idea è quella di stabilizzare l’incentivo per un triennio, come da impegno del Senato, ed estendere l’accesso agli incapienti, tramite un fondo che anticipi la spesa e forse un prelievo in bolletta. L’annuncio dal viceministro all’Economia e alle Finanze, Enrico Morando.

Gli incentivi italiani tramite le detrazioni fiscali per efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie “sono i più generosi in Europa e li riconfermeremo, spero per un triennio”.

L’annuncio è del viceministro all’Economia e alle Finanze, Enrico Morando, in una intervista pubblicata ieri su Repubblica (link in fondo).

Estendere agli incapienti

Interessante anche l’altra proposta che Morando ha illustrato: “aprire gli sconti del 65% anche agli incapienti, coloro che non fanno la dichiarazione dei redditi e oggi esclusi dal meccanismo delle detrazioni.”

L’idea, ha spiegato, è “creare un fondo, per esempio costituito da Cassa depositi e alcuni privati, che si incarica di sostenere le spese per riqualificare gli immobili e poi incassa lo sconto decennale dello Stato. Il cittadino paga subito solo un 10%. E un’altra piccola parte nelle bollette della luce, sul modello canone Rai, per remunerare il fondo. A regime, il risparmio per una famiglia che vive in 80 metri quadri in periferia e spende quasi 2mila euro di riscaldamento all’anno, sarebbe della metà. Circa 80 euro al mese. Più reddito, meno degrado”.

L’impegno  al Senato

L’opportunità di riconfermare le detrazioni fiscali sembra essere condivisa trasversalmente. Ad aprile, ricordiamo, il Senato aveva approvato un testo di indirizzo unitario che impegnava il Governo a stabilizzare l’agevolazione del 65%.

In quella sede, lo stesso Morando, ricordando la valenza fondamentalmente anticiclica dell’ecobonus, aveva dichiarato la disponibilità del Governo a stabilizzare per il triennio 2017-2019 l’agevolazione del 65% per la riqualificazione energetica.

I benefici per il Paese

Come dimostrato anche da un recente rapporto presentato alla Commissione Ambiente di Montecitorio dal Cresme e dal Servizio Studi della Camera, è chiaro a tutti che le detrazioni fiscali sono state un ottimo affare per il sistema Paese.

Il saldo economico per la fiscalità di ecobonus e detrazioni per le ristrutturazioni edilizie nel periodo 1998-2015 è positivo per 10,5 miliardi di euro, che diventano 15 se si contano anche i benefici per famiglie e imprese. E tutto ciò senza tenere conto di ulteriori ricadute positive, difficili da quantificare, come far emergere il lavoro nero, evitare la cassa integrazione per diverse ditte, ridurre le emissioni di CO2.

La proroga 2016 e le novità introdotte

Come sappiamo, la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato fino al 31 dicembre sia la detrazione del 65% per il risparmi energetico che quella del 50%.

L’ecobonus del 65% inoltre è stato esteso anche alle spese sostenute per i dispositivi di domotica ed è stata data la possibilità per gli interventi su parti comuni dei condomini di cedere l’ecobonus alle aziende che fanno i lavori.

Le detrazioni dal 2016, inoltre, sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per le spese sostenute, dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Office 365: Microsoft potenzia Word, Outlook e PowerPoint

Office 365, l’apprezzata suite di applicazioni di produttività personale cloud-based, viene ulteriormente potenziata dalla casa di Redmond che annuncia ulteriori affinamenti delle funzionalità disponibili introdotte nel mese di luglio. Modifiche che interessano l’editor di testi Word, il client di posta elettronica Outlook e PowerPoint. 

Researcher, per arricchire il documento Word con informazioni e citazioni 

Researcher è il nuovo servizio introdotto in World che permette di inserire contenuti provenienti da fonti affidabili all’interno del documento. Senza abbandonare l’applicazione, l’utente potrà consultare materiale strettamente legato al topic e inserirlo nel testo sotto forma di citazione, opportunamente formattata, il tutto con un semplice click.

Researcher si basa su Bing Knowledge Grap, un ricco database di informazioni in continua espansione. Obiettivo di Microsoft è includere progressivamente un maggior numero di fonti autorevoli come centri scientifici, enciclopedie e archivi storici. La nuova funzione Research è già disponibile per i sottoscrittori un abbonamento Office 365 che utilizzano Word 2016 su desktop. La casa di Redmond ha confermato la volontà di rendere disponibile tale feature, in futuro, anche per dispositivi mobile. 

