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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 19 Gennaio 2018

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2019/2020

Setup Mensile:
ultimo Dicembre (range 21833 / 22838 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi Marzo

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 2/5 Gennaio, 8/12 Gennaio ( range 21613//23474) [ uscita rialzista ]
prossimi 19/23 Febbraio

Setup Giornaliero
ultimo : 18 Gennaio (range 23438/ 23608 ) [ in attesa ]
prossimi 19, 23,25

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300
ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,
COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606,

Angoli Mensili Gennaio 20750, 21600, 22230, 22730,23210,24100
Angoli Settimanali: 22630, 23120, 23720,24140
Angoli Giornalieri 23277, 23408, 23506,23612,23867

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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Economia

PIL: nel mondo REALE, ITALIA peggio anche della Grecia

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

Il momento particolarmente felice dell’economia italiana viene ovviamente usato anche dalla politica in questi giorni di pre-campagna elettorale. I dati macroeconomici nazionali lasciano trasparire un velato ottimismo che spesso e volentieri sfocia in manifestazioni di semi euforia anche se, a dire il vero, di euforico c’è ben poco.
Un po’ in tutta Europa, che segue al traino il treno USA, ci sono segnali positivi. Benissimo il Portogallo, bene anche la Francia e discreta l’Italia.

(…) Più in generale, ha puntualizzato S&P, la congiuntura di Eurolandia è la «migliore» dal 2009, oggi – ha avvertito – «il vero rischio è esogeno» e si «concentra sulla congiuntura americana». Six ha evocato, tra l’altro, l’ipotesi
di un forte rialzo dei tassi negli Stati Uniti e un possibile «shock obbligazionario». (…) [Source] 

Poi però anche chi la pensa in modo diverso. E sono sempre loro, qui menagrami della CGIA di Mestre che come sempre vedono il bicchiere “mezzo vuoto” e ci raccontano il solito quadro preoccupante.

(…) Gli ultimi dati di previsione elaborati dalla Commissione europea per il 2018 sono molto indicativi: il nostro Pil reale è destinato ad aumentare dell’1,3 per cento. Tra tutti i 27 paesi Ue monitorati, nessuno conseguirà una crescita più contenuta della nostra. La Grecia, ad esempio, che solitamente è il fanalino di coda europeo, quest’anno aumenterà la propria ricchezza del 2,5 per cento, mentre la Francia segnerà il +1,7 per cento, la Germania il +2,1 per cento e la Spagna il +2,5 per cento. E anche i consumi delle nostre famiglie (+1,1 per cento) e quelli della Pubblica amministrazione (+ 0,3 per cento) registreranno le variazioni di aumento tra le più striminzite in tutta l’Ue. Inutile girarci intorno. È un risultato molto preoccupante, visto che la somma dei valori economici di queste due componenti costituisce l’80 per cento circa del nostro reddito nazionale totale.“ (…) [Source] 

In realtà, per essere onesti, dobbiamo ammettere di godere della “luce riflessa” generata dal sistema perché fosse solo per noi ci sarebbe ben poco da ridere. Strutturalmente non vedo al momento particolari segnali di ripresa e anche i dati sul lavoro, pubblicati qualche giorno fa e dal sottoscritto ripresi in questo post, non ce la raccontano proprio giusta.
Forse il grafico che più rappresenta questo momento di particolare ripresa fittizia è questo.
Parliamo di PIL reale, ovvero di quanto nell’effettivo è cresciuto il prodotto interno lordo. E vi farà sicuramente piacere (eufemismo) sapere che ad oggi siamo addirittura peggio messi della Grecia, che prima avrà sicuramente avuto una “bolla” che poi si è ridimensionata ma a conti fatti…sta sopra di noi. Ancora.

