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Nicola Sturgeon on Austerity @ #INET2017

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riforma per l’Inps, così si può cambiare il presidente

La riforma della governance dell’Inps ha subito una improvvisa accelerata e potrebbe andare in vigore addirittura dopo la legge di bilancio. I maligni mormorano che è un modo elegante per cambiare l’attuale presidente dell’ente di previdenza senza arrivare ai sistemi brutali utilizzati per il governatore della Banca d’Italia. Metodo che al momento ha avuto l’unico effetto di rafforzare Visco. Ma un elemento diciamo così neutro in favore dell’accelerazione, è costituito dalla scadenza della consiliatura dell’attuale Civ. Il Consiglio d’Indirizzo e Vigilanza ha terminato il suo mandato  e molti auspicano come cosa opportuna  che per il nuovo giro si partisse dopo un’attenta revisione dei meccanismi di funzionamento della macchina che eroga gran parte del welfare italiano, quello previdenziale ed assistenziale, praticamente tutto.
Richiesta da tempo, promessa dal Governo Letta all’indomani delle dimissioni di Antonio Mastrapasqua, sembra giunto finalmente il momento della riforma degli assetti di governo degli enti di previdenza ed assicurativi, in primis l’Inps e l’Inail.
Riforma  sollecitata già dai tempi della soppressione dell’Inpdap;  nel 2012 c’era stato anche un “avviso comune” in materia fra Cgil Cisl Uil e Confindustria. Tutti avevano applaudito, ma non se ne era fatto mai niente, anche perchè da parte governativa si temeva di perdere la presa sull’Istituto a favore dei sindacati che erano usciti dai Consigli d’Amministrazione all’epoca di tangentopoli optando per il sistema duale. Ora la cosa sembra più concreta perchè l’attuale sistema ha ampiamente mostrato tutti i supi limiti  tanto  da  far parte della” fase due” nel confronto governo sindacati sulla  riforma complessiva delle pensioni. Bisogna avere comunque molto ottimismo perché come insegna la storia, fra il dire ed il fare c’è in mezzo il mare!
L’esperienza realizzata in questi anni nel governo degli Enti previdenziali pubblici ha
evidenziato la necessità di un intervento normativo pur confermando il modello duale. Il modello duale prevede un organo di indirizzo e controllo ed un organo di gestione. Detta in questo modo  sembra facile ma non è così. Di fatto l’ente è governato dal presidente-padrone che formula  gli indirizzi, li gestisce e se li controlla. Non dimentichiamo che i flussi finanziari dell’Inps ammontano  a  qualcosa come 800 miliardi di euro!
. Secondo molti la governance si dovrebbe articolare  in maniera diversa con un effettivo bilanciamento dei poteri, ripristinando subito il consiglio d’Amministrazione, primo passo per evitare un uomo solo al comando. Il CdA dovrebbe durare in carica 4 anni e i suoi componenti  confermati una sola volta. Esso  potrebbe essere composto da 3 a 5:membri ed eleggere al suo interno il Presidente.
.Il presidente, nominato  previo parere delle Commissioni Parlamentari dovrebbe avere il placet del nuovo Civ.  In assenza del parere o in caso di dissenso del CSV, il presidente si nominerebbe lo stesso, ma la consiliatura  sarebbe viziata in partenza che determinerebbe molte “incomprensioni” future.

Consiglio di Strategia e Vigilanza
Il nuovo assetto dovrà vedere rafforzato il ruolo e i poteri di indirizzo e vigilanza dei CSV (ex CIV), anche attraverso maggiori strumenti ed una migliore possibilità di accesso diretto ai dati ed alle informazioni.
Il CSV dovrebbe essere composto, pariteticamente, da 9 componenti in rappresentanza dei sindacati dei lavoratori e 9 in rappresentanza delle associazioni delle imprese e
durare in carica 4 anni con possibilità di riconferma per  una sola volta.
Il CVS:
• delibera le linee di indirizzo generale dell’Ente inviandole al CDA che definisce
il piano pluriennale di amministrazione dell’Ente;
• delibera gli obiettivi strategici annuali ed approva il bilancio preventivo ed i
documenti connessi, il rendiconto trimestrale ed annuale, il piano della performace, i piani di investimento e disinvestimento.
• nomina gli Organismi indipendenti di valutazione;
Ha competenza esclusiva di autoregolamentazione della propria organizzazione
interna e le strutture con le quali esercitare le funzioni proprie.
Il problema che definisce il “peso” del potere nell’ente si potrà verificare in caso di disaccordo tra CDA e CSV in tema di bilancio e rendiconto.  Se non c’è uniformità di vedute, il Ministero del Lavoro, sentiti i due organi coinvolti, formula le proprie osservazioni finalizzate all’approvazione del bilancio. Se non vi riesce si dovrebbe dimettere il Cda o almeno il presidente. Ogni altra soluzione confermerebbe la supremazia del presidente del cda, ma è anche vero che esso non può stare sotto “schiaffo” del CSV. Il nocciolo del problema delle capre e dei cavoli sta tutto qua. È inutile girarvi intorno.
A fine mandato il Consiglio presenta la Relazione di Fine Consiliatura alla Commissione Bicamerale.
Organismo indipendente di valutazione.
L’OIV, nominato dal CSV, riferisce direttamente al Consiglio ai sensi all’art. 14 del
decreto legislativo 150/2009.
Collegio dei Sindaci
Per i rilevanti adempimenti da svolgere il Collegio dei sindaci dell’Inps non può essere
composto da un numero di componenti inferiore a 5.
Direttore Generale
Il Direttore generale è nominato dal Governo, sentito il CSV e dura in carica 5 anni, rinnovabile una sola volta.
Il Direttore può assistere alle sedute del Consiglio di indirizzo e vigilanza, ha la
responsabilità dei risultati e degli obiettivi fissati oltre naturalmente a sovraintende al personale e all’organizzazione dei servizi, assicurandone l’unità operativa.

