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guida di eToro alle ICO

Articolo in collaborazione con eToro

Dall’introduzione del Bitcoin a oggi, l’industria blockchain sta crescendo a una velocità incredibile. Non è solo la tecnologia a maturare così rapidamente, ma anche il numero delle start-up che operano in questo settore e le opportunità per gli investitori che decidono di puntare sul mercato delle criptovalute.

Per molti, infatti, l’investimento in tale segmento rappresenta la novità di maggiore impatto nell’intero settore digitale, e i progetti di crowd funding alle imprese che vi operano dei fenomeni cui guardare con interesse.

ICO sta per “Offerta di Moneta Iniziale” (Initial Coin Offering) e concretamente indica un’operazione di crowd funding per start-up e iniziative imprenditoriali basate sulle criptovalute. Attraverso l’ICO è possibile investire in un nuovo progetto cripto e acquistare dei token. Il team della start-up utilizza quei fondi per sviluppare la sua idea; chi investe, invece,  trae vantaggio vedendo crescere il valore, e  di conseguenza il prezzo, dei propri.

Le ICO hanno registrato un’accelerazione negli ultimi due anni e stanno attirando investimenti anche consistenti. Ma è davvero così profittevole puntarci? Ecco quali sono le principali dieci “cose da sapere” per chi desidera aderire a una ICO e investire nelle valute virtuali.

1) Benefici reciproci

Un’ICO è un ottimo modo per le start-up di accumulare fondi al fine di sviluppare il proprio progetto imprenditoriale. Permette inoltre agli investitori di puntare su una nuova idea e vendere in un secondo momento – ottenendo un profitto – qualora la start-up riscuota successo.

2) ICO contro IPO

Le ICO vengono spesso paragonate alle IPO (Initial Public Offering), probabilmente perché queste ultime sono più conosciute. In realtà vi sono delle differenze sostanziali. Quando si acquistano delle monete attraverso un’ICO, infatti, non si ottengono delle azioni di una società, ma dei token a un prezzo che può risultare molto basso.

3) Crowdsale

Proprio questa differenza tra ICO e IPO, o meglio, tra i loro metodi di raccolta di fondi, un’ICO viene talvolta denominata “Crowdsale”. La società vende infatti le proprie criptovalute al fine di raccogliere dei capitali, di solito in cambio di Bitcoin, Ethereum o dollari USA.

4) Il primo

Il primo a lanciare un’ICO è stato Mastercoin nel 2013, che si è assicurato 5 milioni di dollari in Bitcoin attraverso la vendita dei propri token.

5) Il più grande

Molte società hanno seguito l’esempio di successo di Mastercoin. Ethereum ha raccolto 18 milioni di dollari nel 2014. La piattaforma di gestione imprenditoriale basata sull’Ethereum Aragon ha incassato quasi 25 milioni di dollari in soli 15 minuti nella sua ICO del maggio 2017. Un mese dopo Bancor, che consente la creazione di smart-token, ha raccolto l’incredibile cifra di 150 milioni di dollari. Record destinati a essere infranti!

6) Come funziona

Una start-up che desidera raccogliere fondi attraverso un’ICO stabilisce prima di tutto un insieme di specifiche iniziali del prodotto e il suo codice prototipo. Il progetto imprenditoriale deve chiarire in cosa consiste l’idea, il potenziale valore, quanti soldi sono necessari per l’avvio, quanti dei token virtuali saranno destinati al team della start-up e ai primi investitori, quanto tempo durerà l’ICO e così via.

7) ICO ‘Fallite’

Se la start-up in erba non ha ottenuto l’importo minimo necessario a proseguire la propria attività, i soldi vengono restituiti a coloro che hanno sostenuto il progetto e l’ICO fallisce. Ovviamente la start-up può in un secondo momento riorganizzarsi, rafforzare il proprio progetto ed eseguire un’altra ICO quando ritenuto opportuno.

8 ) Regole e normative

A differenza di una IPO, vi è poca o nessuna regolamentazione governativa di una ICO. Ciò ha portato al lancio di numerosissime ICO, che possono rappresentare molte opportunità di investimento e sviluppo della tecnologia blockchain, ma che possono allo stesso tempo favorire un ambiente in cui operano hackers e scammers.

9) Truffe

I numeri da capogiro della crescita di Bitcoin e Ethereum possono attrarre l’interesse di molti e possono portare parallelamente dei truffatori ad approfittarne. È facile infatti mettere online una manciata di pagine web visivamente impressionanti, riempirle con una prosa di marketing ambiziosa e poi “prendere i soldi e scappare”.

