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Sede delle trattative di mercato del Giannino
A leggere i commenti sui social e su Milan Night è ormai da giorni che il tifoso rossonero, sia esso evoluto o meno, si trova in una condizione sempre più precaria e ai limiti dell’incazzatura in stile Hulk. Diciamoci la verità: gli europei sono serviti come valvola di sfogo per molti ed hanno permesso di attendere la famosa firma del preliminare con meno apprensione, ma da domenica sera tutta quella tensione e attesa, mitigata dalle notti pallonare francesi, è riemersa come fosse una gigantesca orticaria che ti assilla senza sosta.
Il carico da novanta alle coronarie dei tifosi milanisti è rappresentato dai soliti menestrelli che sparano nomi nel mucchio (sperando di beccarne uno), inventano trattative, parlano di visite mediche, sorpassi, controsorpassi, catapulte infernali e chi più ne ha più ne metta. Ormai la regola del giornalismo italiano è quella del click, della visualizzazione in più ad ogni costo, con buona pace del decalogo di autodisciplina dei giornalisti sportivi che nella sua premessa recita così:
“nel settore del giornalismo sportivo è maturata l’esigenza di una definizione specifica di norme di comportamento. In particolare per le possibili conseguenze che l’informazione sugli avvenimenti sportivi, specie se caratterizzata da enfasi o drammatizzazioni, può concorrere a provocare.”
Credo che se i giornalisti sportivi osservassero tale premessa, almeno il 50% delle cose da loro scritte verrebbe cestinata direttamente dal loro cervello invece di impestare siti internet, giornali e trasmissioni tv per provocare sensazionalismo e stati d’animo di euforia alternati a rabbia e depressione. In questo mare inquinato da pseudo notizie parecchi tifosi rossoneri si sentono ormai persi perché è ormai chiaro che la pietra angolare su cui potrà basarsi una futura rinascita è una nuova proprietà e l’aleatorietà della data per la firma del preliminare non fa che esacerbare gli animi.
Oggi 12 luglio è la prima data realistica in cui anche i più ben informati ipotizzavano la possibile chiusura dell’accordo in attesa del definitivo closing e sinceramente spero di evitare nuovi rinvii perché la rabbia e l’impazienza di molti monta e non è mai buona cosa. Noi milanisti ormai siamo lost in transaction perché non ne possiamo più, perché la misura è ormai colma da troppo tempo, perché il totale stato di abbandono in cui versano i nostri colori da parte dell’attuale proprietà è sotto gli occhi di tutti. Come può un tifoso non stramaledire l’attuale proprietà per i danni inenarrabili che sta causando da 10 anni a questa parte? Come può un tifoso non stramaledire coloro che scrivono ancora una volta di Kato dandogli credito? La verità è che non può. Ormai perso ed in balia di quei flutti che potrebbero far scomparire la sua passione, il tifoso tenta in tutti i modi di aggrapparsi a una speranza, a un salvagente con la scritta “preliminare”.
Il tifo è così, una questione di cuore che va al di là del raziocinio ed è fatto per sognare, ma in questo momento un rossonero si sente perso perché non trova appigli né punti di riferimento per cui dà fiducia a questo o a quel giornalista sperando che tale persona sia meritevole di tanta attenzione. Molti di noi stanno perdendo il lume della ragione per questa transazione ed è il sintomo più autentico di come questa proprietà e questa gestione rappresentino un disastro di primaria grandezza, un concentrato di inettitudine e superficialità difficilmente eguagliabili. Spero fortemente che la chiusura della trattativa sia alle porte perché ogni tifoso rossonero ha il sacrosanto diritto di non sentirsi perso e abbandonato ed ha bisogno di ritrovare in una società forte un faro da seguire oltre a pretendere un’informazione non schiava delle bizze del plenipotenziario di turno in giro per l’europa a recensire ristoranti.
A sentire le parole dell’agente di “El Chiringuito” GasSosa, il recensore di trippadvisor avrebbe offerto il modico ingaggio di 2,2 mln netti per il suo assistito: parliamo di un giocatore che a Napoli era riserva e che il suo mentore Simeone ha preso in prestito dal Metalist per poi sbolognarlo l’estate successiva. Pacifico che GasSosa non voglia perdere l’occasione di vestire la maglia del Milan, quando gli ricapita?
Siamo sempre lì, lost in transaction, perché un personaggio che fa sempre le foto al ristorante con i procuratori dei calciatori é surreale se poi non li annuncia la mattina seguente, perché un personaggio che intavola e imbandisce trattative in spiaggia alle Baleari é surreale visto che esistono gli uffici per questo, con pc, carta, penna ecc., perché un personaggio che conosce più ristoranti che calciatori e vuol fare il ds é surreale e solo una stampa prona e surreale può non farlo notare.
Chi lo sa, magari negli stessi attimi in cui starete leggendo queste mie righe il Milan verrà venduto con buona pace dei tramezzinati che lodano il recensore super di trippadvisor. Non ci tocca che attendere ed aspettare quel giorno cercando di non perderci in questo marasma senza fine che è l’informazione sportiva gianninesca, capace di lanciarsi con termini roboanti come “blitz” per le gite fuoriporta del famelico condor, per poi tacere come dei perfetti premi pulitzer su cosa sia davvero avvenuto oltre a pennichelle, magnate e bagni in piscina.
Lost in transaction è lo stato d’animo di parecchi rossoneri, ma se tutto va come deve andare saremo noi che con la vendita vedremo parecchi servitori del giannino perdersi all’orizzonte.
Seal
Domani Girone B della fase eliminatoria delle Gianniniadi con sempre tre FDM da votare!
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Categoria: Comunicazione, Mondo Milan
Autore: Milan Night