Author: Redazione Finanza.com Finanza.com Blog Network Posts
Domenica 4 marzo gli italiani sono chiamati a votare per il rinnovo del Senato e della Camera. In Lombardia e Lazio si svolgeranno anche le elezioni per il presidente e il consiglio della regione. I seggi saranno aperti dalle 7 del mattino fino alle 23.
Chi può votare e cosa fare se la tessera è piena o smarrita
Per l’elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto 18 anni, mentre per l’elezione del Senato possono esprimere la loro scelta i cittadini che al 4 marzo hanno compiuto 25 anni.
Per poter votare gli elettori dovranno recarsi ai seggi in cui risultano iscritti ed esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che proprio per le elezioni saranno aperti da martedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, dalle ore 9 alle ore 19, e domenica 4 marzo, giorno della votazione, dalle 7 fino alle 23.
Le schede, ecco perché non si potrà imbucarle nell’urna
Si riceveranno due schede: una rosa per l’elezione della Camera e una gialla per quella del Senato. In Lombardia e Lazio, si riceverà una terza scheda di colore verde per le elezioni regionali. Per la prima volta quest’anno all’interno di ogni scheda è inserito un tagliando antifrode. Questo tagliando sarà dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto si deve consegnare la scheda al presidente del seggio, che dovrà staccare il tagliando antifrode e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna. Per questo motivo, le schede non potranno essere imbucate nell’urna direttamente dall’elettore.
Come esprimere la preferenza e non rischiare la scheda nulla
Ogni scheda ha i rettangoli con il nome e il cognome dei diversi candidati nel collegio uninominale. Per ogni rettangolo sono riportati il simbolo della lista collegata al candidato, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione.
L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato. Oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista collegata.
Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale.
E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
Per le elezioni regionali è invece possibile il voto disgiunto, quindi è possibile votare un candidato presidente e una delle liste ad esso non collegate, tracciando un segno sul nome del candidato presidente e un segno sul simbolo di una delle liste ad esso non collegate.
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