Grafico PIL reale (1995-2017)

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Economia

FTSE Mib, correzione già finita? Intanto Moncler si muove verso nuovi massimi

Author: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

Analisi tecnica FTSE Mib, Moncler, Ferragamo | tradingideas

Piazza Affari. Nuovo slancio rialzista per Piazza Affari in apertura. L’indice FTSE Mib proviene dal disimpegno delle due sedute precedenti e per un consolidamento efficace delle posizioni dovrà prima superare le resistenze di area 23.600 punti. Solo oltre questo livello il mercato potrebbe valutare di spingersi verso i massimi del 2015.

Focus lusso. Impostazione positiva per Moncler, ieri la miglior blue chip del listino. Il titolo mantiene a vista gli attuali massimi assoluti dopo aver rimbalzato con efficacia dai supporti di area 25 euro. Monitorare anche Salvatore Ferragamo, alle prese con area 22 euro che potrebbe rappresentare un trampolino di lancio verso gli obiettivi a 22,26 e 22,56 euro.

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Economia

[999] Counterfeiting: The Bigger Picture


Counterfeiting is a massive problem that ranges from high end goods to low-end products; Manila Chan and Bart Chilton discuss this global threat with Lara Miller from the IACC. GE could be broken up as it struggles with money problems; Ashlee Banks has the details. Jeffrey Tucker talks Bitcoin and Natasha Sweatte talks about the economic impact of mudslides. Follow us on Twitter:
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Economia

AMERICA: UNA CRESCITA MODESTA E MODERATA!

Author: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

Oggi il vice Draghi, un certo Constancio, un portoghese qualunque che viene utilizzato dalla BCE per far arrivare i messaggi al mercato ha dichiarato che qualcuno sta facendo male i suoi conti sulla politica monetaria della banca centrale europea…

BCE, Costancio frena su un imminente cambio di politica monetaria

Secondo Constancio modificare alcuni aspetti della comunicazione “non vuol dire che la politica monetaria non continuerà ad essere molto accomodante ancora per molto tempo. Non vediamo rischi di inflazione. Non dovremmo soffocare la crescita troppo presto”.

Quanto al destino del piano di acquisti di titoli oltre la scadenza di settembre“pochi mesi in più o in meno non fanno molta differenza. Mi limiterei a dire che nella successiva parte del programma dovremo procedere con cautela, cioè, gradualmente”.

Bce, Constancio: mercati molto calmi su Italia,prevarrà buon senso

“Non sta a me commentare programmi elettorali. Quello che osservo – ha detto in una intervista a La Repubblica – è che i mercati sono molto calmi e sembrano non credere che i rischi che elenca si possano materializzare”.

Il riferimento è ai propositi di tenere un referendum sull’euro, di cancellare la riforma Fornero o il Jobs Act, che secondo i calcoli del quotidiano costerebbero 200 miliardi di euro. “Credo che i mercati si aspettino che, alla fine, il buon senso prevarrà – ha aggiunto Constancio -. Più in generale, se guardo anche a Paesi come il mio, o la Grecia, con livelli molto alti di debito, ritengo che sarebbe importante proseguire sulla via delle riforme”.

Direi che non sono tanto i mercati a stare calmi, quanto le banche centrali a comprare, comprare e ancora comprare di nascosto per tenere tutti calmi.

A Wall Street, continuano a sfornare cappellini con il record, 26.000 per il Dow Jones e 2800 per l’indice S&P500 e la bolla continua a gonfiarsi, come vi raccontiamo da tempo, con l’aiuto di banchieri centrali, gestioni passive e analisti ed economisti prezzolati che vi raccontano che è tutto sostenibile, mentre un gregge di idioti compra mercati che scontano rendimenti negativi per i prossimi dieci anni con dividend yield del 2 % mentre il biennale americano, i titoli del tesoro rendono lo stesso tasso.

Tutto ciò che sale, prima o poi scende alla stessa velocità, lo dice la storia, il riferimento a quello che sta accadendo al mondo delle cryptovalute è puramente casuale, Voi sapete che io non parlo di ciò che non conosco.

Io so solo che questo mercato scenderà molto velocemente all’improvviso, non so quando e che la crisi del 2008 verrà ricordata come una passeggiata nel parco con picnic al confronto.