Comitati Provinciale e Regionali
.Una questione che sembra marginale o una semplice occupazione di poltrone di seconda fila è quella relativa alle competenze e alle funzioni dei Comitati regionali e provinciali. Per stabilire o rinsaldare un collegamento funzionale sempre più stretto fra l’Inps e gli stakeholder anche in relazione ai compiti sempre più ampi affidati in questi ultimi anni all’Inps, sempre più orientati ad un rapporto con le realtà sociali ed istituzionali dei territori, occorre non solo confermare i Comitati Provinciali e Regionali, ma dare ad essi una reale valorizzazione e possibilità di incidere nelle decisioni e scelte che attengono al territorio di riferimento. Per questo la legge sulla governance dovrebbe prevedere una specifica delega al Ministero del Lavoro.

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Autore: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts

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FCA, la tenuta dei supporti a 14 euro ha favorito un veloce recupero

Partenza interlocutoria per Piazza Affari. L’indice FTSE Mib tenta un timido breakout rispetto alla tendenza mostrata nel mese di ottobre, ma conferme in tal senso arriverebbero solo su spunti rialzisti oltre quota 22.456 e 22.500 punti nel corso della settimana.

Sotto la lente. Due titoli molto chiacchierati a Piazza Affari, che domani dovranno affrontare la prova dei conti trimestrali al 30 settembre. Saipem viene da una brusca flessione, frutto del mancato breakout delle resistenze statiche a 3,678 euro. Il momentaneo recupero favorito dalla tenuta dei supporti a 3,30 euro potrebbe favorire un rialzo delle quotazioni, salvo spiacevoli sorprese che potrebbero arrivare dai numeri del trimestre.

FCA, titolo preda di alleggerimenti fisiologici la scorsa ottava tenta al reazione dopo aver testato i supporti a 14 euro. In direzione rialzista, un primo segnale di rafforzamento delle del quadro grafico potrebbe essere generato dall’approdo a 14,53 euro in un primo momento e 15,05 euro successivamente.

Immagine anteprima YouTube

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Autore: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

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Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 24 Ottobre 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Agosto (range 21329 / 22065 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Ottobre, Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 9/13 settembre ( range 22261//22564 ) [ uscita ribassista ]
prossimi 30 Ott/ 3 Nov, 13/17 Nov

Setup Giornaliero
ultimo : 20/23 Ottobre (range 22165/ 22441 + event est ) [ in attesa ]
prossimi 26,30

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Ottobre 20750, 21650, 22400, 23100/23200
Angoli Settimanali: 21830, 22180, 22700, 23100,
Angoli Giornalieri 22093, 22213, 22380, 22405, 22542,22620,

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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WALL STREET: never ending story!

wall-street-fear-index

Ormai il leitmotif è noto. Mercati che continuano a crescere ed aggiornano i massimi storici. Il grado di confidenza resta a livelli altissimi. E la festa continua e sembra non volersi fermare…mai. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, nei mercati finanziari internazionali, è proseguito inarrestabile il sentimento bullish degli ultimi mesi. A livello macro, pur in presenza di una discreta crescita economica, non sembra che esistono elementi così positivi da giustificare l’ottimismo oggi imperante sui mercati. A livello micro, ossia a livello di bilanci delle singole imprese, invece, i mercati scontano previsioni di crescita degli utili aziendali davvero notevoli, addirittura superiori al 10 % nei prossimi 12 mesi. E’ pertanto evidente che siamo di fronte ad un incremento notevole della produttività aziendale, indotta sia dagli straordinari progressi tecnologici che dalle speranze di prossime ingenti riduzioni della corporate tax.