Editor, il nuovo assistente digitale di Word

Dopo aver strutturato il documento, Editor si occupa di apportare ulteriori ritocchi per renderlo ancor più efficace, mettendo a disposizione un sistema per la correzione e l’editing avanzato in parte basato su algoritmi di machine learning e di analisi del linguaggio, in parte sull’apporto dei linguisti che hanno collaborato con Microsoft allo sviluppo del progetto. In concreto, Editing invia all’utente suggerimenti per migliorare il testo.

Non un semplice correttore ortografico, ma un assistente che segnala, ad esempio, le frasi poco chiare o le parole complesse. Suggerimenti che permettono di migliorare, quindi, lo stile di scrittura. Editing è un servizio cloud-based e, col tempo, diventerà sempre più efficiente (più dati vengono analizzati, più gli algoritmi di machine learning risultano efficaci).

Entro l’autunno, Microsoft estenderà a tutti gli strumenti per il controllo ortografico e grammaticale di Word il servizio messo a disposizione tramite Editor che, contestualmente, inizierà a contrassegnare con colori differenti le parole o le frasi modificabili / migliorabili: linea rossa ondulata per modifiche ortografiche, doppia linea blu per interventi grammaticali e linea oro tratteggiata per modifiche allo stile di scrittura. 

Outlook, posta importante automaticamente in evidenza anche su Windows, Mac e Outlook for web

Microsoft ha poi scelto di espandere anche alle piattaforme Windows, Mac e Outlook Web, la funzione, già disponibile tramite il client di Outlook per Android e iOS, che mette automaticamente in evidenza le e-mail più rilevanti per l’utente. Il sistema analizza ed apprende dal comportamento dell’utente (che ad esempio apre o cancella, solitamente, posta proveniente da un determinato mittente) e suddivide le e-mail in due sezioni “Evidenziata” e “Altro“.

La seconda novità di Outlook riguarda l’introduzione delle “menzioni”, uno strumento che consente di coinvolgere rapidamente all’interno di una conversazione tramite mail un contatto, senza richiedere- preliminarmente o al termine della composizione della mail – l’inserimento manuale del contatto tra i destinatari della mail. Basta digitare il simbolo “@” all’interno del corpo della mail per far apparire un menu contestuale tramite il quale si può selezionare rapidamente il contatto; l’indirizzo del contatto viene poi aggiunto automaticamente tra i destinatari. 

menzioni

Le menzioni sono disponibili per gli Office Insider che utilizzano Outlook 2016 su Windows o Mac e tramite Outlook Web. La nuova funzione farà il suo esordio anche nei client mobile di Outlook per iOS, Android e Windows 10 Mobile. 

Presentazioni PowerPoint arricchite con Zoom

Ultima novità di Office 365 riguarda l’introduzione di uno strumento che consente di creare presentazioni interattive non lineari. Grazie a Zoom, in altri termini, è possibile realizzare presentazioni che non necessariamente devono rispettare l’ordine sequenziale delle slide, consentendo a chi illustra la presentazione di soffermarsi (zoomandola) su una singola porzione della slide, il tutto senza interrompere la modalità slide show. Zoom, al momento, è riservato agli utenti Office Insider che utilizzano PowerPoint 2016 su desktop. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Bioarchitettura, quando la Cina copia Copenhagen

Bioarchitettura, quando la Cina copia Copenhagen

(Rinnovabili.it) – L’ispirazione arriva da Copenhagen. Era il 2013, in Danimarca una delegazione cinese sta limando gli ultimi dettagli di un accordo siglato con diverse aziende chimiche e farmaceutiche locali. L’operazione prevede la nascita di un polo iper-tecnologico a Nanchino in Cina, che sarà realizzato da compagnie danesi. L’accordo però si allarga fino a includere misure di efficienza energetica e bioarchitettura, non previste originariamente, che la delegazione di Pechino “copia” letteralmente dalla Danimarca.

La parola è decisamente appropriata. Infatti uno dei fiori all’occhiello del progetto della Nanjing High Tech Zone è la copia esatta del Copenhagen Green Lighthouse, un edificio carbon-neutral accorpato al complesso dell’università della capitale danese. Unica differenza è la scala: quello cinese viene costruito 3 volte più grande. Ma con tutte le caratteristiche di greenbuilding dell’originale.

Il progetto viene affidato allo studio Archiland International che realizza un edificio-modello per l’architettura cinese. Si tratta infatti di uno dei pochissimi progetti a bassa o nulla impronta di carbonio presenti sul territorio del colosso asiatico. Anche se è la politica energetica di Pechino che deve necessariamente cambiare per ridurre le emissioni di CO2 e mitigare gli altissimi livelli di inquinamento dell’aria, anche l’architettura può fare la sua parte e funzionare da sprone.