10) Investi con sicurezza

I dettagli cui prestare attenzione quando si guarda a un’ICO sono un progetto valido con una tabella di marcia dettagliata e realistica, trasparenza – mediante frammenti di codice o versioni beta – e, idealmente, un certo livello di supporto all’idea da parte della comunità di riferimento.

All’interno della community eToro – che a oggi conta circa 6 milioni di utenti in tutto il mondo – vi è già un buon numero di trader esperti nelle criptovalute, in grado di fornire consigli e opinioni utili a quanti volessero conoscere meglio il settore e decidere di investirci.

Tutte le operazioni di trading comportano rischi. Rischia solo il capitale che sei disposto a perdere. Le informazioni di cui sopra non sono da ritenersi un consiglio d’investimento.

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Autore: Redazione Finanza.com Finanza.com Blog Network Posts

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[942] Growing Debt: India and China


China has kicked off its twice-a-decade Communist Party meeting and Boom Bust correspondent Bianca Facchinei reviews what we’ve learned from the first day. Marshall Auerback joins host Lindsay France as we discuss the debt problem that China and its neighbor India are facing. IWF’s Director of Policy, Hadley Heath Manning is back to discuss the recent presidential moves on Obamacare. Follow us on Twitter:
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Piazza Affari: FTSE Mib, a rischio supporti 22.300 – 22.270 punti

Piazza Affari mostra segnali di cedimento anche stamane. Sempre più cupo il quadro tecnico del FTSE Mib che ora mette in seria discussione i supporti statici fra 22.300 e 22.270 punti. Le probabilità di un rimbalzo di fanno sempre più remote, mentre il moviemnto odierno sembra presagire un’accelerazione della dinamica ribassista in direzione 22mila punti.

Sotto la lente. Nikkei 225 su di giri si fa largo nel panorama dei listini globali. Il basket nipponico ha toccato nuovi massimi da circa due anni confermando il breakout delle resistenze a 20.950 punti degli scorsi mesi.

FCA in assestamento sotto quota 15 euro, da valutare la tenuta del bordo inferiore del triangoloin costruzione da inizio ottobre.

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please wait…

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Autore: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

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SISTEMA PIU FOLLE CHE ABBIA MAI VISTO!

Nulla di nuovo per chi legge Icebergfinanza da tempo ma come sempre è meglio ricordare alcuni particolari di quella che secondo noi arriverà dall’America come sempre, grazie all’aiuto degli amici di Vocidallestero: che come sempre vi consiglio di seguire attentamente. Io vi faccio solo una sintesi, ma vi consiglio di leggere l’intero pezzo, noi non abbiamo alcuna fretta, si stanno ricreando tutte le condizioni per la madre di tutte le crisi, truffe e manipolazioni, eccesso di liquidità e di debito, e qualche idiota che vi suggerisce che il sistema è fondamentalmente sano, è tutto sotto controllo e non c’è alcuna bolla.

Il sistema di mutui più folle che ho mai visto

Le radici della grande crisi sono state nei mutui concessi anche a chi non poteva permetterseli. E ora negli USA si sta ripetendo una situazione di sovraindebitam

Di Simon Black, 11 ottobre 2017

Il motivo per cui c’è stata la grande crisi finanziaria è che Wall Street stava concedendo mutui per comprare la casa anche a persone che non potevano permetterseli. (…)

In realtà però le agenzie di rating non erano così stupide come sembravano … Le indagini effettuate dopo la crisi hanno mostrato una quantità di email incriminanti, come questa, di un dirigente di Standard & Poor’s:

“Signore aiuta la nostra fottuta truffa… questo deve essere il posto più stupido in cui ho mai lavorato “.

Come tutti gli altri, stavano al gioco perché volevano fare soldi.

Per generare ipoteche sufficienti per soddisfare la domanda, i finanziatori avrebbero fatto di tutto…

(…)

Come tutti sappiamo, è finita a disastro… perché le persone che avevano sottoscritto i mutui benché non potessero permettersi di acquistare case costose hanno smesso di pagare le rate. E i CDO, i CDO al quadrato e i CDO sintetici (che erano stati diffusi in tutto il mondo) hanno fatto bancarotta.

Ma ricordiamolo: tutto è iniziato con la vendita di case a persone che non potevano permettersele.

Negli Stati Uniti il debito contratto dagli studenti ha raggiunto un livello record, pari a 1,4 trilioni di dollari. E i millennials stanno facendo fatica a pagarli.

L’Associazione Nazionale degli Agenti immobiliari ha svolto un sondaggio tra 2.000 millennials tra i 22 e i 35 anni sul debito contratto per studiare e la proprietà della casa… Solo il 20% degli intervistati possedeva una casa… Degli 8 su 10 che non la possedevano, l’83% ha affermato che la ragione era il debito contratto per studiare. E l’84% ha risposto che avrebbe dovuto rinviare l’acquisto della casa per diversi anni (la mediana era sette anni).