Lo scenario intermarket, forse è più scettico, e per il momento, non segnala, particolari novità. Il dollaro index, dopo molti mesi di storni, prosegue nel suo moderato rimbalzo, in quest’ultima ottava cresce infatti dello 0,66 % e si riporta a quota 93,67. Le commodities, invece, si mostrano molto più caute, negli ultimi 2 mesi rimbalzano anch’esse, ma solo di un modesto 2,7 % in termini reali. Negli ultimi 12 mesi, invece, il saldo resta negativo, ossia pari ad un – 5,6 %. Saldo che pone ancora molti interrogativi sull’entità della crescita economica a livello globale. Notizie più incoraggianti, questa settimana, giungono invece dal mercato obbligazionario. I rendimenti dei bond decennali Usa, infatti, lievitano di ben 11 bps, e risalgono sino a quota 2,39 %. I rendimenti dei bond a 2 anni, crescono anch’essi di 9 bps, e raggiungono quota 1,60 %. La yield curve Usa, pertanto, risulta meno inclinata degli scorsi mesi, ma il tempo dell’appiattimento e della prossima recessione Usa appare ancora molto distante. Le notevoli prospettive di crescita degli utili aziendali, superiori, come detto, al 10 % nel prossimo anno, alimentano invece l’inarrestabile bull market dei mercati azionari.

Anche in quest’ultima ottava registriamo, infatti, nuovi record storici su tutti gli indici Usa. In particolare il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, cresce dello 0,86 % e raggiunge quota 2575,21 punti. Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 38.869
Large Traders : + 51.251
Small Traders : – 12.382

Non muta, quindi, la favorevole configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, che asseconda, ormai da lungo tempo lo straordinario, ed ormai storico, bull market dell’equity Usa. In quest’ultima ottava registriamo variazioni, nelle posizioni dei diversi operatori, davvero esigue, pari a soli 1.840 contratti. In particolare, gli Small Traders non si smentiscono neanche questa volta, confermandosi operatori contrarian, cedono l’intero lotto dei 1.840 contratti long, e consolidano ulteriormente la loro attuale ed inopinata posizione Net Short. I Large Traders, invece, si confermano operatori trend following, acquistano infatti altri 1.497 contratti long, e consolidano, sopra le cinquantamila unità, la loro solitaria e pingue posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, appaiono molto tranquilli, si limitano infatti ad acquistare i residui 343 contratti long, e confermano la loro abituale posizione di copertura, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, davvero molto esigue, non denunciano particolari preoccupazioni tra gli operatori.

La circostanza che siano solo le mani forti ad acquistare evidenzia un qualche squilibrio presente sui mercati. Squilibrio che potrebbe indurre una pausa all’attuale up-trend, e magari una mini-correzione. Pausa che non minerebbe, comunque, l’attuale up-trend dei mercati azionari che resta tuttora solido e ben impostato. Infatti, oltre ai motivi macro e micro economici particolarmente favorevoli evidenziati in premessa, questo inarrestabile bull market dei mercati azionari, a differenza di quanto accaduto nel 2000 e nel 2008, è accompagnato dall’incredulità e dallo scetticismo della stragrande maggioranza del pubblico retail. Ed e’ proprio quest’ultima circostanza, testimoniata dalla persistente posizione Net Short degli small traders, che mi fa ritenere che l’attuale fase rialzista dei mercati azionari sia destinata a proseguire ulteriormente, e che la stessa sia ancora molto lontana dal suo esaurimento. Credo che molti notissimi analisti, come ad esempio Marc Faber, dovranno nei prossimi mesi ammettere di essersi ancora una volta sbagliati sulla durata nonché sulla natura di questo straordinario, ed ormai storico, bull market dei mercati azionari Usa e mondiali. Anch’io, molto più modestamente, avevo, come ricorderete, un target di rialzo annuo minore di quello attuale, ossia pari a 2.430 punti per l’S&P 500, ma il mercato mi ha parzialmente smentito, andando già molto aldilà di tale quota, e non ho potuto che prenderne atto.

Futuro prossimo che si prospetta, quindi, ancora positivo per i corsi azionari, che, come sempre, cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio dell’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva pari al + 17,71 %. Performance che premia la mia view positiva, inferiore, però, a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 18,08 %. Una sotto- performance lieve, dello 0,37 %, che non fà venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che nei precedenti 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. In perfetta coerenza con l’analisi sopra esposta, questa settimana, innalzo dall’80 all’85 % le mie posizioni long ed riduco, nel contempo, dal 20 al 15 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net Long pari al 70 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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Autore: Lukas Finanza.com Blog Network Posts