Il Nanjing Green Lighthouse ha una forma circolare che rispecchia l’intenzione di incorporare un design passivo senza però rinunciare all’illuminazione naturale, che lo studio di architettura è riuscito a mantenere sui 200 lux per tutte le aree di lavoro dell’edificio. Deflettori orizzontali servono tanto per regolare il guadagno di calore quanto per la ventilazione naturale. Tecnologie ad alta efficienza energetica permettono poi di abbassare il consumo energetico dell’edificio fino a meno di 25 kWh per mq l’anno: abbastanza perché il fotovoltaico installato renda l’edificio energeticamente autosufficiente. Per migliorare la qualità dell’aria all’interno degli spazi di lavoro, alcune parti dell’edificio presentano diverse pareti verdi.

Autore: Rinnovabili

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Economia

FOMC e TASSI USA: sicuri che ci sia il “nulla di fatto”?

FOMC-StatementQuasi in sordina, oggi è il giorno di una nuova riunione del FOMC. In sordina perché l’attenzione degli operatori è concentrata altrove e non certo su quella che è data come una decisione più che scontata.
Quindi che aspettarsi? Tassi (ovviamente) invariati ma con un appunto sul quadro macroeconomico che è visto in miglioramento. Ebbene si, avete letto giusto. Malgrado questo però, mi aspetto sempre molta cautela nelle parole della Yellen, vista l’incertezza non tanto a livello USA ma soprattutto a livello Europeo, con la Brexit che i mercati quasi hanno dimenticato, e la crisi del settore bancario, che troverà delle maggiori risposte (molto politiche) nei risultati degli stress test di fine settimana (per chi non lo sapesse, gli stress test verranno comunicati al mercato venerdi sera alle ore 22).

Ma attenzione, se questo è quanto possiamo aspettarci dal FOMC, c’è un di più che potrebbe nuovamente affiorare. Se conosciamo bene i nostri polli (sarebbe meglio dire “galline” visto che parliamo della Yellen e del suo pollaio), nel gioco del “tira e molla” tornerà fuori il discorso “aumento dei tassi di interesse”.
Mi aspetto quindi che la buona Janet se ne esca con una frase del tipo:

“…permane l’incertezza a livello globale, ma se le condizioni economiche e finanziarie non solo a livello USA resteranno stabili nei prossimi mesi (quindi se ci sarà la calma apparente sui mercati finanziari, ndr), i dati macroeconomici dovrebbero poter convalidare la tesi di una prosecuzione del percorso di rialzo graduale dei tassi di interesse”.

Ci saranno condizionali ovunque, e non potrà essere che così, sia perché è lo stile della Yellen e sia perché ben poche sono le certezze che ci guidano, ma la possibilità di nuovi rialzi dei tassi non si può certo escludere.
Ma quando?
Se non capita nulla, secondo molti il primo rialzo avverrà a settembre. Ma sarà necessaria la calma sui mercati e soprattutto non ci dovranno essere impatti negativi per eventuali discorsi propedeutici in questa direzione.

Quindi, in conclusione, a luglio tassi fermi, ma vista la congiuntura economica nuovamente positiva, si cercherà di annunciare velatamente la possibilità di futuri prossimi rialzi. Ripeto, annunci molto velati, in modo tale da tastare il polso dei mercati. E poi, tanto si vedrà. Intanto il CESI vi illustra perché vi parlo di un quadro economico migliore delle attese.

GRAFICO CESI USA

cesi-usd-index-2016Se poi però andiamo a vedere il mercato cosa ne pensa, ad oggi, prima del FOMC, scopriamo che solo il 26.4% degli operatori si aspettano un rialzo a settembre (e quasi tutti si aspettano un nulla di fatto a luglio).
Quindi, SE veramente la Yellen se ne uscirà con questo discorso, qualche movimento a livello di mercato non si può certo escludere.
Ma attenzione, questa è la mia view previsionale e potrebbe essere non corretta. Come potrebbe essere non corretto il fatto che solo a marzo 2017 la maggioranza degli operatori (55.9%) vede il primo rialzo dei tassi di interesse.
Il mercato è bello anche per questo, e provare ad esporsi nasconde dei rischi, ma almeno si evita di continuare a parlare del sesso degli angeli e si cerca di essere costruttivi, non credete?

A quando il prossimo rialzo dei tassi FED?

rialzo-tassi-fed-quando-prossimo-rialzo-2016-2017

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Danilo DT

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