E questo è un guaio per l’attività di vendita immobiliare. Ma, di nuovo, i finanziatori stanno diventando creativi …

Non solo aggiungetevi che un pirla che di professione fa il banchiere centrale, suggerisce di stimolare ancora più il debito ricreando le stesse condizioni che hanno portato alla precedente crisi come abbiamo visto in …

HOUSING CRASH! COME PROGETTARE UNA BOLLA IMMOBILIARE!

NY Fed President Dudley Thinks A New Housing Bubble

In generale, la maggior parte delle persone normali sarebbe d’accordo nel considerare il collasso del mercato immobiliare avvenuto nel 2008/2009  come un evento negativo per la storia degli Stati Uniti. Una combinazione di deregolamentazione estrema, bassi tassi di interesse, standard di sottoscrizione estremamente poveri e deficitari che hanno permesso tra le altre cose, di accedere ai bancomat immobiliari, il famigerato MEW, ovvero la possibilità di chiedere in prestito alla banca il maggiore valore dell’immobile, rispetto alla sottoscrizione del mutuo, insieme ad una insaziabile domanda di cartolarizzazioni che ha guidato uno delle più grandi bolle speculative della storia che ha quasi fatto collassare l’intero sistema finanziario globale.

Ma proseguiamo, perchè ho allergia ai polli… 

L’impresa edilizia di Miami Lennar Homes ha recentemente annunciato che avrebbe pagato una grande parte del prestito studentesco per qualsiasi mutuatario che comprasse una casa da loro.

Attraverso la sua controllata Eagle Home Mortgage, l’azienda si farà carico di una quota del prestito studentesco dell’acquirente, pari a ben il 3% del prezzo di acquisto della casa, fino a 13.000 dollari.

Il debito è diventato a tal punto la chiave di volta della nostra società, che l’unico modo in cui possiamo permetterci qualcosa è scambiando un tipo di debito che non possiamo permetterci, con un altro tipo di debito.

Un recente studio della Pew Charitable Trust ha mostrato che il 41% delle famiglie americane ha meno di 2.000 dollari di risparmi: un buon terzo ha zero risparmi (tra cui una su dieci delle famiglie con oltre 100.000 dollari di reddito). Un altro studio ha mostrato che il 70% degli americani ha meno di 1.000 dollari di risparmi.

Il punto è che l’America è sul lastrico… Una singola spesa imprevista come un pneumatico che esplode o una visita del medico manderebbe a gambe all’aria la maggior parte delle persone.

E sta solo peggiorando.

Nel mese di agosto, ho calcolato l’ammontare del conto medio delle famiglie nella Bank of America (che ha 592 miliardi di dollari in depositi di cittadini privati, 46 milioni di famiglie) … È di solo 12.870 dollari per famiglia… E questo include risparmi, investimenti, piani di pensionamento… TUTTO.

E bisogna anche tenere a mente che questa è la media… resa più alta dai titolari di conti con saldi  enormi.

Non c’è da meravigliarsi che gli americani abbiano 1.021 trilioni di dollari di debiti contratti con la carta di credito – la somma più alta della storia.

Anche i finanziamenti per l’acquisto di auto hanno toccato il record di 1,2 trilioni di dollari.

E non dimentichiamo il governo americano, che è sotto di più di 20 trilioni di dollari. 

Il debito statunitense è ora del 104% del PIL … E il debito totale è cresciuto del 48% dal 2010.

Nel bilancio economico la colonna dei debiti continua ad allungarsi. Nel frattempo, gli attivi e la produttività non stanno tenendo il passo.

Ma la gente continua a comprare case, automobili, televisioni e pagare le tasse dell’Università indebitandosi sempre di più… E ora, scambiando un tipo di debito con un altro.

La ricchezza è basata sul risparmio e sulla produzione. Non sul fabbricare trucchetti con le carte e sprofondare sempre di più nei debiti.

Non posso dirti quando questo castello di carte crollerà. Ma ti assicuro che precipiterà.

A noi non importa quando crollerà, la storia ci suggerisce che crollerà, loro invece vi suggeriscono di continuare a ballare sino a che l’orchestra suona, ma il buon Maynard aveva ragione, ci penseranno in mercati a separare gli stupidi dal loro denaro!

Autore: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Addio Italia, mollo tutto: i paesi dove non andare


Eugenio Benetazzo analizza i paesi dove non andare o da evitare quando si pianifica di abbandonare l'Italia sognando di costruire un nuovo progetto di vita in un'altra nazione. I miei ultimi pamphlet pubblicati:
http://www.eugeniobenetazzo.com/books Workshop ed eventi di formazione organizzati durante l'anno:
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