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Comprate comprate, che ci sono i saldi ed ora conviene!
Matteo Renzi dovrebbe fare un po’ più attenzione a quello che dice. Posso anche capire che Monte dei Paschi abbia dei forti collegamenti col PD, ma consigliare così apertamente a gennaio di quest’anno (persino in TV) l’acquisto di azioni MPS mi è sembrato quantomeno poco “delicato”.
«Mps è risanata, ora investire è un affare»
(…) Sui Non performing loans ha dichiarato: «Noi studiamo una soluzione, Padoan sta facendo un ottimo lavoro ma il dato è meno grave di quanto percepito dai mercati che comunque fanno il loro gioco». Un concetto ribadito poi in serata in tv, ospite di Bruno Vespa a Porta a porta: l’Italia «non è sotto attacco» e anzi «le turbolenze possono essere un’opportunità». Come nel caso di Mps: «Oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell’affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand. Forse in questo processo che durerà qualche mese deve trovare dei partner perché deve stare insieme ad altri». Partner che sperabilmente saranno italiani, aveva detto Renzi nell’intervista al Sole 24 Ore. Come Ubi banca, di cui si è parlato nelle scorse settimane. (…) (Sole, gennaio 2016)
Raccontaglielo a chi gli ha dato retta e che ha comprato azioni MPS ad un valore di 0.75 €. Ma non è l’unica sparata del nostro Premier, negli ultimi giorni. Non soddisfatto della sua CALL mancata, si cerca una giustificazione, un rimedio, una scusa. Ed ecco arrivare il suo “atto di accusa” nei confronti di tutte le banche del sistema e sul sitema in generale, quasi si volesse fare lo “scarica barile”. Ovvero, è un po’ come se volesse dire: “se siamo in queste condizioni, è anche per colpa vostra!”
(…) Dal punto di vista del governo in Europa stanno cercando di fare dell’Italia un capro espiatorio per giustificare interventi anche sulle banche di altri Paesi. (…)
Ah, allora significa che MPS è solida e che non deve esser ricapitalizzata, che i NPL non rappresentano un problema, che gli stress test saranno una passeggiata e che le banche sono solide e liquide e NON gassose? Inoltre è chiaro che gli altri sono gelosi, sono brutti e cattivi perché ci vogliono far fare il caprio espiatorio magari a vantaggio dei tedeschi… Vi prego, svegliatemi, questo è un incubo….
(…) «La vera questione sono i derivati delle banche Ue». Un riferimento più che esplicito alla Deutsche Bank (che ieri ha lasciato sul terreno il 6 per cento) con i bilanci imbottiti di titoli tossici già al centro dell’attenzione di Bce e degli stress test. (…)
Vero, per carità, Deutsche Bank rappresenta un problema ma distogliere l’attenzione sulla realtà dei fatti con esternazioni che non stanno né in cielo né in terra non ha veramente senso, ancor più se le frasi sono dette da un Capo di Governo.
(…) «I problemi se valgono uno per gli Npl italiani, valgono cento per i derivati di altre banche. Sono certo che le autorità europee dedicheranno la loro attenzione e tutto il loro impegno in questa direzione », ha incalzato Renzi. (…) (IUS)
Chiedo scusa, quindi Renzi chiede aiuto e vuole intercedere per le banche estere che sono imbottite di derivati? Ma cavolo, guardiamoci in casa una buona volta e cerchiamo di ottimizzare il nostro sistema bancario.
Inoltre, caro Matteo, ti pongo una domanda. Facciamo finta che, come da tua richiesta, venga fatta in fretta e furia una ricapitalizzazione di Deutsche Bank e non solo, (visto che, come detto oggi, lo shipping sta mietendo vittime tra le banche teutoniche (VEDI QUI)), secondo te quale sarebbe la reazione dei mercati finanziari? Non ci sarebbe un effetto contagio devastatne anche per il settore italiano? Oppure noi siamo così solidi e orgoglioni da pensare che ne rimarremmo immuni? E soprattutto, quali sarebbero i benefici delle banche italiane (visto che Matteo spinge per la ricapitalizzazione, è auspicabile che nella sua mente pensa di ottenere dei benefici per le nostre banche, spero…)?
Sono sempre più sconcertato da una parte, ma dall’altra capisco anche che se il mondo ormai fa acqua da tutte le parti, è anche perché siamo gestiti da una manica di psicopatici che, cosa molto grave, non hanno ancora capito quali sono le “regole del gioco”, e che quindi possono fare ulteriori danni ad un mercato, quello delle banche, già in estrema difficoltà.
Facciamoci il segno della croce e lasciamo, a questo punto, che la natura faccia il suo seguito (ne parlavano ieri gli amici di I&M in questo post nei commenti, rileggeteli perché sono molto interessanti). Con la consapevolezza che, vista la distanza siderale tra economia reale ed economia “di carta”, la normalizzazione del sistema non potrà certo essere indolore.
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Danilo DT
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Autore: Finanza.com Blog Network Posts