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Piazza Affari: FTSE Mib all’attacco di quota 23mila punti. Massimi storici per CNH Industrial

Author: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

analisi tecnica FTSE Mib, Ferrari, CNH Industrial | tradingideas

Piazza Affari pronta al test delle resistenze psicologiche e grafiche a 23mila punti. L’indice FTSE Mib sembra intenzionato a finalizzare il movimento rialzista partito ad inizio anno con il rimbalzo da quota 22mila punti. Nel frattempo, il rally di FCA ha spinto anche i titoli Ferrari e CNH Industrial.

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[994] The Big Business of News


News is big business; Correspondent Ashlee Banks breaks down the numbers and the statistics when it comes the business of news. China and Airbus have reached a deal on some new planes, Alex Mihailovich has the story from Canada. Ransoms aren’t a new way to extort money but the criminals are getting smarter using softer called Ransomware. Todd Shipley discusses with host Bart Chilton. Follow us on Twitter:
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Lavoro e welfare aziendale: si rischia di rimanere indietro

Author: Redazione Finanza.com Finanza.com Blog Network Posts

Il welfare aziendale assume sempre maggiore importanza nel rapporto tra azienda e indipendenza ma c’è ancora troppa confusione e le iniziative sono spesso in ordine sparso e quindi poco efficaci

I soldi non sono tutto. Potrebbe essere il leitmotiv delle contrattazioni salariali tra azienda lavoratori. Perché, oltre al vil denaro, sempre più spesso le imprese propongono pacchetti di benefit ai loro dipendenti. La stessa legge di Bilancio 2018 precede la possibilità che i datori di lavoro possano inserire, nell’ambito dei loro programmi di welfare aziendale, l’abbonamento per bus, metro o treni utilizzati per raggiungere il posto di lavoro.

L’epoca del welfare aziendale, chiamato a sostituire in molti casi un welfare pubblico sempre più povero di risorse (tra i benefici anche pacchetti e assicurazioni sanitarie), stenta però a decollare davvero.

Secondo l’indagine Benefits trends survey di Willis Towers Watson, nonostante siano considerati aspetti fondamentali di una corretta politica aziendale volta ad attrarre nuovi talenti, il 58% delle aziende dell’Europa occidentale dichiara di non aver pianificato una strategia in tema di salute e benessere per i propri dipendenti. Non solo, ma appena il 25% dei datori di lavoro considera queste tematiche dei punti cardine del proprio modello organizzativo e del proprio codice etico.

Si rischia di rimanere indietro

Troppo poco, quindi, che rischia di trasformarsi in troppo tardi. La lotta per accaparrarsi i migliori talenti non si vince più solo con l’offerta salariale, tra l’altro più costosa per l’azienda stessa, ma anche dal mettere a disposizione pacchetti completi e costruiti su misura dei dipendenti. Lo sottolinea Cesare Lai, responsabile welfare e benefits per l’Italia di Willis Tower Watson:

“Salute e benessere dei dipendenti sono temi cari ai vertici aziendali e di conseguenza viene riconosciuta l’importanza di un pacchetto benefit competitivo e completo. Vi sono evidenti collegamenti fra un piano benefit strutturato e ben comunicato, con l’engagement e produttività”.

L’equazione più benessere più produttività è quindi vincente. E le aziende lo sanno visto che il 57% di quelle coinvolte nello studio considera lo stress come il problema principale mentre il 27% è preoccupato per la mancanza di attività fisica e il 57% dichiara che un pacchetto di benefit aiuta sia in termini di attraction che di retention dei dipendenti.

Cosa succede in Italia

In Italia le aziende sono preoccupate. È quanto emerge dall’indagine di Wtw. Mancano una chiara strategia da parte dei datori di lavoro e un engagement da parte dei dipendenti.

“Troppe aziende – riprende Lai – non hanno una chiara conoscenza di quanto stanno spendendo e della ragione per cui lo stanno facendo. Al fine di evitare di porre in essere un mosaico mal gestito di iniziative per la salute e il benessere, è importante riunire queste per creare una strategia di benefit allineata, completa e con costi ben ragionati, che sia poi comunicata per attrarre e coinvolgere il personale”.

I risultati dell’indagine confermano il quadro appena descritto. Per le aziende italiane le principali sfide per i prossimi anni sono la crescita nei costi dei benefit (64% dei datori di lavoro a fronte del 55% dell’area Emea), l’impatto dei cambiamenti normativi e il cambiamento dei benefit obbligatori (50% versus 35%) e la disponibilità di un budget insufficiente per realizzare i cambiamenti necessari nei piani di benefit (44% a fronte del 40%).

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 10 Gennaio 2018

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ in attesa ]
prossimo 2019/2020

Setup Mensile:
ultimo Dicembre (range 21833 / 22838 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi Marzo

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 2/5 Gennaio ( range 21613//22762) [ uscita rialzista ]
prossimi 8/12 Gennaio

Setup Giornaliero
ultimo : 8 Gennaio (range 22704/ 22899 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 10,15,16

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300
ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,
COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606,

Angoli Mensili Gennaio 20750,21600, 22230, 22730,23210
Angoli Settimanali: 21980,22550, 22850, 23450
Angoli Giornalieri 22680, 22823, 22918, 22974, 23149,23252

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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THE BIG PICTURE: il grande rally (ed i multipli non impossibili)

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

THE BIG PICTURE: il grande rally (ed i multipli non impossibili) | IntermarketAndMore

Premessa. Dite quello che volete ma tanto in borsa comandano gli utili societari. La politica monetaria ha fatto moltissimo, soprattutto nel bene per quanto riguarda le borse e non certo nel male, vista la performance accumulata.
Pensate anche agli effetti indiretti, tipo il denaro usato per M&A, buy back e tutto il resto. Un mix di elementi che concretamente ha aumentato la redditività del mercato azionario, giustificandone la performance.
Ed è sorprendente quanto è stata costante ed importante.
Il grafico di JP Morgan che mi presento dice veramente tutto.

Cosa è estremamente interessante? Scoprire non tanto che abbiamo fatto a Wall Street il 300% dai minimi ma che certi multipli non sono nemmeno così abominevoli.

Il confronto con la bolla internet è fin troppo immediato e notiamo che rispetto ad allora il confronto è ancora a favore di questo trend che quindi, potrebbe anche continuare. Ma a quali condizioni? Che vengano mantenute le promesse e le aspettative. Tutto qui. Nessuno e dico nessuno può seppellire questo trend se le promesse di crescita degli utili verranno mantenute. Cosa può veramente cambiare le carte in tavola è ancora la FED che, in un momento di particolare difficoltà legato ad un IMPREVISTO oggi imponderabile (inflazione?) deve reagire in modo più violento in ambito restrittivo sorprendendo il mercato. In caso contrario nulla vieta alla borsa USA di continuare il rally. Per ora.

GRAFICO Utili previsti a Wall Street per il 2018.

ALIAS: le promesse che lo SP500 deve mantenere.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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