Ciò che invece conosco è che in America è tutto modesto o moderato come racconta il Beige Book uscito ieri, il libretto della fede della FED…

Fed, Beige Book: economia Usa cresce a ritmo modesto-moderato

Per quanto riguarda il lavoro la maggior parte dei distretti ha affermato che i salari sono aumentati ad un ritmo modesto. Alcuni distretti hanno osservato che le imprese stavano aumentando i salari in una gamma più ampia di settori e posizioni rispetto alla precedente relazione. Alcuni distretti hanno riferito che le imprese prevedono un aumento dei salari nei prossimi mesi.

Ricordo solo che negli ultimi tre anni hanno dichiarato che i salari sarebbero aumentati e che le aziende in ognuno di questi anni dichiaravano che avrebbero aumentato gli stipendi, poi alla fine sappiamo come è andata a finire.

Nel documento la banca centrale Usa ha spiegato che i datori di lavoro continuano ad avere difficoltà nel trovare lavoratori qualificati e che i salari stanno crescendo in modo “modesto”, cosa che suggerisce un tenue aumento delle pressioni inflative dopo un 2017 in cui sono state praticamente assenti. (America24)

Per chi si esaltato per i dati della produzione industriale suggerisco di calmarsi visto che i mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso e i i volumi di produzione sono stati molto modesti, con un guadagno mensile di solo lo 0,1 percento e un aumento su base annua di un 2,4 percento molto modesto.  I beni non durevoli sono diminuiti dello 0,1% nel mese mentre la produzione di materiali da costruzione, nonostante la forza di altre letture nel settore, è rimasta invariata.Il resto come sempre chiacchiere da bar!

La sostanza è che tra un record e l’altro è tutto modesto o moderato, ma ora aspettiamo gli effetti della famigerata riforma Trump che portano ad alcune nuove dichiarazioni…

Apple sembra intenzionata a rimpatriare in Usa la montagna di cash che fino ad ora ha parcheggiato all’estero. Il gruppo ha infatti annunciato di aspettarsi il versamento di circa 38 miliardi di dollari per effetto della riforma fiscale approvata in Usa prima di Natale e che prevede una nuova aliquota del 15,5% proprio per quel rimpatrio. Data l’aliquota e la cifra indicata da Apple, si deduce che il gruppo intende riportare in patria 245 miliardi di dollari. Stando a un documento depositato presso la Sec, l’equivalente americano della Consob italiana, alla fine dello scorso settembre Apple deteneva al di fuori dei confini Usa 252,3 miliardi di dollari. America 24

Quello che accadrà finanziariamente lo abbiamo già scritto nell’ultimo manoscritto, le leggende metropolitane che raccontano che tutti i profitti delle aziende americane sono già stati trasformati in dollari, faranno i conti con la realtà.

Ford Motor tira il freno a mano in borsa. Il titolo del secondo produttore di auto di Detroit dopo General Motors perde il 7,4% a 12,10 dollari, pari ai minimi intraday. A pesare è il taglio da parte del gruppo delle stime sui profitti operativi per azione nel 2018: un aumento dei costi delle materie prime e tassi di cambio sfavorevoli contribilanceranno gli sforzi volti a tagliare i costi e la domanda di pickupo truck che garantiscono alti margini di guadagno. Diversamente da General Motors, che ieri aveva comunicato di aspettarsi svalutazioni per 7 miliardi di dollari dovute alla riforma fiscale Usa, Ford non si aspetta alcun impatto da quella legislazione. America 24

Quindi la questione sugli effetti della riforma fiscale è piuttosto complessa, quello che è certo è che decine e decine di aziende ha già dichiarato che utilizzeranno questi utili per ricomprare azioni proprie e questo non potrà fare altro che stabilizzare o sostenere i mercati come abbiamo scritto nel fine settimana, fino al grande appuntamento con la realtà, la prossima tempesta perfetta.

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